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Rassegna Stampa

05 • 01 • 2024
Montalcino news

Il Brunello di Montalcino 2019 di Giodo (98 punti), il Brunello di Montalcino 2019 di Fuligni (97 punti) e il Brunello di Montalcino 2019 di Gianni Brunelli - Le Chiuse di Sotto (96 punti). Sono gli assaggi top del Gambero Rosso in occasione di Benvenuto Brunello 2023, dove hanno preso parte 118 cantine su quasi 200 produttori imbottigliatori (secondo l’elenco del Consorzio). “Luce ed eleganza” sono le parole scelte da Massimo Lanza e Divina Vitale, che firmano l’articolo sulla storica rivista enogastronomica, per definire l’annata 2019 del Brunello, “un millesimo soleggiato ma senza picchi di calore eccessivi” che “ha consentito una lenta e ottimale maturazione delle uve Sangiovese. A Benvenuto Brunello ci siamo trovati davanti vini fini e di bella maturità con tannini morbidi ed equilibrati, di notevole definizione aromatica. Più di altri anni in evidenza ci sono note primarie”. Tra i migliori assaggi, a 95 punti, troviamo il Brunello di Montalcino Vigna del Suolo 2019 di Argiano, il Brunello di Montalcino Vigna Montosoli 2019 di Canalicchio di Sopra, il Brunello di Montalcino 2019 di Salvioni - La Cerbaiola, il Brunello di Montalcino Pianrosso 2019 di Ciacci Piccolomini d’Aragona e il Brunello di Montalcino 2019 di Gorelli.

Il Rosso di Montalcino 2020 di Poggio di Sotto, il Rosso di Montalcino 2021 di Poggio Antico e il Rosso di Montalcino 2020 di Biondi Santi sono invece i Rossi che brillano, sempre secondo il Gambero Rosso, capaci di raggiungere i 95 punti. “Non stupitevi per i punteggi: potrebbero persino essere ancora più alti - scrive Massimo Lanza - non abbiamo mai considerato il Rosso come un “deuxième vin” rispetto al Brunello. Tanto che ne abbiamo premiati molti in guida. Il Rosso di Montalcino è un vino con peculiari caratteristiche organolettiche che ne fanno un Sangiovese originale alla stregua di altri grandi toscani”.

15 • 12 • 2023
Montalcino news

Il Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2019 de Le Ragnaie e il Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2019 de Il Marroneto al vertice con 99 punti, a sfiorare la perfezione, e tre etichette, il Brunello di Montalcino 2019 di Poggio di Sotto, il Brunello di Montalcino 2019 di Giodo e il Brunello di Montalcino Teatro 2019 di Salicutti, a contendersi il terzo gradino del podio (98+). E poi ancora, a 98 punti, il Brunello di Montalcino Passo del Lume Spento 2019 de Le Ragnaie, il Brunello di Montalcino Vigna Montosoli 2019 di Canalicchio di Sopra, il Brunello di Montalcino Filo di Seta 2019 di Castello Romitorio e il Brunello di Montalcino Giovanni Neri 2019 di Casanova di Neri. Seguono, a 97+, il Brunello di Montalcino Pianrosso 2019 di Ciacci Piccolomini d’Aragona, il Brunello di Montalcino Sugarille 2019 di Pieve Santa Restituta e il Brunello di Montalcino Riserva 2018 di Poggio di Sotto e, a 97 punti, il Brunello di Montalcino Filare 25 2019 e il Brunello di Montalcino Giuseppe Tassi 2019 di Tassi, il Brunello di Montalcino Casanovina Montosoli 2019 de Le Ragnaie, il Brunello di Montalcino Vigna Montosoli 2019 di Altesino, il Brunello di Montalcino 2019 di Gianni Brunelli - Le Chiuse di Sotto, il Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2019 di Mastrojanni, il Brunello di Montalcino 2019 de Il Marroneto, il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2019 di Casanova di Neri, il Brunello di Montalcino Vigna del Suolo 2019 di Argiano, il Brunello di Montalcino La Casaccia 2019 di Canalicchio di Sopra, il Brunello di Montalcino Piaggione 2019 di Salicutti e il Brunello di Montalcino Rennina 2019 di Pieve Santa Restituta. Sono i primi assaggi top (ne seguiranno altri nelle prossime settimane) dell’annata 2019 di Brunello di Montalcino, secondo Monica Larner, firma italiana di “Robert Parker Wine Advocate” e tra le più profonde conoscitrici e narratrici del vino italiano nel mondo. Che ha assaggiato di recente 178 vini di Montalcino, tra cui anche il Brunello Riserva 2018, il Rosso di Montalcino 2021 e qualche Igt Toscana, per poi dedicare un report all’annata 2019, che “si avvicina alla 2016”, anche se quest’ultima “rimane superiore in termini di eleganza e longevità”.

Cosa ha colpito di più Monica Larner del Brunello 2019 “è quello che percepisco come un possibile inizio di una nuova identità”. “È troppo presto per chiamarla “new wave” o “nouvelle vague” - sottolinea - ma i cinefili potrebbero riconoscere alcuni modelli, un desiderio di sperimentazione e uno spirito di iconoclastia che possono essere paragonati al movimento cinematografico francese della fine degli Anni Cinquanta, guidato da Jean-Luc Godard, Agnès Varda e François Truffaut. Mi riferisco ad un gruppo sempre più affiatato di vignaioli artigiani come Il Marroneto, Le Chiuse, Le Ragnaie, Pian dell’Orino, Poggio di Sotto, Salicutti e Stella di Campalto, che stanno indipendentemente ma simultaneamente spingendo l’asticella verso l’alto. Il loro lavoro si basa su classici senza tempo creati da Biondi-Santi, Cerbaiona, Soldera e Salvioni. Prendo in prestito dalla lingua francese un altro termine: direi che questo gruppo sta dimostrando una chiara “raison d’être” (ragione d’essere, ndr). Si muovono con assoluta fiducia nella produzione di vino per abbracciare il lato “borgognone” o “baroleggiante” del Sangiovese che cattura sapori vibranti, luce ed energia. Sono cristallini nei loro metodi e nei loro messaggi. Esistono per perseguire l’eleganza del Sangiovese e la bellezza di Montalcino”.

“I Brunello di Montalcino 2019 sono una forza di ottimismo e di unificazione - prosegue Monica Larner - in realtà ho sentito uno spirito di comunità attorno a questi vini e un senso più chiaro di finalità che mi era sfuggito nelle annate precedenti”. “Montalcino, grazie a questa “Nouvelle Vague” - conclude la firma di “Robert Parker Wine Advocate” - sta emergendo come un territorio del vino ancora più complesso, affidabile e illuminato”.

09 • 11 • 2023
Montalcino news

“L’annata 2019 è da considerarsi senza dubbio come una delle migliori mai prodotte, persino migliore della 2016. Riesce a riassumere quanto di meglio offerto dalle annate più favorevoli del territorio di Montalcino, con ricordi di acidità tipici degli anni Ottanta”. Non ha dubbi Luca Gardini, uno dei più influenti wine critic a livello internazionale, nel giudicare il Brunello di Montalcino 2019, che uscirà sui mercati di tutto il mondo nel 2024 e sarà degustato in anteprima a Benvenuto Brunello. “La vendemmia 2019 può essere definita eccezionale per la straordinaria qualità dei prodotti ottenuti”, scrive Gardini, oggi alla regia della Guida dei Vini de L’Espresso, nel suo report su Gardininotes.com. Dove sono addirittura 12 i Brunello di Montalcino a raggiungere la perfezione dei 100/100, con sei etichette - Brunello di Montalcino Vigna del Suolo 2019 di Argiano, Brunello di Montalcino Giovanni Neri 2019 e Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2019 di Casanova di Neri, Brunello di Montalcino 2019 e Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2019 de Il Marroneto e Brunello di Montalcino 2019 de Le Potazzine - che strappano anche il massimo riconoscimento, il “110 cum laude”, che va a quelle bottiglie capaci di assommare tutte le caratteristiche che contribuiscono a fare un vino inimitabile, un fuoriclasse, un capolavoro del panorama enoico. Nella top 100 dedicata alla Dogc di Montalcino i vini fino ai 95 punti, secondo Gardini, hanno un potenziale d’invecchiamento di oltre 15 anni, mentre le etichette sotto i 95 punti possono aspettare 10-15 anni prima di essere bevute.

“La vendemmia 2019 può essere definita eccezionale, per la straordinaria qualità dei prodotti ottenuti - scrive il wine critic - il clima è stato estremamente costante, con la prima metà dell’anno piuttosto rigida e umida, le piogge primaverili hanno consentito la creazione di importanti riserve idriche nel terreno, adatte ad affrontare un’estate moderatamente calda, senza particolari picchi di calore prolungati nel tempo e caratterizzato da precipitazioni ridotte. Il mese di settembre ha visto temperature miti e notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte, che hanno consentito la perfetta maturazione fenolica delle uve. Ogni fase della fase vegetativa della vite ha fornito alla pianta ciò di cui aveva bisogno: umidità, fresco, luce, calore, sbalzo termico e ventilazione, arrivando al momento della raccolta con uve succose e ricche di tannini. I vini prodotti da queste uve eccezionali hanno mostrato dati analitici equilibrati durante le fasi iniziali della vinificazione, con un valore di picco sia per gli antociani che per i polifenoli”.

Focus: i Brunello 2019 top secondo Luca Gardini

110 cum laude

Brunello di Montalcino Vigna del Suolo 2019 di Argiano

Brunello di Montalcino Giovanni Neri 2019 di Casanova di Neri

Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2019 di Casanova di Neri

Brunello di Montalcino 2019 de Il Marroneto

Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2019 de Il Marroneto

Brunello di Montalcino 2019 de Le Potazzine

100/100

Brunello di Montalcino Vigna Marruccheto 2019 di Banfi

Brunello di Montalcino Vigna Montosoli 2019 di Canalicchio di Sopra

Brunello di Montalcino Colombaio 2019 di Cava d’Onice

Brunello di Montalcino Pianrosso 2019 di Ciacci Piccolomini d’Aragona

Brunello di Montalcino 2019 di Fuligni

Brunello di Montalcino 2019 di Giodo

99+

Brunello di Montalcino Vigna Poggiarelli 2019 di Cortonesi

99 punti

Brunello di Montalcino 2019 de Le Chiuse

Brunello di Montalcino 2019 di Capanna

Brunello di Montalcino 2019 de Il Poggione

98+

Brunello di Montalcino Poggio alle Mura 2019 di Banfi

Brunello di Montalcino 2019 di Belpoggio

Brunello di Montalcino Sensis 2019 di Cava d’Onice

Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2019 di Mastrojanni

Brunello di Montalcino 2019 di Ridolfi

Brunello di Montalcino 2019 di Sanlorenzo

Brunello di Montalcino Giuseppe Tassi 2019 di Tassi

98 punti

Brunello di Montalcino 2019 di Argiano

Brunello di Montalcino Vigna La Casaccia 2019 di Canalicchio di Sopra

Brunello di Montalcino Vigna del Fiore 2019 di Fattoria dei Barbi

Brunello di Montalcino 2019 di Gorelli

Brunello di Montalcino 2019 di Poggio di Sotto

Brunello di Montalcino Ugolforte 2019 di San Giorgio

Brunello di Montalcino 2019 di Talenti

97+

Brunello di Montalcino 2019 di Casanova di Neri

Brunello di Montalcino 2019 di Ciacci Piccolomini d’Aragona

Brunello di Montalcino 2019 di Col d’Orcia

Brunello di Montalcino La Mannella 2019 di Cortonesi

97 punti

Brunello di Montalcino 2019 di Canalicchio di Sopra

Brunello di Montalcino 2019 di Castelgiocondo (Frescobaldi)

Brunello di Montalcino 2019 di Castello Romitorio

Brunello di Montalcino 2019 di Fattoria dei Barbi

Brunello di Montalcino Vigna Schiena d’Asino 2019 di Mastrojanni

Brunello di Montalcino 2019 di San Guglielmo

Brunello di Montalcino 2019 di Sassetti – Livio Pertimali

Brunello di Montalcino Vigna Colombaiolo 2019 di Tassi

05 • 10 • 2023
Montalcino news

Tempo di vendemmia, momento che affascina anche i grandi sportivi, curiosi di vedere da vicino le uve che danno vita ai grandi vini come è il Brunello di Montalcino. La scorsa settimana da Ciacci Piccolomini d’Aragona, prestigiosa cantina guidata da Paolo e Lucia Bianchini, si è visto Miguel Indurain, vera e propria leggenda di questo sport. A distanza di pochi giorni è arrivato un altro dei più forti di sempre: Paolo Bettini, campione olimpico e del mondo, vincitore di molte classiche monumento ed ex ct della Nazionale italiana.

L’amicizia tra Bettini e Bianchini è di lunga data e il tre volte vincitore della classifica finale di Coppa del Mondo, grande appassionato e intenditore di vino, è venuto volentieri a fare un saluto a Montalcino in una delle cantine più importanti della zona e nota per essere anche “bike friendly” grazie alla passione del proprietario per il ciclismo, uno sport che ha praticato a livelli importanti, costruendo poi un museo ricco di cimeli e trofei. Bianchini ha costruito e mantenuto tante amicizie e sovente i campioni vengono a Montalcino per un saluto. Questa settimana, oltre a Bettini, si è visto un altro campione italiano, Damiano Cunego, vincitore del Giro d’Italia 2004 e di tre Giri di Lombardia.

28 • 09 • 2023
Montalcino news

Uno dei più grandi campioni di ciclismo di tutti i tempi in visita a Montalcino. Parliamo di Miguel Indurain, vera e propria leggenda dei pedali, il fuoriclasse spagnolo capace negli anni ’90 di vincere cinque Tour de France consecutivi (unico a riuscirci), due edizioni del Giro d’Italia ma anche l’oro olimpico e mondiale con la Spagna. Da anni amico di Paolo Bianchini, alla guida della prestigiosa cantina Ciacci Piccolomini d’Aragona, Indurain ha visitato il museo del ciclismo dove sono esposte anche tre sue maglie (tra cui quella rosa) e la proprietà, compresa la cantina e i vigneti. Accettando con gentilezza anche di fare una battuta con MontalcinoNews. “Paolo è un grande amico - ci ha detto Indurain - mi piace molto la Toscana e Montalcino. Sì, il Brunello l’ho assaggiato e anche quando correvo un bicchiere di vino la sera non mancava mai!”. Parola di chi ha scritto la storia di questo sport.

06 • 03 • 2023
Montalcino news

Grande spettacolo sabato scorso per l’edizione n.17 delle Strade Bianche che ha attraversato anche il territorio di Montalcino  con i suoi meravigliosi sterrati ed i tanti appassionati a bordo strada ad incitare i propri beniamini.

Una corsa bellissima che in tanti hanno potuto vedere anche in diretta televisiva. Le immagini hanno fatto il giro del mondo e questa è certamente una bella notizia anche per il nostro territorio. A vincere è stato uno dei favoriti, il britannico Thomas Pidcock (Ineos Grenadiers) che ha alzato le braccia al cielo in Piazza del Campo a Siena dopo aver attaccato a 52 km dal traguardo.

Per quanto riguarda la Strade Bianche Women Elite a trionfare è stata l’olandese Demi Vollering (Team SD Worx) che in una entusiasmante volata ha battuto la compagna di squadra Lotte Kopecky. Entrambe, assieme al loro team, in questi giorni hanno pernottato nel territorio di Montalcino.

Ma il giorno successivo lo spettacolo sulle due ruote è stato garantito anche dalla Gran Fondo Strade Bianche amatoriale con il sold out di 6.500 iscritti (il 30% provenienti dall’estero). Presenti anche fior di campioni del recente passato come Fabian Cancellara, Paolo Bettini, Mario Cipollini, Filippo Pozzato e Sonny Colbrelli.

Sul traguardo di Piazza del Campo ha preceduto tutti Mikkel Videbaek mentre nella prova femminile si è imposta Annalisa Prato.

Al via c’era anche Paolo Bianchini, proprietario con la sorella Lucia della prestigiosa griffe di Brunello Ciacci Piccolomini d’Aragona. Paolo sabato e domenica ha incontrato tanti amici, dal ct della Nazionale Bennati fino al fuoriclasse Peter Sagan: quando il ciclismo passa dalle nostre parti Bianchini è sempre uno dei protagonisti assoluti come dimostrano le tante belle amicizie mantenute negli anni con i grandi campioni di questo bellissimo sport.

17 • 02 • 2023
Montalcino news

Una delle caratteristiche del Brunello 2018 è la facilità di approccio. Ne è convinta Michaela Morris, firma di Decanter, che ha dedicato un articolo all’annata appena uscita sul mercato. Un’annata che offre molta scelta, scrive Morris, tra vini deliziosi “da bere a breve termine per godere della loro radiosa freschezza” e altri vini che possono invecchiare “ma sono già espressivi e si mostrano bene. Sebbene possano offrire di più in futuro, sono già irresistibili. Aprirli al momento del rilascio non sarebbe un ‘infanticidio’, ma un’opportunità soddisfacente per provare alcune bottiglie e poi scegliere se metterne da parte alcune”.

Morris elenca anche dieci etichette da bere subito, nel 2023: sono il Brunello 2018 di Castello Romitorio, il Brunello Pianrosso 2018 di Ciacci Piccolomini d’Aragona, il Brunello 2018 di Fattoi, il Brunello 2018 di Fuligni, il Brunello 2018 de La Fortuna, il Brunello 2018 di Pietroso, il Brunello 2018 di Poggio Antico, il Brunello 2018 di San Guglielmo, il Brunello 2018 di Sesti e il Brunello 2018 di Val di Suga.

08 • 12 • 2022
Montalcino news

Il campo sportivo di Montalcino sarà dedicato a Giuseppe Bianchini, il presidente più longevo del club biancoverde (dal 1990 al 2004), che ha portando la squadra dalla Terza Categoria all’Eccellenza, facendo conoscere il nome della Montalcino sportiva anche oltre i confini della Toscana. L’iniziativa, proposta dall’Asd Montalcino e supportata da una raccolta firme, è stata accolta dalla giunta comunale e dovrà adesso essere autorizzata dalla prefettura. A quel punto ci sarà il via libera per l’intitolazione dello stadio, che avrà anche una targa all’ingresso dell’impianto con la denominazione “impianto sportivo Giuseppe Bianchini”.

“L’iniziativa nasce dalla volontà di ricordare Beppe Bianchini, il più importante presidente del Montalcino – spiega alla MontalcinoNews il n. 1 del club, Bernardo Losappio – ci sembrava giusto che lo stadio fosse intitolato a lui che ha dato tanto allo sport montalcinese, considerando che una intitolata a Soccorso Saloni c’è già. Bianchini era un grande imprenditore, ha fatto la storia del Brunello, ma anche una persona di grande generosità e sensibilità. Faremo una cerimonia con i suoi familiari, per celebrarlo, probabilmente in primavera ma dipenderà dai tempi della prefettura”.

Bianchini è stato un punto di riferimento per lo sport locale. Non solo per i successi sul campo (nel 1999 spinse l’amministrazione comunale di allora ad ampliare il terreno di gioco come è attualmente), ma anche per come riuscì a coinvolgere la città, attraverso iniziative come la Festa di Primavera, da lui ideata e tutt’oggi esistente. “Purtroppo oggi non è più così – dice amaro Losappio – l’intitolazione potrebbe essere l’ultimo atto di questa società. Siamo stanchi che Montalcino non risponda, nonostante il nostro impegno, anche verso i giovani. Poche sono le persone e le aziende disposte a dare una mano. Non parlo solo di sponsor, ma anche di voglia di partecipare ad un’attività che coinvolge i giovani di un paese che non ha la palestra e non ha tantissime attività sportive. Così non possiamo continuare. Ma al momento è solo una mia riflessione. Non c’è alcuna decisione già presa”.

Focus: chi era Giuseppe Bianchini

Giuseppe Bianchini nasce a Siena il 04/06/1938 da Giovanni Bianchini ed Ernesta Marchiani, i genitori lavorano all’interno dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore e lui frequenta le scuole elementari e medie ad Asciano per poi proseguire gli studi a Siena presso Istituto Agrario “Santa Regina”. Appena diplomato inizia subito a lavorare per laTenuta di Argiano come sottofattore, occupandosi della gestione di tutte le produzioni agricole. Nel 1959 si sposa con Annina Benocci, e negli anni ‘60 nascono i figli Paolo e Lucia. Nel maggio del 1962 viene chiamato a ricoprire il ruolo di amministratore unico per l’azienda Ciacci Piccolomini d’Aragona, proprietà della Contessa Elda Ciacci Piccolomini d’Aragona, e da lei gestita con il tradizionale sistema della mezzadria.

Braccio destro e uomo di fiducia della Contessa, negli anni ‘70, avendo una mente lungimirante, invita più volte la proprietà ad orientarsi maggiormente verso quella che sembrava essere la vocazione di Montalcino, la produzione vitivinicola. La Contessa, ormai anziana e vedova, non si dimostra d’accordo e, alle frequenti richieste di Giuseppe, risponde sempre dicendo che chi le sarebbe succeduto alla guida dell’Azienda avrebbe fatto come meglio credeva, lei non intendeva cambiare nulla.

Giuseppe, avendo due figli ormai grandi, ed essendo un uomo intraprendente e dalle mille idee, con la consapevolezza della potenzialità del territorio dove abitava, decide con la moglie di acquistare un casolare con dei terreni e di impiantare autonomamente dei vigneti, mantenere e mettere in produzione gli uliveti già presenti e, amando gli animali, di avere un piccolo gregge di pecore.

Contemporaneamente, fedele al suo estro, partecipa al restauro dell’Albergo Ristorante “Il Giglio” di Montalcino che poi farà gestire al figlio Paolo e rileva l’antica oreficeria storica di Montalcino che invece verrà gestita dalla figlia Lucia. Rileva inoltre un fondo nel centro storico, sempre a Montalcino, Il Vecchio Frantoio Pescatori, dove realizzerà un’attività di ristorazione, si tratterà della prima pizzeria del comune di Montalcino.

La gestione amministrativa di Ciacci Piccolomini d’Aragona resta sempre la sua attività principale, ma chiede ed ottiene dalla Contessa il permesso di potersi dedicare ad altre due aziende del luogo come consulente.

Nel giugno 1985 muore la contessa Elda, dopo un mese circa viene aperto il testamento dove aveva espresso le sue volontà, e Giuseppe Bianchini scopre di essere stato nominato suo erede universale. Giuseppe accetta l’eredità e può finalmente realizzare il suo sogno dando vita all’azienda vitivinicola che aveva sempre desiderato.

In meno di dieci anni riesce a far crescere l’azienda ed a farne conoscere il nome in Italia e
all’estero, e prende i primi contatti per l’esportazione in Europa e negli Stati Uniti. Nei primi anni ‘90, con il crescere della propria azienda e delle esportazioni, è costretto a cedere le altre attività e lasciare le consulenze. I suoi sforzi e quelli della sua famiglia si concentrano unicamente su Ciacci Piccolomini d’Aragona.

Una volta divenuto proprietario di Ciacci Piccolomini d’Aragona, come unico erede universale, decide di donare a ciascuno degli ex mezzadri ancora residenti nelle abitazioni dell’azienda un  appezzamento di terreno, mentre alla curia alcuni degli immobili all’interno del paese di Castelnuovo dell’Abate e parte dei terreni.

Dopo i primi 10 anni di attività la cantina storica ed i magazzini nel centro di Castelnuovo
dell’Abate, seppur restaurati accuratamente da Giuseppe, non sono più sufficienti a supportare la mole lavorativa data dallo sviluppo produttivo dell’azienda. Giuseppe decide di progettare e far costruire una nuova cantina con nuovi magazzini fuori dal centro storico, grandi abbastanza da poter soddisfare le nuove esigenze.

Nel 2004, viene insignito dal Comitato Cateriniano come “Imprenditore e Sportivo dell’anno” con il premio Santa Caterina d’Oro. Oggi il vino più importante dell’azienda Ciacci Piccolomini d’Aragona, il Brunello di Montalcino “Vigna di Pianrosso” Riserva Santa Caterina d’Oro è così chiamato in suo onore.

Giuseppe Bianchini tra sociale, territorio e sport

Accanto all’impegno lavorativo Giuseppe non ha mai dimenticato quello sociale e per il territorio, contribuendo sempre in prima persona. È stato presidente dell’unione Sportiva Montalcino per oltre 13 anni portando la squadra dalla 3° categoria all’Eccellenza, e dell’associazione ciclistica Mazzola Valli in Siena.

Ha creato una festa popolare a Montalcino, la Festa di Primavera, i cui proventi venivano messi a disposizione della società sportiva calcistica.

La presidenza dell’Unione Sportiva Montalcino di Giuseppe Bianchini dal 1990 al 2004 è stata la più lunga presidenza nella storia del calcio montalcinese e non solo in termini di durata, ma anche perché ha portato il calcio montalcinese ai massimi livelli regionali, facendo conoscere il nome della Montalcino sportiva anche oltre i confini della Toscana.

Giuseppe Bianchini riuscì a raggiungere non solo successi di squadra, ma a creare una vera e propria “era Bianchini” in cui con la sua simpatia e operosità aveva creato un tutt’uno tra paese, squadra, simpatizzanti e collaboratori. È da un’idea di  che nel 1996 viene tenuta la prima edizione della “festa di Primavera” rimasta un appuntamento fisso. Le giornate della festa rappresentano ancora oggi un’occasione di incontri, riflessioni e valutazione sul presente e futuro dell’associazione sportiva.

Con Giuseppe Bianchini l’unione sportiva assunse la fisionomia di un organico completo e ben funzionante sia dentro che fuori dal campo di gioco. Tant’è vero che proprio per i successi di squadra, l’Amministrazione comunale con il Sindaco Massimo Ferretti e l’assessore allo sport Franco Pazzaglia realizzò nel 1999 l’ampliamento del terreno di gioco, così come è attualmente, per portarlo alle dimensioni regolamentari richieste per la partecipazione ai massimi campionati regionali, con ampliamento anche degli spogliatoi.

Breve biografia sportiva e sociale sotto la gestione Bianchini del Montalcino calcio

1990 Giuseppe Bianchini assume la presidenza dell’U.S. Montalcino
1993 promozione in Seconda Categoria
1996 promozione in Prima Categoria
1996 prima edizione Festa di Primavera
1999 promozione nel campionato di Promozione
2003 promozione nel campionato di Eccellenza

06 • 12 • 2022
Montalcino news

“Top 100 Wines of Italy 2022” by James Suckling, il critico americano di stanza in Asia ma tra le voci più seguite ed ascoltate del mondo enoico internazionale. Il Brunello di Montalcino è ben presente con 14 etichette, posizione che lo colloca, come numero di presenze, solo dietro alla “sorpresa” dell’Igt Toscana che ha ben 21 vini (con la presenza di alcune aziende di Montalcino, come il Luce della Vite Toscana Luce 2019 al n.6, il Luce della Vite Toscana Lux Vitis 2018 al n.32, Argiano Toscana Solengo 2020) nel ranking. Al primo posto troviamo un Barolo, Paolo Scavino Barolo Rocche dell’Annunziata Riserva 2016 mentre il primo Brunello di Montalcino presente è al n.33 con Altesino Brunello di Montalcino Montosoli 2018.

Focus - “Top 100 Wines of Italy 2022” by James Suckling - I Brunello di Montalcino in classifica

33 - Altesino Brunello di Montalcino Montosoli 2018
53 - Capanna Brunello di Montalcino Nicco 2016
54 - Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino Pianrosso 2018
57 - Salicutti Brunello di Montalcino Sorgente 2017
73 - Castiglion del Bosco Brunello di Montalcino Zodiac Riserva 2015
74 - Casanova di Neri Brunello di Montalcino Giovanni Neri 2018
80 - Biondi-Santi Brunello di Montalcino Riserva 2016
81 - Palazzo Brunello di Montalcino Riserva 2016
83 - Corte Pavone Brunello di Montalcino Anemone Al Sole Riserva 2016
84 - Pieve Santa Restituta Brunello di Montalcino Sugarille 2018
88 - Livio Sassetti Brunello di Montalcino 2018
93 - Siro Pacenti Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2018
96 - Caparzo Brunello di Montalcino Vigna La Casa 2018
100 - Argiano Brunello di Montalcino Vigna del Suolo 2018

03 • 11 • 2022
Montalcino news

Un’annata classica, territoriale, che ricorda gli anni Novanta, con un grande potenziale di invecchiamento e al tempo stesso già piacevole da bere subito. Così il wine critic Luca Gardini giudica il Brunello di Montalcino 2018, che uscirà sui mercati di tutto il mondo il prossimo febbraio e sarà degustato in anteprima a Benvenuto Brunello, in programma dall’11 al 21 novembre a Montalcino e, il 17 novembre, in contemporanea a Londra, New York, Los Angeles e Toronto. “La 2018 è un’annata di grande finezza, delicatezza ed eleganza”, scrive Gardini nel suo report su Gardininotes.com, che include 60 recensioni partendo da 98 punti. Vini con tannini raffinati e ben integrati, già piacevoli da bere immediatamente, ma “con grandi caratteristiche di longevità – continua Gardini – il Sangiovese che si è rivelato molto territoriale, capace di mostrare tutta la sua complessità. L’annata potrebbe ricordare gli anni Novanta o la 2008. È stata un’annata importante per chi ha osato e rischiato portando le uve a piena maturità e sacrificando alcuni grappoli”.

Focus: i migliori assaggi di Brunello 2018 secondo Luca Gardini

98 punti

Brunello di Montalcino Vigna Montosoli 2018 di Altesino
Brunello di Montalcino Vigna del Suolo 2018 di Argiano
Brunello di Montalcino 2018 di Capanna
Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2018 di Casanova di Neri
Brunello di Montalcino 2018 de Le Potazzine

97+

Brunello di Montalcino 2018 di Castiglion del Bosco
Brunello di Montalcino Vigna di Pianrosso 2018 di Ciacci Piccolomini d’Aragona
Brunello di Montalcino 2018 di Fuligni
Brunello di Montalcino 2018 di Giodo
Brunello di Montalcino 2018 de Il Poggione
Brunello di Montalcino Podernovi 2018 di San Polo

97 punti

Brunello di Montalcino Vigna Marrucheto 2018 di Banfi
Brunello di Montalcino Colombaio 2018 di Cava d’Onice
Brunello di Montalcino La Mannella 2018 di Cortonesi
Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2018 de Il Marroneto
Brunello di Montalcino Pelagrilli 2018 di Siro Pacenti
Brunello di Montalcino 2018 di Talenti
Brunello di Montalcino Vigna Colombaiolo 2018 di Tassi
Brunello di Montalcino Ugolforte 2018 di Tenuta San Giorgio

96+

Brunello di Montalcino 2018 di Canalicchio di Sopra
Brunello di Montalcino La Casaccia 2018 di Canalicchio di Sopra
Brunello di Montalcino 2018 di Casanova di Neri
Brunello di Montalcino 2018 de Le Chiuse
Brunello di Montalcino 2018 di Mastrojanni
Brunello di Montalcino 2018 di Ridolfi
Brunello di Montalcino 2018 di Tassi
Brunello di Montalcino 2018 di Tenuta Luce (Frescobaldi)

96 punti

Brunello di Montalcino 2018 di Altesino
Brunello di Montalcino 2018 di Argiano
Brunello di Montalcino Campo del Drago 2018 di Castiglion del Bosco
Brunello di Montalcino 2018 di Ciacci Piccolomini d’Aragona
Brunello di Montalcino Poggiarelli 2018 di Cortonesi
Brunello di Montalcino 2018 di Gorelli
Brunello di Montalcino 2018 de Il Marroneto
Brunello di Montalcino Vigna Schiena d’Asino 2018 di Mastrojanni
Brunello di Montalcino Le Lucére 2018 di San Filippo
Brunello di Montalcino 2018 di San Lorenzo
Brunello di Montalcino 2018 di San Polo

95+

Brunello di Montalcino 2018 di Col d’Orcia
Brunello di Montalcino 2018 di Poggio di Sotto
Brunello di Montalcino 2018 di San Guglielmo
Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2018 di Siro Pacenti
Brunello di Montalcino 2018 di Tenuta di Sesta

95 punti

Brunello di Montalcino Poggio alle Mura 2018 di Banfi
Brunello di Montalcino 2018 di Fattoria dei Barbi
Brunello di Montalcino 2018 di Lisini
Brunello di Montalcino 2018 di Pian delle Vigne (Antinori)
Brunello di Montalcino Vigna Soccorso 2018 di Tiezzi

94+

Brunello di Montalcino 2018 di Beatesca
Brunello di Montalcino La Pieve 2018 de La Gerla
Brunello di Montalcino 2018 di Podere Scopetone
Brunello di Montalcino Chiuso del Lupo 2018 di Poggio Landi
Brunello di Montalcino Sorgente 2018 di Salicutti

94 punti

Brunello di Montalcino Paesaggio Inatteso 2018 di Camigliano
Brunello di Montalcino Vigna La Casa 2018 di Caparzo
Brunello di Montalcino 2018 di Collemattoni
Brunello di Montalcino 2018 di Franco Pacenti
Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2018 di Mastrojanni
Brunello di Montalcino 2018 di Roberto Cipresso
Brunello di Montalcino Greppone Mazzi 2018 di Ruffino

24 • 10 • 2022
Montalcino news

Tra i partecipanti alla Val d’Orcia Gravel c’era anche uno dei nomi importanti del mondo del ciclismo. Parliamo di Daniele Bennati, Ct della Nazionale, ex professionista (ha vinto tappe al Tour de France al Giro d’Italia e alla Vuelta) ed estimatore del nostro territorio grazie soprattutto al bellissimo rapporto di amicizia che lo lega da anni con Paolo Bianchini, proprietario con la sorella Lucia di una delle più prestigiose griffe di Brunello, Ciacci Piccolomini d’Aragona. Bennati, originario di Arezzo, sta facendo un ottimo lavoro come Ct e nonostante gli impegni non ha voluto mancare alla prima edizione della Val d’Orcia Gravel, (Montalcino è stato il cuore dell’evento) che è stata un successo con i suoi 300 partecipanti, sponsor importanti che hanno creduto al progetto e tanta visibilità per la zona della Valdorcia.
Bennati ha completato il percorso di 73 km e la sera ha cenato insieme all’amico Bianchini di ritorno da impegni di lavoro negli States, parlando volentieri con la nostra redazione. “A Montalcino ho tanti amici, Paolo Bianchini in primis - spiega Bennati alla MontalcinoNews - per cui vengo sempre con piacere. Il mio rapporto con il Brunello di Montalcino? Un calice anche oggi me lo sono concesso! Mi piace sempre informarmi è un campo che mi affascina poi l’amicizia che mi lega a Paolo Bianchini mi ha fatto appassionare ancora di più a questo mondo”. E infine riusciamo anche a “strappare” una promessa: la prossima vittoria della Nazionale ha già il suo brindisi prenotato…”Festeggiare con il Brunello? Assolutamente sì!”.
Come ci dice Paolo Bianchini, “Daniele è un amico di vecchia data. A cena abbiamo festeggiato il risultato della Nazionale al Mondiale, un peccato per la medaglia mancata di un pelo ma la prestazione è stata ottima. Ci vediamo e sentiamo spesso, mi ha detto che è stato contento e piacevolmente impressionato dalla Val d’Orcia Gravel che secondo me è nata bene e potrà migliorare ulteriormente. Devo dire che il territorio sta crescendo molto, le realtà del vino a Montalcino hanno raggiunto risultati notevoli e questo fa bene anche da un punto di vista di un turismo di qualità”.
A pedalare con Bennati c’era anche Franco Rossi, presidente di Eroica Italia (la Val d’Orcia Gravel tocca anche dei tratti di strade “eroiche”), che con il Ct ha parlato ovviamente di ciclismo. “Abbiamo scambiato qualche parola sul ciclismo del futuro, di valori legati al benessere e il territorio che vanno anche oltre allo sport e che Eroica promuove da tempo. Per il 2023 avremo novità, la “Coppa Meneghelli” (Siena-Montalcino è il percorso ndr) diventerà internazionale”.
Una bella domenica di sport quella che ha abbracciato Montalcino e la Valdorcia. Mauro Pieri della Orso on Bike, associazione in prima fila nell’organizzazione dell’evento ci dice che la prima edizione della Val d’Orcia Gravel ha ricevuto “tantissimi complimenti, in particolare per tracciato e ristori. Un grande ringraziamento va a tutti i volontari che come sempre ci aiutano”.

22 • 08 • 2022
Montalcino news

La prima edizione della “Valdorcia Gravel”, sarà un vero e proprio festival non soltanto del mondo delle bici, ma arricchito da numerosi eventi collaterali, originali iniziative, tanto divertimento con la migliore enogastronomia della zona come preannunciato anche dal nome
dato ai tre percorsi: “Frugale”, “Saporito” e “Goloso”. Il giorno precedente la corsa, sabato 22 ottobre, si aprirà con il trekking mattutino di circa 10 km che permetterà ai partecipanti di scoprire l’Abbazia di Sant’Antimo e visitare le prestigiose cantine di Ciacci Piccolomini d’Aragona. In contemporanea sarà organizzato un tour tra le vigne, destinato esclusivamente alle ebike, di circa 35 km, con soste nei punti panoramici con visita e degustazione alle cantine Banfi, produttore leader del territorio.
Dopo l’apertura del villaggio espositivo, nel primo pomeriggio ecco una nuova escursione (di 20 km circa) aperta non solo alle gravel, ma anche alle mountain bike ed ebike: lungo il tracciato altra visita ad una delle cantine più rinomate, quella dell’azienda Caprili.
Non mancheranno momenti di divertimento con la musica di Nikki Dj che dalla sua Fiat 500 Vintage allieterà le ore pomeridiane, durante il ritiro dei pacchi gara, sotto i loggiati di piazza del Popolo, mentre la partenza delle escursioni sarà dal villaggio espositivo.
Questa sarà l’ultima settimana dove gli iscritti potranno usufruire dell’esclusiva maglia dell’evento a prezzo scontato, da settembre non sarà più possibile averla. La giornata di domenica 23 ottobre prevede alle ore 8 lo start del percorso “Goloso” (118 km) con partenza unica. Dalle ore 9 alle ore 9.30 partenza alla francese dei percorsi “Frugale” 37 km e “Saporito” di 74 km. I primi ciclisti arriveranno in Piazza del Popolo alle ore 11.30 circa.

Info: www.valdorciagravel.it

18 • 08 • 2022
Montalcino news

Buone impressioni - complici anche le piogge di questi ultimi giorni - un piccolo calo della quantità, buona qualità e un leggero anticipo dell’inizio della vendemmia, che però potrebbe “annullarsi” se il clima dovesse rimanere fresco in queste ultime settimane. È positivo il sentiment per la raccolta 2022 a Montalcino. Un’altra bella annata, quella che arriverà sul mercato nel 2027. “L’uva sta bene. Sono un po’ in sofferenza i vigneti più giovani mentre quelli più vecchi stanno rispondendo benissimo. E i 4 millimetri di pioggia caduti adesso sono perfetti – racconta Paolo Bianchini di Ciacci Piccolomini d’Aragona – se ci sarà un anticipo della vendemmia? Penso di sì, ma se continua a piovere potremo allungare l’inizio della raccolta e andrebbe tutto a nostro vantaggio. Faremo un controllo dei vitigni nazionali la settimana prossima e cominceremo a inizio settembre, mentre per il Sangiovese penso che si andrà a metà settembre. Sono abbastanza fiducioso e ottimista, credo che la 2022 ci regalerà sorprese positive”.

“La siccità c’è stata, ma non in maniera così tragica, anche perché abbiamo vigne tutte sopra i 25 anni - spiega Elia Loia dell’azienda agricola Palazzo - l’invaiatura ha avuto un processo ottimale, grazie anche ai 20 minuti di pioggia di 3-4 settimane fa, in tarda serata, con l’acqua interamente assorbita dal terreno. Di certo anticiperemo la vendemmia, perché l’andamento climatico ha velocizzato tutto il ciclo della vite. Di solito decade a cavallo tra fine settembre e inizio ottobre, quest’anno cominceremo intorno al 15-20 settembre. A meno che il clima di questi giorni permanga e le temperature più basse rallentino il ciclo della pianta. La quantità? Abbiamo avuto una fioritura ottima, senza stress idrico. I grappoli sono un po’ spargoli. O facciamo pari, sui 70-75 quintali ad ettaro, o un 5% in meno”.

“Si sta iniziando adesso con la vendemmia di uve bianche, la situazione è buona perché le piogge nelle ultime due settimane hanno un po’ mitigato gli effetti della siccità estiva”, ci dice Enrico Viglierchio di Banfi. “Al momento attuale tra le uve si prospettano molto sane, con una produzione equilibrata. Se il tempo ci dà una mano ci sono tuti i presupposti per un’ottima vendemia. Dagli ultimi giri i grappoli si presentano spargoli, ben distribuiti. Incrociamo le dita e guardiamo la testa per aria. A Montalcino siamo stati fortunati perché non si sono verificati fenomeni come la grandine. Il Sangiovese? Prevedo di iniziare tra la seconda e la terza settimana di settembre per poi continuare fino ai primi di ottobre. È un po’ anticipata, ma non di così tanto. Dipenderà molto anche dall’evoluzione del tempo nelle prossime settimane”.

“Le piogge di questi giorni ci stanno aiutando, il clima si sta rinfrescando e non sarà una cattiva annata – sottolinea Gianni Maccari di Ridolfi - noi nella zona nord/nord-est abbiamo sofferto un po’ la siccità, ci sarà meno uva ma avremo una bella vendemmia. I tempi? Inizieremo non più di una settimana prima del solito, ma se permarrà questo clima arriveremo alle solite date, ovvero intorno al 20 settembre”.

09 • 06 • 2022
Montalcino news

Raccontare l’identità del Rosso di Montalcino, dando vita ad un nuovo percorso di crescita di questo sangiovese dalle grandi potenzialità, reinventando il territorio di Montalcino in una chiave contemporanea ed aprendosi anche a pubblici più giovani in una nuova esegesi per questo amato borgo toscano. È l’obiettivo della prima edizione di “Red Montalcino”, kermesse interamente dedicata al Rosso di Montalcino che si terrà l’11 giugno a Montalcino, tra il Teatro degli Astrusi, che ospiterà una tavola rotonda a partire dalle ore 11.30, la Fortezza, dove si terrà la cena in collaborazione con Food for Soul (ente no profit fondato dallo Chef Massimo Bottura e Lara Gilmore), e il Chiostro di Sant’Agostino, dove sono in programma due masterclass - una condotta da Luca Gardini (“10 Anni di Rosso di Montalcino, dal 2020 al 2010”, ore 10-11) e una condotta da Francesco Saverio Russo (“Le selezioni di Rosso di Montalcino come viatico per la valorizzazione dell’Identità Territoriale”, ore 15-16) - e soprattutto il walk around tasting, le degustazioni di Rosso di Montalcino alla presenza di ben 74 cantine di Montalcino. L’ingresso al teatro è libero, la cena in Fortezza è a invito mentre per le degustazioni a Sant’Agostino si può comprare il biglietto qui.

Focus: le cantine presenti a Red Montalcino

Argiano
Armilla
L’Aietta
Banfi
Beatesca
Bellaria
Camigliano
Canalicchio di Sopra
Capanna
Caparzo
Caprili
Casanova di Neri
Casisano
Castello Tricerchi
Castiglion del Bosco
Centolani
Cerbaia
Ciacci Piccolomini d’Aragona
Col di Lamo
Col d’Orcia
Collemattoni
Corte dei Venti
Cortonesi
Donatella Cinelli Colombini
Fattoi
Fattoria dei Barbi
Fattoria del Pino
Fattoria La Lecciaia
Fossacolle
Franco Pacenti
Gorelli
Il Marroneto
Il Paradiso di Frassina
Il Poggione
Il Valentiano
La Colombina
La Fornace
La Fortuna
La Gerla
La Magia
Lambardi
Le Chiuse
Lisini
Madonna Nera
Marchesi Antinori
Marchesi Frescobaldi
Mastrojanni
Palazzo
Patrizia Cencioni
Piancornello
Pietroso
Piombaia
Podere Giardino
Poggio di Sotto
Quercecchio
Ridolfi
Roberto Cipresso
Rossi Alessandro
San Guglielmo
San Polo
Sanlorenzo
SassodiSole
Sesta di Sopra
Talenti
Tenuta Buon Tempo
Tenuta Fanti
Tenuta San Giorgio
Terre Nere
Tiezzi
Uccelliera
Val di Suga
Ventolaio
Villa I Cipressi
Voliero

25 • 02 • 2022
Montalcino news

Una proposta che ha già ricevuto tanti consensi e dedicata ad un uomo che ha fatto molto per lo sport e tutta Montalcino. Il direttivo dell’Asd Montalcino ha deciso di promuovere una raccolta firme che verrà sottoposta alla Giunta comunale per poter intitolare l’impianto sportivo di Montalcino (l’attuale “Soccorso Saloni”) a Giuseppe Bianchini. La petizione inizierà il primo marzo e terminerà nei giorni della festa di Primavera, che quest’anno dovrebbe tornare dopo due anni di stop forzati a causa della pandemia. Bianchini è stato il presidente d’oro dei colori biancoverdi. Grazie alla sua guida la squadra ha raggiunto risultati mai visti sfiorando la categoria dei Dilettanti e facendo diventare il calcio un fiore all’occhiello del territorio. Uomo di sport, il suo primo amore è stato il ciclismo che ha trasmesso ai figli Paolo e Lucia così come la passione e il sacrificio per le cose fatte bene, valori che si trovano nella gestione della griffe Ciacci Piccolomini d’Aragona una delle più importanti e prestigiose realtà del Brunello.

Bianchini è stato presidente dell’Unione Sportiva Montalcino dal 1990 al 2004, la più lunga presidenza nella storia del club. Quando decise di assumere il timone della società, incoraggiato dall’allora sindaco Ferretti e da Giancarlo Pieri, il Montalcino era fuori dai radar del grande calcio dilettantistico. Ma i risultati sono arrivati subito insieme a una gestione fatta di condivisione, con la costruzione di un team affiatato, competente e in grado di coinvolgere la comunità di Montalcino. Nel 1996 fu centrata la promozione in Prima Categoria e nacque la Festa di Primavera, uno degli eventi più riusciti del territorio, occasione di riflessione, dialogo e buona cucina. Nel 1999 il passaggio in Promozione e nel 2003 in Eccellenza. I più bravi giocatori della zona hanno indossato e onorato la maglia biancoverde e quelle squadre erano davvero uno spettacolo per il pubblico sulle gradinate. Come ha spiegato la società guidata dal presidente Bernardo Losappio, “Giuseppe Bianchini riuscì a raggiungere non solo successi di squadra, ma a creare una vera e propria “era Bianchini” in cui con la sua simpatia e operosità aveva creato un tutt’uno tra paese, squadra, simpatizzanti e collaboratori”.

Nel 1999 i successi di squadra spinsero l’allora amministrazione comunale con il sindaco Massimo Ferretti e l’assessore allo sport Franco Pazzaglia all’ampliamento del terreno di gioco così come è oggi per portarlo alle dimensioni regolamentari richieste per la partecipazione ai massimi campionati regionali, con adeguamento anche degli spogliatoi. Un’opera fondamentale il cui contributo di Bianchini fu decisivo.

Il presidente Bernardo Losappio ha Montalcinonews.com ha spiegato che questa proposta “è una cosa bella e doverosa, la famiglia Bianchini se la merita. Ho conosciuto personalmente “Beppe” e ne ho un ricordo meraviglioso. Non è stato solo un grande presidente perché quello che ha fatto per Montalcino è sotto gli occhi di tutti. Bianchini è uno dei pionieri del Brunello, un uomo che ha fatto del bene al territorio”.

“Come famiglia siamo molto felici di questa proposta - commenta a Montalcinonews.com Paolo Bianchini - è il giusto merito per il babbo che ha fatto conoscere il calcio montalcinese ai piani alti del calcio dilettantistico e non solo. Lui ci ha sempre messo anima e corpo ed era tanto affezionato alla squadra come a Montalcino. Aveva creato un team di persone speciali, tanti calciatori importanti hanno indossato questa maglia e la società era diventata un punto di riferimento calcistico per le sue idee ed il modo di operare”.

La notizia ha subito trovato la condivisione di tante persone che hanno conosciuto e voluto bene a Bianchini. Martedì prossimo sapremo le modalità per la raccolta delle firme e chissà che tra qualche mese (ci sono anche le elezioni comunali di mezzo e quindi non è escluso che i tempi possano allungarsi) l’impianto sportivo possa essere dedicato al presidente che ha fatto la storia dei colori biancoverdi.

21 • 10 • 2021
Montalcino news

Colpo grosso per il Brunello di Montalcino, che nella speciale classifica stilata dalla guida “I migliori 100 Vini e Vignaioli d’Italia 2022”, di Luciano Ferraro e Luca Gardini (in uscita domani) piazza ben 4 etichette tra le 6 bottiglie che si sono aggiudicate 110 punti, ovvero il massimo del punteggio: Brunello di Montalcino 2016 Sanlorenzo, Brunello di Montalcino 2015 Cerretalto Casanova di Neri, Brunello di Montalcino 2016 Madonna delle Grazie Il Marroneto e Brunello di Montalcino 2016 Vigna di Pianrosso Ciacci Piccolomini d’Aragona.

Ma tra gli attesissimi “Migliori 100 vini” secondo Luca Gardini, il nome del Brunello di Montalcino appare complessivamente dieci volte, un risultato importante che conferma lo stato di grazia della denominazione, forte di vendemmie che hanno sfiorato la perfezione. Con il punteggio di 100 troviamo infatti il Brunello di Montalcino 2016 Capanna e il Brunello di Montalcino 2016 Poggio di Sotto. Scorrendo la classifica si piazzano Il Brunello di Montalcino 2016 La Mannella Cortonesi (punteggio 99+); il Brunello di Montalcino 2016 Belpoggio (punteggio 99); il Brunello di Montalcino 2016 Canalicchio di Sopra (punteggio 98+) e il Brunello di Montalcino 2017 Le Potazzine (punteggio 98).
Il merito, in particolar modo ma non solo, è dell’annata 2016 che, come dichiara Luciano Ferraro al blog del Consorzio del Brunello, “è eccezionale e i punteggi lo confermano”. Dello stesso parere Luca Gardini: “Parliamo di un’annata, la 2016, che è la più grande degli ultimi venti o forse trent’anni. Una di quelle destinate a rimanere negli annali”.
La seconda edizione della guida “I migliori 100 Vini e Vignaioli d’Italia 2022”(Corriere della Sera Varia), scritta dal giornalista del Corriere della Sera Luciano Ferraro e da Luca Gardini, wine critic tra i più autorevoli a livello internazionale, guarda sempre più alla sostenibilità, con i produttori che raccontano le loro “azioni verdi” in vigna e in cantina. Tra i vignaioli selezionati per la loro sensibilità ambientale ci sono Giampiero Bartolini (Biondi Santi); Giacomo Bartolommei (Caprili); Giovanni Neri (Casanova di Neri); Massimo Ferragamo (Castiglion del Bosco); Lamberto Frescobaldi (Marchesi de’ Frescobaldi); Alessandro Mori (Il Marroneto); Claudio Tipa (Poggio di Sotto); Roberto Giannelli (San Filippo) e Gigliola Giannetti (Tenuta Le Potazzine).
Domani, alle ore 18.30, la presentazione in streaming su Corriere.it alla presenza dei vignaioli premiati. L’evento si svolgerà alla Sala Buzzati (Milano) e sarà presentato da Luciano Ferraro, Luca Gardini e Beppe Severgnini, che ha curato la prefazione della guida.
14 • 07 • 2021
Montalcino news

“Oggi è stata una giornata emozionante. Abbiamo avuto la possibilità di poter pedalare con gli staffettisti Enrico e Alessandro in questo tragitto che da Castiglion Fiorentino arrivava a Montalcino e l’energia di Alex Zanardi si respirava nell’aria e ci ha accompagnato per tutto il tempo. I ragazzi ci hanno dato un insegnamento di vita, ovvero quello di non mollare mai”. Così Lucia Bianchini commenta alla MontalcinoNews l’arrivo a Montalcino di “Obiettivo Tricolore”, la grande staffetta di Obiettivo 3 ideata un anno fa dal campione paraolimpico Alex Zanardi, che vede coinvolti come partner tecnici il Consorzio del vino Brunello di Montalcino e Ciacci Piccolomini d’Aragona, la cantina di Paolo e Lucia Bianchini, grandi amici di Zanardi e una comune passione per lo sport, il vino, la bellezza e la solidarietà. “Per me è stata un’emozione indescrivibile – aggiunge Paolo Bianchini – il tempo ci ha assistito, i ragazzi erano soddisfatti dell’accoglienza, sono sicuro che Alex sarebbe contento della giornata che abbiamo vissuto. Vorrei ringraziare l’eccellente lavoro che ha fatto il mio direttore commerciale, Mauro Zanca, tutto è nato da una sua idea, e la mia famiglia che mi ha dato una grande mano in tutto questo. Ringrazio poi l’amministrazione comunale e il Consorzio, col loro supporto questa iniziativa può solo crescere. E grazie anche alla MontalcinoNews per la promozione dell’evento. Il prossimo anno si rifarà e chissà che non ci sia una grande sorpresa. Speriamo, sarebbe fantastico”.

In Piazza del Popolo, nel centro storico di Montalcino, è avvenuto il passaggio di testimone da Enrico Fabianelli, partito da Castiglion Fiorentino assieme all’ex campione di ciclismo Daniele Bennati, ad Alessandro Cresti, atleta affetto da sclerosi multipla originario di Sinalunga, che chiuderà la tappa ad Orvieto. Presenti anche Stefania Platini, in rappresentanza del Comune di Montalcino, e il presidente e il direttore del Consorzio del Brunello Fabrizio Bindocci e Michele Fontana, che hanno donato due bottiglie e un quadro con l’immagine che raffigura la piastrella celebrativa della vendemmia 2018 del Brunello di Montalcino, realizzata per “Benvenuto Brunello” 2019 da Zanardi, e la dedica che recita: “ad Alex Zanardi, con l’amicizia e la stima dei produttori di Montalcino”. Un omaggio che il Consorzio avrebbe consegnato al campione bolognese all’arrivo di tappa di “Obiettivo Tricolore” dello scorso anno.

“La tappa di “Obiettivo Tricolore” a Montalcino ci riempie di emozione e di orgoglio – sottolinea il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci – il nostro borgo medievale simbolo del Brunello in tutto il mondo diventa ancora una volta il palcoscenico di progetti meritevoli che esprimono il meglio del nostro essere italiani, come ci ha insegnato e dimostrato Alex Zanardi. Oggi lo ricordiamo con amicizia e affetto; sentimenti che lui stesso ci ha dimostrato nel 2019 quando realizzò la formella celebrativa dell’annata 2018. Oggi, ci uniamo a voi per fargli arrivare un grande messaggio di forza, la stessa che auguro a tutti voi, grandi atleti nello sport e nella vita”.

“Il Consorzio del Brunello e Ciacci Piccolomini d’Aragona ci hanno dato un importante sostegno in questa edizione, partecipando ai costi di allestimento di alcune tappe e alcuni villaggi - spiega Barbara Manni, cognata di Alex Zanardi e produttrice del docufilm “La grande staffetta”, già uscita nelle sale italiane e proiettata ieri sera da Ciacci Piccolomini d’Aragona al Teatro degli Astrusi di Montalcino, dove non ha raccolto però una grande adesione, fa sapere Lucia Bianchini  – abbiamo dialogato con il Consorzio e l’amministrazione comunale tramite Paolo Bianchini, nostro amico e grande sostenitore del progetto, e abbiamo trovato tanto calore e accoglienza. La tappa di oggi in un certo senso è simbolica. Abbiamo preferito non ripercorrere le stesse strade dello scorso anno”.

“Obiettivo Tricolore”, oltre 3.000 chilometri lungo il Belpaese attraversando 18 regioni con protagonisti 70 atleti di Obiettivo3, è partito il 4 luglio dal Trentino e si concluderà il 25 luglio in Sicilia. Tre staffette (una rossa, una bianca e una verde) sono scattate da tre punti diversi del Nord Italia e si sono riunite l’11 luglio a Bologna, città natale di Zanardi, per poi proseguire insieme verso sud. Stanno partecipando a questo grande viaggio personaggi come il Commissario Tecnico della Nazionale di ciclismo su strada Davide Cassani, il campione olimpico Paolo Baldini, l’alpinista Simone Moro, il triatleta Daniel Fontana e l’attore Paolo Kessisoglu. La campionessa paralimpica Giusy Versace è testimonial dell’evento.

12 • 07 • 2021
Montalcino news

Il coraggio e la passione di un grande uomo e di un campione di sport e di vita in un docufilm che racconta il viaggio da lui ideato come messaggio di speranza, e di ripartenza, nel momento in cui l’Italia stava uscendo dalla prima ondata Covid: ad Alex Zanardi è dedicata la pellicola “La grande staffetta”, già uscita nelle sale italiane e girata nei giorni che hanno preceduto lo scontro contro un automezzo sulla strada da Pienza a San Quirico d’Orcia, il 19 giugno 2020, mentre Zanardi stava percorrendo la staffetta tricolore in handbike di “Obiettivo 3”, il suo progetto di avviamento allo sport per atleti disabili con il sogno di conquistare le Paralimpiadi di Tokyo. L’arrivo di tappa avrebbe dovuto essere Ciacci Piccolomini d’Aragona, una delle cantine più prestigiose di Brunello di Montalcino, di proprietà di Paolo e Lucia Bianchini, grandi amici di Alex e una comune passione per lo sport, il vino, la bellezza e la solidarietà. E proprio Ciacci Piccolomini d’Aragona, domani, offrirà la visione gratuita del docufilm al Teatro degli Astrusi in Montalcino, anticipando così l’arrivo a Montalcino nella giornata successiva degli atleti di Obiettivo3 con la staffetta Obiettivo Tricolore 2021. Prima proiezione alle ore 19, seconda proiezione alle ore 21.15.

“La grande staffetta” racconta la lunga e impegnativa staffetta voluta per incontrare e rappresentare idealmente tutti gli italiani ed unire l’estremo Nord all’estremo sud della Penisola, in handbike, in bicicletta e in carrozzina olimpica. Un’iniziativa per ripetere il messaggio di speranza lanciato da Zanardi e da Obiettivo3, come ha ricordato anche il Capo dello Stato consegnando il tricolore agli atleti in partenza per le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Tokio. Per dimostrare che si possono superare le avversità e i limiti, per ribadire il valore dell’essere comunità, per dare un segno di speranza e allo stesso tempo di resistenza.

02 • 07 • 2021
Montalcino news

Oltre 3.000 chilometri lungo il Belpaese, attraversando 18 regioni per passarsi di mano quel testimone ricevuto lo scorso anno dal loro capitano, grande uomo e campione di sport e di vita. 70 atleti di Obiettivo3, il progetto di reclutamento e avviamento allo sport paralimpico avviato da Alex Zanardi nel 2017, in sella ad handbike, biciclette e carrozzine olimpiche, saranno i protagonisti della seconda edizione di “Obiettivo Tricolore”, la grande staffetta ideata un anno fa da Zanardi come messaggio di speranza, e di ripartenza, nel momento in cui l’Italia stava uscendo dalla prima ondata Covid. La corsa di Zanardi si fermò tragicamente in Val d’Orcia, nella tappa che prevedeva come sede d’arrivo Ciacci Piccolomini d’Aragona, una delle cantine più prestigiose di Brunello di Montalcino, di proprietà di Paolo e Lucia Bianchini, grandi amici di Alex e una comune passione per lo sport, il vino, la bellezza e la solidarietà. E anche Montalcino, che Alex Zanardi conosce molto bene, avendo firmato la piastrella celebrativa della vendemmia 2018 del celebre rosso a “Benvenuto Brunello” 2019. Proprio Montalcino sarà tappa della seconda edizione, il 14 luglio, quando verrà organizzato un evento in Piazza del Popolo, nel cuore della città (dalle ore 12.30 alle ore 14) in collaborazione con il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, partner tecnico della manifestazione assieme a Ciacci Piccolomini d’Aragona. Sempre e comunque con Alex nel cuore.

“Obiettivo Tricolore” partirà il 4 luglio dal Trentino e si concluderà il 25 luglio in Sicilia. Tre staffette (una rossa, una bianca e una verde) scatteranno da tre punti diversi del Nord Italia e si riuniranno l’11 luglio a Bologna, città natale di Zanardi, per poi proseguire insieme verso sud. Parteciperanno a questo grande viaggio anche personaggi come il Commissario Tecnico della Nazionale di ciclismo su strada Davide Cassani, il campione olimpico Paolo Baldini, l’alpinista Simone Moro, il triatleta Daniel Fontana e l’attore Paolo Kessisoglu. La campionessa paralimpica Giusy Versace sarà testimonial dell’evento, che verrà seguito anche da Sky Sport.

28 • 05 • 2021
Montalcino news

Le due annate da sogno continuano a conquistare la critica enoica internazionale. Ad elogiare l’accoppiata 2015 e 2016 stavolta è il prestigioso Wine Spectator, che aveva già incoronato un Brunello di Montalcino 2015, Le Lucére di San Filippo, come miglior vino italiano e terzo al mondo (nella Top 100 della più influente rivista di settore al mondo, alla n. 16, era entrato anche il Brunello di Montalcino 2015 di Caprili) e aveva giudicato “sensazionali” gli assaggi di Brunello di Montalcino 2016 a cura del senior editor Bruce Sanderson pubblicati su “Insider Weekly” dello scorso marzo. Nel numero di giugno dell’influente rivista Usa viene dedicato ampio spazio alla denominazione di Montalcino, inserita sia tra i vini “altamente raccomandati” che più hanno impressionato (il Brunello di Montalcino 2016 de Le Chiuse e il Brunello di Montalcino 2016 di Poggio Landi) sia tra i vini da collezione (il Brunello di Montalcino Riserva 2015 di Castello Romitorio, il Brunello di Montalcino 2016 Le Lucére di San Filippo e il Brunello di Montalcino Riserva 2015 di Uccelliera).

Wine Spectator stila poi due classifiche dedicate alle due diverse annate. In cima alla graduatoria relativa al Brunello di Montalcino Riserva 2015 conquistano 98 punti le etichette di Castello Romitorio, Talenti e Uccelliera, mentre al primo posto in quella relativa al Brunello di Montalcino 2016, sempre a 98 punti, c’è un poker di nomi. Si tratta de Le Chiuse, Le Ragnaie, San Filippo e Talenti. In questa seconda classifica sono presenti anche i vini d’annata ma tardivi, che le aziende immettono nel mercato un anno dopo rispetto alla normale uscita. Si tratta del Brunello di Montalcino Cerretalto 2015 di Casanova di Neri, del Brunello di Montalcino Tenuta Greppo 2015 di Biondi Santi, del Brunello di Montalcino Vigna Nastagio 2015 di Col d’Orcia e del Brunello di Montalcino Ugolaia 2015 di Lisini.

I migliori assaggi di Brunello di Montalcino Riserva 2015

98 punti

Brunello di Montalcino Riserva 2015 di Castello Romitorio
Brunello di Montalcino Pian di Conte Riserva 2015 di Talenti
Brunello di Montalcino Riserva 2015 di Uccelliera

97 punti

Brunello di Montalcino Riserva 2015 di Altesino
Brunello di Montalcino Riserva 2015 di Baricci
Brunello di Montalcino AdAlberto Riserva 2015 di Caprili
Brunello di Montalcino Gualto Riserva 2015 di Camigliano
Brunello di Montalcino Vigna di Pian Rosso Santa Caterina d’Oro Riserva 2015 di Ciacci Piccolomini d’Aragona
Brunello di Montalcino Riserva 2015 di Padelletti
Brunello di Montalcino Le Lucére Riserva 2015 di San Filippo
Brunello di Montalcino Madonna del Piano Riserva 2015 di Valdicava

13 • 05 • 2021
Montalcino news

Una bottiglia speciale per un evento speciale. Ciacci Piccolomini d’Aragona, una delle griffe più prestigiose del Brunello di Montalcino, in occasione della Brunello Wine Stage - tappa n.11 del Giro d’Italia (19 maggio) firmata da Rcs in partnership con il Consorzio del vino Brunello di Montalcino e il Comune di Montalcino - veste di “rosa” il Brunello di Montalcino 2016, annata che la critica enoica internazionale ha premiato e valutato tra le migliori di sempre. Esattamente come 11 anni fa (quando la “corsa rosa”, era il 2010, concluse una tappa “storica” a Montalcino) l’azienda guidata da Paolo e Lucia Bianchini ha deciso di celebrare l’evento con il suo Brunello che per l’occasione veste un look speciale, con con un’etichetta ad hoc, autorizzata da Rcs - Gazzetta dello Sport, in “limited edition” (1.000 bottiglie) e disponibile sullo shop online di Ciacci Piccolomini d’Aragona.

Ma non finisce qui perché martedì 18 maggio, il giorno antecedente l’arrivo del Giro d’Italia tra le vigne dove nasce il Brunello di Montalcino, alle ore 19, Ciacci Piccolomini d’Aragona sarà in diretta Instagram dal suo profilo ufficiale con alcuni protagonisti del Giro per brindare al grande evento. Saranno presenti Daniele Bennati, oggi opinionista Rai ed ex ciclista su strada, professionista fino al 2019, tra i più titolati velocisti italiani. Ma anche Daniel Oss, della squadra “Bora-Hansgrohe”, specialista delle “classiche”, professionista dal 2009 e spalla al Giro di uno dei campioni più celebrati degli ultimi anni, Peter Sagan. Il “tris d’assi” è completato da Alberto Bettiol, ciclista toscano del team “EF Education-Nippo”, professionista dal 2014, ultimo italiano a vincere nel 2019 il prestigioso Giro delle Fiandre. Paolo Bianchini, proprietario di Ciacci Piccolomini d’Aragona ed ex ciclista, incontrerà i campioni ed amici per questa chiaccherata virtuale sulla tappa imminente e per un brindisi di augurio con una bottiglia speciale: il Brunello di Montalcino 2016 Docg Ciacci Piccolomini d’Aragona, Limited Edition Brunello di Montalcino Wine Stage, vestito di “rosa” in occasione del passaggio del Giro d’Italia a Montalcino. Una delle tappe più attese incontra uno dei vini più amati. La diretta Instragram dal profilo @ciaccipiccolominidaragona andrà in onda martedì 18 maggio alle ore 19.

15 • 04 • 2021
Montalcino news

Questa è una storia di artigianalità, passione, ciclismo d’altri tempi con un filo conduttore sullo sfondo: Montalcino. Perché questo non è solo un territorio dove le bici a pedali trovano il proprio habitat ideale, tra strade bianche, panorami mozzafiato, altimetrie che stimolano imprese e gesti eroici indelebili. C’è tutto questo, è vero, ma ci sono anche personaggi diventati a loro modo dei simboli e che hanno scritto una pagina di storia locale. Uno di questi è Armando Bovini, pioniere del ciclismo a Montalcino, corridore di uno sport che non era certo quello di oggi. Bovini, nato nel 1927, si è appassionato alla bicicletta e alle competizioni ammirando il grande Primo Volpi, campione “adottato” da Torrenieri e uno capace di entrare nella top ten del Giro d’Italia, di vincere il Giro d’Europa e di battere in volata al Giro delle Asturie, a quasi 40 anni, uno dei più straordinari artisti della bicicletta di tutti i tempi: Charly Gaul. Bovini ha fatto un’altra carriera, lui era immancabile nelle gare locali, perché una volta tutte le domeniche c’era una corsa nei paesi. Bovini è nato a Montalcino, all’inizio gareggiava con una bici di 18 chili, una cosa impensabile con i mezzi ultra-leggeri di oggi, ma fino all’ultima goccia di energia non la dava vinta alla fatica. Si trasferisce a Firenze, compra una bici Legnano nel 1961, continua a correre. E lo farà per sempre, perché finita l’adrenalina agonistica Bovini non poteva di certo rinunciare alla sua passeggiata tra i pedali.

Ne ha viste tante quella bicicletta, non poteva finire nel dimenticatoio. Ed ecco che oggi ha trovato il posto dove merita, nel museo della bicicletta di Paolo Bianchini, gioiello di cimeli e rarità che si trova a Ciacci Piccolomini d’Aragona, la prestigiosa griffe del Brunello di proprietà della famiglia Bianchini. Insieme alle maglie rosa e gialle, a quelle dei campioni del mondo, alle biciclette delle grandi firme adesso c’è anche quella di colui che è stato uno degli interpreti più importanti e genuini di questo sport a livello locale. La Legnano di Bovini è tornata splendida come un tempo grazie alle mani di Sergio Pinarello, un cognome che ha fatto la storia del ciclismo. Pinarello vive a Torrenieri ed è stato un ciclista a livello giovanile ed un dirigente sportivo. Questo mondo, nonostante ora si occupi di altro, non lo ha mai abbandonato e la sua abilità a soffiare nuova vita a bici già in pensione ed a rischio estinzione, è da artigiano puro, di quelli con le mani d’oro. Custodisce anche un gioiello rimesso a posto personalmente, la bicicletta di un mito, quella di Gino Bartali. Così ha fatto anche con la bici di Bovini, riconducibile ai primi anni ’50, che poi ha deciso di donare a Paolo Bianchini in quel museo bellissimo dove starà in buona compagnia.

“Questa bici - spiega Pinarello - mi fu data nel 2005 da Armando Bovini, detto “Bissi”, con queste parole: “Sergio, prendi questo cancello e portalo via. Rimettila in funzione, altrimenti la sua fine sarà quella di finire nel ferraccio”. Ho impiegato due anni per la sua ricostruzione, cercando di rimanere il più possibile fedele all’originale”. Missione compiuta tanto che la compagna fedele del “Bissi” ha partecipato con Pinarello all’Eroica con tanto di iscrizione nel Registro delle biciclette eroiche. “Bovini abitava a Firenze - continua Pinarello - faceva il fornaio, e con questa bici tornava a Montalcino. Quando mi disse di prenderla non ci pensai due volte, la caricai nel furgone e mi misi subito a lavoro: c’era molto da fare e sono orgoglioso di esserci riuscito. Porta con sé un ricordo di tanta fatica e amore per questo sport, Armando una volta mi raccontò che correva mangiando solo due fette di pane con una di mortadella e poi, finita la gara, doveva tornare indietro, sempre in bici. Immaginiamo che fame aveva… Era un altro ciclismo, Bovini e un montalcinese Docg, donarla a Paolo credo sia il modo migliore per ricordarlo”. Senza dubbio, non c’è posto più adatto del museo di Ciacci Piccolomini d’Aragona per custodire un pezzo di storia del ciclismo. “Oltre che una bellissima bicicletta - spiega Paolo Bianchini - è un ricordo importante di uno dei primi ciclisti montalcinesi. Ringrazio Pinarello, siamo molto amici: è stato lui a darmi le prime dritte sul mondo del ciclismo”. Bovini, da lassù, sarà orgoglioso di Sergio e di Paolo. E quando tra meno di un mese la maglia rosa (il 19 maggio, giorno in cui tra l’altro ricorre l’anniversario della scomparsa di questo amato ciclista) arriverà a Montalcino, Bovini sicuramente sorriderà, applaudendo i campioni di oggi che continuano a scrivere la storia di uno sport meraviglioso.

08 • 04 • 2021
Montalcino news

Gianni Morandi ha festeggiato il ritorno a casa con il Brunello di Montalcino. Appena dimesso dall’ospedale di Cesena, dove era ricoverato dall’11 marzo dopo le ustioni riportate a mani e gambe a seguito di un incidente domestico in giardino, il cantante bolognese ha scritto sul suo seguitissimo profilo Instagram (che conta 1,2 milioni di follower) “non bevevo un bicchiere di vino da un mese”,  immortalando il post con una foto scattata da sua moglie Anna Dan in cui alza un calice di vino, accompagnato da una bottiglia di Brunello di Montalcino Pianrosso 2015 di Ciacci Piccolomini d’Aragona. Tra i tantissimi commenti anche quelli di personaggi famosi e colleghi come Nek e Jovanotti, che tempo fa, rispondendo su Instagram al profilo del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, definì il Brunello “patrimonio dell’umanità”.

Foto credit: profilo Instagram di Gianni Morandi

08 • 03 • 2021
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Loro sono i campioni della Ineos Grenadiers, fortissima squadra di ciclismo, in mezzo c’è Paolo Bianchini, proprietario insieme alla sorella Lucia dell’azienda di Brunello Ciacci Piccolomini d’Aragona, che mostra fiero ed orgoglioso la maglia gialla vinta al Tour de France 2019 da Egan Bernal, lo straordinario scalatore colombiano che sabato ha concluso al terzo posto le Strade Bianche. Bianchini, che ha un rapporto forte e di lunga data con il mondo del ciclismo, aveva ricevuto il prezioso cimelio pochi mesi fa. Come spiegò alla Montalcinonews, “abbiamo un amico in comune che durante la prima tappa del Tour de France di quest’anno ha incontrato Bernal che si è mostrato incuriosito dal mio museo. Sono riuscito ad avere la sua maglia con una dedica e la promessa che un giorno verrà a trovarmi”. La squadra, che era ospite a Monteriggioni ed oggi è ripartita in vista della Tirreno Adriatico, ha provato gli ultimi 75 km della tappa del Giro d’Italia con arrivo a Montalcino e Bianchini ha colto l’occasione per incontrarla a Torrenieri e farsi autografare la maglia da Bernal. Ottenendo anche una promessa: “gli piacerebbe portarmi anche la maglia rosa…”. Appuntamento al Museo della Bicicletta di Ciacci Piccolomini d’Aragona tra qualche mese? Chissà…

26 • 02 • 2021
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La “tappa del Brunello” è una di quelle più attese dell’edizione n.104 del Giro d’Italia. Dopo la presentazione di mercoledì, i media italiani (e non) hanno dato ampio e giusto spazio alla “Brunello Wine Stage”, l’unica tappa dedicata al vino, la sola che si conclude in Toscana e che omaggia uno dei più grandi simboli del Made in Italy nel mondo: il Brunello di Montalcino. Partenza da Perugia, toccata e fuga in Valdichiana e poi via sui pedali in Valdorcia con circa 75 km di tragitto all’interno del territorio comunale di Montalcino tra strade bianche, vigneti, colline, salite e discese. Una tappa da “tenere d’occhio” e che promette grandi emozioni, pronta ad essere “preda ambita” dai grandi campioni della bicicletta. Abbiamo contattato Paolo Bianchini, proprietario con la sorella Lucia di una delle realtà produttive più importanti del territorio: l’azienda Ciacci Piccolomini d’Aragona. Bianchini è stato anche un corridore e l’ambiente del ciclismo lo conosce alla perfezione. Il suo museo dedicato alla bicicletta è un piccolo gioiello di ricordi e di aneddoti ma anche lo spazio perfetto in cui ospitare gli amici ciclisti con cui Paolo è rimasto in contatto. Che tappa sarà? “Bella, impegnativa, piena di “trabocchetti”. Secondo me può fare la differenza come una delle grandi tappe di montagna. Gli uomini di classifica - spiega Bianchini – dovranno correrla nelle posizioni di testa, gli sterrati ti costringono a stare davanti per mantenere una buona visibilità. Chi vedo favorito? Si tratta di una tappa che richiede una grande abilità nel guidare la bicicletta, ci vuole tecnica come accade per classiche come la Parigi-Roubaix o il Giro delle Fiandre. Se saranno nelle loro migliori condizioni fisiche può essere una gara per ciclisti come Sagan o Nibali”.

La “Brunello Wine Stage”, soprattutto quando si entra nel finale, e quindi nel territorio di Montalcino, ha una varietà importante di strade e di altimetrie. Questo è garanzia di spettacolo ma anche di potenziali sorprese. “In un tracciato così - continua Bianchini - si può fare la differenza anche in un’ottica di classifica generale. La prima scrematura potrà esserci nel tratto da Torrenieri a Buonconvento che sarà percorso ad alta velocità, già lì potrà esserci battaglia. Una svolta decisiva la prevedo a Castiglion del Bosco e non trascurerei nemmeno il tratto di Sesta con pendenze del 7-11%. Il finale, da Tavernelle a Montalcino, sarà pirotecnico: vincerà chi avrà le gambe migliori. Il Comune di Montalcino viene attraversato tutto come se fosse un anello, i vigneti saranno belli in quel periodo, prevedo uno spettacolo bellissimo. Speriamo che la pandemia ce lo faccia godere a pieno anche con la presenza di pubblico. Una leggenda di questo sport come Moser ha detto di fare attenzione alla tappa di Montalcino, d’altronde le strade bianche permettono di fare selezione anche in pianura. Ci tengo a ringraziare l’amministrazione comunale di Montalcino e il Consorzio del Brunello, sarà un giorno memorabile”.

24 • 11 • 2020
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Un podio tra i più ambiti e con una soddisfazione in più: essere il primo vino italiano nella classifica “The Enthusiast 100” 2020 che elenca i migliori vini del pianeta secondo la rivista Usa “Wine Enthusiast” (la cui italian editor è Kerin O’Keefe). Il Brunello di Montalcino è sul podio in terza posizione del ranking, con 97 punti, grazie al Brunello di Montalcino 2015 di Ciacci Piccolomini d’Aragona, primo vino italiano nella top 100. Un vino “avvolgente”, di “struttura” ma anche “equilibrio”, un’altra straordinaria espressione di un territorio con caratteristiche uniche.

Il Brunello di Montalcino, come è noto, è anche un grande classico dell’invecchiamento del vino italiano. Non poteva quindi mancare nella “Top 100 Cellar Selection” 2020 sempre redatta dalla rivista Usa “Wine Enthusiast”, che segnala ogni anno i vini internazionali che escono sul mercato e che secondo i critici del magazine daranno il meglio di loro tra 10-15 anni. Alla posizione n.12 troviamo il Brunello di Montalcino Pianrosso 2015 di Ciacci Piccolomini d’Aragona; alla posizione n.33 c’è il Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2015 de Il Marroneto; alla posizione n.49 l’Excelsus 2016 Igt, il Supertuscan prodotto da Banfi e alla n.77 il Brunello di Montalcino Riserva 2012 di Biondi Santi, l’ultima Riserva firmata da Franco Biondi Santi.

17 • 11 • 2020
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L’autorevole e storica rivista Vinum, nata in Svizzera ma tra i punti di riferimento internazionali della critica enoica, ha stilato la propria classifica dei migliori Brunello di Montalcino riferiti all’annata 2015. Un mercato importante e storico quello della Svizzera per il Brunello di Montalcino che vale il 5,5% delle esportazioni (con la Germania che è invece al 7,5%). Qui sotto la top10 e tutti i punteggi assegnati dalla prestigiosa rivista.

  1. Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2015 di Casanova di Neri (19/20)
  2. Brunello di Montalcino Vigna di Pian Rosso 2015 di Ciacci Piccolomini d’Aragona (19/20)
  3. Brunello di Montalcino PS Vecchie Vigne 2015 di Siro Pacenti (19/20)
  4. Brunello di Montalcino 2015 di Podere Giodo (19/20)
  5. Brunello di Montalcino Vigna La Casa 2015 di Caparzo (18,5/20)
  6. Brunello di Montalcino Montosoli 2015 di Baricci (18,5/20)
  7. Brunello di Montalcino Piero 2015 di Talenti (18,5/20)
  8. Brunello di Montalcino Campo Marzio 2015 di Tenuta Corte Pavone (18,5/20)
  9. Brunello di Montalcino Riserva Vigna delle Raunate 2015 di Mocali (18/20)
  10. Brunello di Montalcino Poggio al Granchio 2015 di Val di Suga (18/20)
16 • 11 • 2020
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Un’etichetta sul podio, due nella Top 10 e ben 11 tra i primi 50: è un trionfo del Brunello la classifica dei migliori 100 vini al mondo stilata dal critico americano James Suckling e basata su quasi 18.000 vini assaggiati durante il 2020. Montalcino si issa in cima all’olimpo dei vini internazionali: è la denominazione con più presenze in assoluto (11), seguita da Bordeaux (9), Mendoza (8), Barossa (7) e Napa Valley (6), e questo perché “sta per mettere sul mercato due annate fenomenali, la Riserva 2015 e la 2016 – spiega Suckling – le migliori annate di sempre”.

Al terzo posto della Top 100 troviamo il Brunello di Montalcino 2016 di Livio Sassetti, mentre all’8° posto ecco il Brunello di Montalcino Franci Riserva 2015 di Tassi. Seguono il Brunello di Montalcino Vigna di Pianrosso Santa Caterina d’Oro Riserva 2015 di Ciacci Piccolomini d’Aragona (n. 14), il Brunello di Montalcino 2016 di Giodo (n. 15), il Brunello di Montalcino PS Riserva 2015 di Siro Pacenti (n. 17), il Brunello di Montalcino Madonna del Piano Riserva 2015 di Valdicava (n. 18) e il Brunello di Montalcino Cerretalto 2015 di Casanova di Neri (n. 20). Fra i migliori cinquanta vini al mondo ci sono anche il Brunello di Montalcino 2016 di Castiglion del Bosco (n. 40), il Brunello di Montalcino Le Lucere Riserva 2015 di San Filippo (n. 42), il Brunello di Montalcino Rennina 2015 di Pieve Santa Restituta (n. 47) e il Brunello di Montalcino Riserva 2015 di Fuligni (n. 50).

L’Italia ha il maggior numero di vini (20), seguita da Australia (19), Germania (17), Francia (12), Usa (11), Argentina (9) e Cile (6). “È stato un anno duro per tutti noi – scrive Suckling – e la situazione non sembra destinata a migliorare. Ma un calice di un vino di qualità eccezionale aiuterà certamente a superare questi tempi difficili”.

29 • 10 • 2020
Montalcino news

“La 2016 entrerà nella storia, ancor più della 2010. Un successo straordinario”. Così Luca Gardini, critico di vino e opinion leader stimato a livello internazionale,   sommelier campione del mondo, giudica il Brunello di Montalcino 2016, che entrerà in commercio nel 2021, dopo aver assaggiato in anteprima diverse etichette nella sede del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. Un elogio che si traduce in punteggi eccezionali, secondo una nuova classificazione che Gardini fa debuttare proprio a Montalcino con il Brunello, togliendosi i panni di “Wine Killer” per vestire la toga accademica e assegnare il punteggio di 110 “cum laude” a quelle bottiglie capaci di assommare tutte le caratteristiche che contribuiscono a fare un vino inimitabile, un fuoriclasse, un capolavoro del panorama enoico. “Saranno pochi, pochissimi, e soltanto in casi eccezionali – spiega Gardini – saranno i prescelti da comunicare e promuovere come esempio di conoscenza, competenza, gusto, e rappresenteranno un patrimonio per l’umanità”. Si guadagnano la lode il Brunello di Montalcino Vigna di Pianrosso 2016 di Ciacci Piccolomini d’Aragona, il Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2016 de Il Marroneto e il Brunello di Montalcino 2016 di Sanlorenzo.

Tornando alla graduatoria classica, la perfezione dell’annata 2016 si nota dalle sette etichette in grado di raggiungere i 100/100, ovvero il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2016 di Casanova di Neri, il Brunello di Montalcino 2016 di Capanna, il Brunello di Montalcino 2016 di Fuligni, il Brunello di Montalcino 2016 di Poggio di Sotto, il Brunello di Montalcino 2016 di Giodo, il Brunello di Montalcino Vigna Marrucheto 2016 di Banfi e il Brunello di Montalcino 2016 di Ridolfi.

Col punteggio di 99+ troviamo il Brunello di Montalcino Filo di Seta 2016 di Castello Romitorio, il Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2016 di Mastrojanni, il Brunello di Montalcino Vigna del Suolo 2016 di Argiano, il Brunello di Montalcino Campo del Drago 2016 di Castiglion del Bosco, il Brunello di Montalcino 2016 de Le Chiuse, il Brunello di Montalcino 2016 di Col d’Orcia e il Brunello di Montalcino La Mannella 2016 e il Brunello di Montalcino Poggiarelli 2016 di Cortonesi.

A quota 99 punti ecco il Brunello di Montalcino Colombaio 2016 di Tassi, il Brunello di Montalcino 2016 de Il Poggione, il Brunello di Montalcino 2016 di Belpoggio e il Brunello di Montalcino Sorgente 2016 di Salicutti.

Seguono a 98+ il Brunello di Montalcino Amore e Magia 2016 di Podere Le Ripi, il Brunello di Montalcino 2016 di Argiano, il Brunello di Montalcino 2016 di Canalicchio di Sopra, il Brunello di Montalcino Poggio alle Mura 2016 di Banfi, il Brunello di Montalcino 2016 di Tenuta Le Potazzine e il Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2016 di Siro Pacenti.

Ottengono il punteggio di 97+ il Brunello di Montalcino Pelagrilli 2016 di Siro Pacenti, il Brunello di Montalcino Vigna Soccorso 2016 di Tiezzi, il Brunello di Montalcino Teatro 2016 e il Brunello di Montalcino Piaggione 2016 di Salicutti, il Brunello di Montalcino Montosoli 2016 di Altesino, il Brunello di Montalcino Piero 2016 e il Brunello di Montalcino 2016 di Talenti e il Brunello di Montalcino 2016 di Luce della Vite.

A 97 punti ci sono il Brunello di Montalcino Podernovi 2016 di San Polo e il Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2016 di CastelGiocondo, a 96+ ecco il Brunello di Montalcino 2016 di Casanova di Neri, il Brunello di Montalcino 2016 di Fattoi, il Brunello di Montalcino Ugolforte 2016 di Tenuta San Giorgio, il Brunello di Montalcino 2016 di Tenute Silvio Nardi, il Brunello di Montalcino Le Raunate 2016 di Mocali, il Brunello di Montalcino 2016 di Castiglion del Bosco, il Brunello di Montalcino Campogiovanni 2016 di Borgo San Felice e il Brunello di Montalcino Giuseppe Tassi 2016 di Tassi.

Infine, raggiungono i 96 punti il Brunello di Montalcino Sensis 2016 di Cava d’Onice, il Brunello di Montalcino 2016 di Loacker – Corte Pavone, il Brunello di Montalcino 2016 di Camigliano e il Brunello di Montalcino 2016 de La Gerla.

Tutti i Brunello in graduatoria riscontrano un potenziale d’invecchiamento di oltre 15 anni e, sottolinea Gardini, “avranno una lunga, lunga vita!”.

19 • 10 • 2020
Montalcino news

A sancire la grandezza del Brunello 2015, dopo i diversi premi e i primi posti nelle graduatorie delle più importanti guide del vino, è “The Wine Advocate”, la più prestigiosa tra le riviste specializzate Usa, fondata da Robert Parker, di cui è responsabile in Italia Monica Larner. Quello che emerge dai punteggi assegnati all’ultima annata in commercio è una crescita della qualità media che conferma la forza del Brunello di Montalcino.

Al vertice troviamo il Brunello di Montalcino 2015 Madonna delle Grazie de Il Marroneto e il Brunello di Montalcino 2015 Tenuta Nuova Casanova di Neri con un punteggio di 98+. Seguono il Brunello di Montalcino 2015 La Casaccia di Canalicchio di Sopra e il Brunello di Montalcino 2015 Vigna Schiena d’Asino di Mastrojanni (98 punti). Il Brunello di Montalcino 2015 di Giodo prende 97+ mentre con 97 punti troviamo il Brunello di Montalcino Sugarille 2015 di Pieve Santa Restituita; il Brunello di Montalcino 2015 de Il Poggione ; il Brunello di Montalcino 2015 de Le Potazzine e il Brunello di Montalcino 2015 di Uccelliera seguito a quota 96+ dal Brunello di Montalcino 2015 di Salvioni – La Cerbaiola; il Brunello di Montalcino 2015 Montosoli di Altesino e il Brunello di Montalcino 2015 de Il Marroneto.

A quota 96 punti, il Brunello di Montalcino Rennina 2015 di Pieve Santa Restituta; il Brunello di Montalcino di Poggio Antico 2015; il Brunello di Montalcino Vigneto Poggio Doria 2015 di Tenute Silvio Nardi; il Brunello di Montalcino 2015 di Valdicava; il Brunello di Montalcino 2015 Vigna del Suolo di Argiano; il Brunello di Montalcino 2015 Filo di Seta di Castello Romitorio; il Brunello di Montalcino 2015 di Baricci; il Brunello di Montalcino 2015 Pianrosso di Ciacci Piccolomini d’Aragona; il Brunello di Montalcino 2105 Gianni Brunelli Le Chiuse di Sotto e il Brunello di Montalcino 2015 Vigna Loreto di Mastrojanni

Raggiungono il punteggio di 95+ il Brunello di Montalcino 2015 di Argiano; il Brunello di Montalcino 2015 de La Torre;  il Brunello di Montalcino 2015 Casanovina Montosoli de Le Ragnaie; il Brunello di Montalcino 2015 di Fuligni; il Brunello di Montalcino Giobi 2015 de La Fortuna;  il Brunello di Montalcino Vignavecchia 2015 di San Polo e il Brunello di Montalcino Vigneto Manachiara 2015 di Tenute Silvio Nardi.

Seguono a 95 punti il Brunello di Montalcino 2015 di Altesino; il Brunello di Montalcino 2015 Paesaggio Inatteso di Camigliano;  il Brunello di Montalcino 2015 di Canalicchio di Sopra; il Brunello di Montalcino 2015 Vigna La Casa di Caparzo; il Brunello di Montalcino 2015 Poggio alle Mura di Castello Banfi; il Brunello di Montalcino 2015 di Castello Romitorio 95;  il Brunello di Montalcino 2015 di Ciacci Piccolomini d’Aragona; il Brunello di Montalcino 2015 Poggiarelli di Cortonesi; il Brunello di Montalcino 2015 Prime Donne di Donatella Cinelli Colombini; il Brunello di Montalcino 2015 Vigna del Fiore di Fattoria dei Barbi 95; il Brunello di Montalcino 2015 de Le Chiuse 95; il Brunello di Montalcino 2015 de Le Ragnaie Vigna Vecchia; il Brunello di Montalcino 2015 Pelagrilli di Siro Pacenti 95; il Brunello di Montalcino Campo del Drago 2015 di Castiglion del Bosco; il Brunello di Montalcino 2015 di Conti Costanti; il Brunello di Montalcino Fiore di No 2015 de La Fiorita; il Brunello di Montalcino 2015 di Poggio Antico; il Brunello di Montalcino 2015 de La Gerla; il Brunello di Montalcino Fior di Melitoto 2015 di Corte Pavone – Loacker; il Brunello di Montalcino 2015 di Piancornello; il Brunello di Montalcino Piero 2015 di Talenti e il Brunello di Montalcino Vigna Spuntali 2015 di Val di Suga.

08 • 06 • 2020
Montalcino news

La nobiltà dello sport e la bellezza dell’Italia si incontrano per dare vita a qualcosa di unico, un progetto che lancia un messaggio di speranza, bellezza e unione, valori che si sublimano nello sport. La rinascita sportiva italiana si accende grazie ad Alex Zanardi, atleta e uomo che non ha bisogno di presentazioni, e ai ragazzi di “Obiettivo3” che daranno vita ad “Obiettivo Tricolore”, un lungo e appassionante viaggio che in due settimane (dal 12 al 28 giugno) coinvolgerà oltre 50 atleti paralimpici, Zanardi compreso, che si passeranno di mano in mano il testimone partendo da nord, ai confini con la Svizzera, fino ad arrivare a sud, a Santa Maria di Leuca. Con una tappa, il 19 giugno, anche nel territorio di Montalcino e precisamente a Castelnuovo dell’Abate, borgo incantevole dominato dalla bellezza senza tempo dell’Abbazia di Sant’Antimo che guarda dall’alto i famosi vigneti da cui nasce il Brunello di Montalcino. Il progetto è stato sposato con convinzione e onore da Paolo e Lucia Bianchini, proprietari di Ciacci Piccolomini d’Aragona, una delle griffe più prestigiose del Brunello e da sempre sensibile alla solidarietà e ai valori genuini dello sport. Zanardi, che a Montalcino firmò la piastrella di Benvenuto Brunello 2019 in una giornata ricca di emozioni, è da tempo molto amico della famiglia Bianchini. Paolo conosce l’ambiente del ciclismo, ha tanti amici corridori e in azienda custodisce un museo ricco di maglie, bici e cimeli dei grandi campioni. Lucia è tra le promotrici delle “Lady Bike”, team femminile “a due ruote” che si è già distinto per iniziative di sport e beneficienza. Brunello Bike - Ciacci Piccolomini d’Aragona fanno parte degli sponsor di “Obiettivo Tricolore”. “Con Alex ci lega un’amicizia che va avanti da tempo - spiega Paolo Bianchini alla Montalcinonews - ci ha proposto questo progetto che abbiamo condiviso con grande piacere. Siamo contenti perché si tratta di una iniziativa bella non solo per Montalcino ma per l’Italia intera”. Ci sono buone possibilità che Zanardi arrivi a Montalcino nel giorno della tappa, di sicuro ospite della famiglia Bianchini ci sarà Daniele Bennati, ex grande ciclista che ha vinto tappe al Giro d’Italia, al Tour de France e alla Vuelta. Dopo le Strade Bianche, l’Eroica, una tappa storica del Giro d’Italia, la Tirreno-Adriatica, le strade del territorio di Montalcino continuano ad ospitare eventi di grande valore. In “Obiettivo Tricolore”, gli atleti percorreranno la staffetta in handbike, in bicicletta o in carrozzina olimpica, mettendosi in gioco al servizio della loro passione ma, allo stesso tempo, consapevoli del valore simbolico che il loro viaggio potrà avere per altre persone. Speranza dicevamo, perché “Obiettivo Tricolore” vuol rappresentare proprio l’Italia che riparte, dimostrando che si può resistere e lottare tutti insieme per costruire un futuro nuovo. E anche non rassegnarsi, perché se le competizioni sportive sono state cancellate per gli effetti del Covid-19, i ragazzi di “Obiettivo3”, da veri gladiatori, non hanno mollato mettendo in circolo idee e forza di volontà. Et voilà, ecco una staffetta speciale che avrà come testimone una bandiera azzurra con il tricolore e i nomi degli atleti. Il 19 giugno sarà Enrico Fabianelli - ragazzo valoroso che nonostante la diagnosi di sclerosi multipla nel 2010, ha continuato a inseguire la sua passione per la bicicletta - che dopo essere partito da Firenze arriverà a Castelnuovo dell’Abate passando il testimone al trentenne Alessandro Cresti, paraciclista di categoria C5, affetto da sclerosi multipla, e fondatore del gruppo “sclerobikers”. Cresti dalle colline del Brunello arriverà nella sua città, Sinalunga, per ricevere un meritato bagno di affetto dal suo popolo. Alex Zanardi, fondatore e anima di Obiettivo3, sarà presente in vari punti del percorso con il suo impareggiabile entusiasmo. “Obiettivo3 - dichiara il quattro volte medaglia d’oro ai Giochi Paralimpici - è nato dichiarando diverse ambizioni, tra le quali quella di provare a portare tre atleti ai giochi paralimpici. Ma fin dai primi passi abbiamo unito le nostre ambizioni di carattere agonistico a una vocazione più ampia che anima e ispira gli atleti. I nostri ragazzi hanno una voglia enorme di sfruttare le opportunità che si trovano davanti per superare le difficoltà della vita. L’occasione è di compiere una piccola impresa che possa anche ispirare le persone, svelando come esista sempre spazio per reagire, per ripartire e incidere positivamente su un futuro che è ancora tutto da scrivere”.

03 • 03 • 2020
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Un Brunello perfetto certificato con 100 punti. Parliamo del Madonna delle Grazie 2015 de Il Marroneto, l’unico ad aver conquistato il massimo dei voti da Kerin O’Keefe, nota wine critic e italian editor di “Wine Enthusiast”. Lo ha descritto così: “carico di finezza, è vibrante, impeccabilmente equilibrato e uno dei pochi della vendemmia con un serio potenziale di invecchiamento”. “Ai 100 punti - ha detto Alessandro Mori a WineNews - non ci si stanca mai, specie perché sono la conferma della bontà di un lavoro e di una visione che non si sono mai piegati alla volontà degli altri, ho aspettato che fossero gli altri a capire il mio vino”.  O’Keefe ha valutato, a livello generale, l’annata 2015 del Brunello di Montalcino come irregolare ma in grado di regalare comunque dei vini “splendidi”. Promette meglio, secondo la wine critic, la 2016 che arriverà sul mercato nel 2021, tanto da sbilanciarsi con parole importanti: “L’annata 2016 - scrive Kerin O’Keefe - promette di essere un anno davvero eccezionale a Montalcino grazie alle condizioni di crescita quasi perfette per il Sangiovese. Molte degustazioni di vini in botte del 2016 che ho effettuato sono state spettacolari, con ottimo potenziale per vini fragranti, strutturati e focalizzati che vantano finezza e seria longevità”. Tornando al Brunello 2015, ci sono 18 vini che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 95 punti, l’eccellenza assoluta, e 119, ben più della metà di quelli recensiti, con un punteggio superiore ai 90 punti. Nella top 10 della italian editor di Wine Enthusiast, inoltre, ci sono i Brunello di Montalcino 2015 Ciacci Piccolomini d’Aragona Pianrosso (98 punti), Conti Costanti (98 punti), Fuligni (98 punti), Le Chiuse (98 punti), Le Potazzine (97 punti), Armilla (96 punti), Castelgiocondo (96 punti), Le Ragnaie Casanovina Montosoli (96 punti) e Talenti (96 punti).

17 • 02 • 2020
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Favorita da condizioni meteo poco invernali e da un sole piacevole, la quarta edizione della Brunello Crossing è andata in archivio con un bello spettacolo di sport e amicizia. Il territorio di Montalcino per l’intero weekend ha messo in vetrina tutte le sue eccellenze (enogastronomiche, paesaggistiche…) di cui è ricco davanti ad una platea di 18 nazionalità arrivate specificamente per partecipare all’evento. Una manifestazione, la Brunello Crossing, che si dimostra in salute con potenzialità importanti per il futuro. Questi, invece, i vincitori maschili e femminili della Brunello Crossing, suddivisi per categorie:

Trofeo Banfi (45 km):1. Riccardo Montani (3:31:16) 2. Gabriele Fior (3:43:26) 3. Cristian Camanini (3:47:15).1. Maria Elisabetta Lastri (4:36:03) 2. Elisabetta Luchese (4:48:26) 3. Melissa Paganelli (4:54:43).

Trofeo Ciacci Piccolomini d’Aragona (24 km):1. Gabriele Pace (1:46:10) 2. Matteo Anselmi (1:54:23) 3. Daniele Donna (1:55:50).1. Annalaura Mugno (2:09:21) 2. Ginevra Cusseau (2:13:11) 3. Monica Baldini ( 2:29:21).

Trofeo Barbi (14 km):1. Gabriele Bacchion (0:55:57) 2. Fabio Salotti (1:04:40) 3. Cristiano Fois (1:08:20).1. Pina Deiana (1:09:55) 2. Cristina Gamberi (1:18:57) 3. Valeria Di Francesco (1:22:41).

In foto, Gabriele Pace.

 

15 • 02 • 2020
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Una degustazione digitale di Brunello con Microsoft. È l’idea innovativa di Ciacci Piccolomini d’Aragona, che il 18 febbraio presenterà le nuove annate in collegamento video con Milano, sede di Microsoft Italia, dove un gruppo di 16 persone composto da sommelier, giornalisti e dipendenti del colosso di Bill Gates parteciperanno alla degustazione dei tre vini dell’azienda guidata da Paolo e Lucia Bianchini (Brunello 2015, Brunello Vigna di Pianrosso 2015 e Rosso di Montalcino 2018) più 385, il vino creato a quattro mani con il Gruppo Meregalli, blend di Sangiovese, Merlot, Ciliegiolo e Syrah, che prende il nome dai metri sopra il livello del mare dove ha sede Ciacci Piccolomini d’Aragona, a Castelnuovo dell’Abate. Nel corso dell’incontro sono previsti anche un commento di un esperto Microsoft su Teams, la piattaforma di comunicazione che permetterà il collegamento video, e un discorso di Meregalli sul come la tecnologia possa aiutare il settore vitivinicolo. Un esempio arriva proprio dalla degustazione digitale, che permette di risparmiare tempo e denaro.

 

13 • 01 • 2020
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Il portale specializzato in fine wine Wine-Lister ha stilato una lista dei “Must Buy”, i vini nati 10 anni fa che vale davvero la pena di portare in cantina per qualità, potenziale di invecchiamento e rivalutazione economica. Nella classifica, in ordine decrescente, troviamo il Brunello di Montalcino della Tenuta Greppo di Biondi Santi, il Brunello di Montalcino Sugarille di Pieve Santa Restituta (Gaja), il Brunello di Montalcino di Conti Costanti, il Brunello di Montalcino Vigna di Pianrosso di Ciacci Piccolomini d’Aragona, il Brunello di Montalcino Riserva di Capanna, il Brunello di Montalcino di Mastrojanni, il Brunello di Montalcino di Sesti, il Brunello di Montalcino Montosoli di Altesino e il Brunello di Montalcino di Cupano. Tutti, ovviamente, dell’annata 2010.

10 • 01 • 2020
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Febbraio è il mese in cui Montalcino si “risveglia”. Tante gente arriverà in occasione di Benvenuto Brunello, uno degli appuntamenti simbolo del mondo del vino. Ma una settimana prima i riflettori saranno tutti sulla Brunello Crossing (15 e 16 febbraio) che ormai è pronta a celebrare la sua quarta edizione. Il format è ormai collaudato, con le tre distanze competitive di 45 km (Trofeo Banfi), 24 km (Trofeo Ciacci Piccolomini d’Aragona) e 14 km (Trofeo Barbi), tutte con partenza e arrivo da Piazza del Popolo e che attraverseranno la Valdorcia, le zone simbolo del Brunello e piccoli ma incantevoli borghi come Castelnuovo dell’Abate e Sant’Angelo in Colle. La non competitiva è la “Walk & Nordic Walking” di 13 km con partenza da Torrenieri (ci sarà un servizio navetta per il collegamento con Montalcino) e “un assaggio” anche di Via Francigena. Tre soste intermedie presso le cantine di Siro Pacenti, Canalicchio di Sopra, Franco Pacenti - Canalicchio che offriranno un assaggio a base di prodotti locali e Rosso di Montalcino. Il weekend sarà anche un’opportunità per visitare cantine, conoscere e degustare lo zafferano e imparare a fare la pasta a mano con delle “maestre” d’eccezione come le massaie montalcinesi! “Per adesso siamo a circa 750 iscritti - commenta Alessio Strada, organizzatore dell’evento - con un +15/20% rispetto allo scorso anno. Ci si potrà iscrivere fino alla settimana prima dello start, anche se probabilmente per la passeggiata le iscrizioni termineranno prima considerando le tante richieste in arrivo”.

02 • 01 • 2020
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C’è anche il Brunello di Montalcino Pianrosso Riserva Santa Caterina d’Oro 2012 di Ciacci Piccolomini d’Aragona tra i migliori assaggi del 2019 di Gazzagolosa, la rubrica de La Gazzetta dello Sport dedicata all’enogastronomia. “Lo zenit della produzione di Ciacci Piccolomini, la cantina che Paolo Bianchini ha fatto crescere con passione e competenza. Uno dei grandissimi rossi italiani”, scrive il vicedirettore della “rosea” Pier Bergonzi nell’edizione del 27 dicembre.

13 • 12 • 2019
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Il Brunello di Montalcino 2015 di Siro Pacenti, miglior vino dell’anno 2019 secondo James Suckling, finisce ovviamente in cima anche alla graduatoria nazionale, che mette in fila i migliori cento assaggi del Belpaese del guru americano. Dove il Brunello, ora più che mai, assume un peso straordinario, con ben 32 etichette nella Top 100, la maggior parte dell’annata che sta per uscire sul mercato, la 2015 (“la migliore di sempre, un nuovo punto di riferimento per i vini italiani”, assicura Suckling) ma anche qualche bottiglia di Riserva 2013.

Detto del Brunello di Siro Pacenti, al 1° posto davanti a mostri sacri come Masseto e Solaia, entrano nella Top 10 anche il Brunello di Montalcino Luce della Vite 2015 (n. 6), il Brunello di Montalcino 2015 di Giodo (n. 7), il Brunello di Montalcino 2015 di Eredi Fuligni (n. 8), il Brunello di Montalcino 2015 di Renieri (n. 9) e il Brunello di Montalcino Pianrosso 2015 di Ciacci Piccolomini d’Aragona (n. 10), seguiti a ruota dal Brunello di Montalcino Le Lucere 2015 di San Filippo (n. 11), il Brunello di Montalcino Vigna Montosoli 2015 di Valdicava (n. 12), il Brunello di Montalcino Piero 2015 di Talenti (n. 13), il Brunello di Montalcino La Casaccia 2015 di Canalicchio di Sopra (n. 14) e il Brunello di Montalcino Vignavecchia 2015 di San Polo (n. 15).

Troviamo poi il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2015 di Casanova di Neri (n. 24), il Brunello di Montalcino 2015 di Valdicava (n. 25), il Brunello di Montalcino Campo del Drago 2015 di Castiglion del Bosco (n. 41), il Brunello di Montalcino 2015 di Ciacci Piccolomini d’Aragona (n. 54), il Brunello di Montalcino 2015 di Livio Sassetti (n. 55), il Brunello di Montalcino 2015 di San Filippo (n. 56), il Brunello di Montalcino Poggio all’Oro Riserva 2013 di Castello Banfi (n. 62), il Brunello di Montalcino Cerretalto 2013 di Casanova di Neri (n. 69), il Brunello di Montalcino Vigna del Suolo 2015 di Argiano (n. 74), il Brunello di Montalcino Franci 2015 di Tassi (n. 82), il Brunello di Montalcino 2015 di Canalicchio di Sopra (n. 83), il Brunello di Montalcino Altiero 2015 di Poggio Antico (n. 84), il Brunello di Montalcino Helichrysum 2015 di San Polino (n. 86), il Brunello di Montalcino Castelgiocondo 2015 di Frescobaldi (n. 92), il Brunello di Montalcino Montosoli 2015 di Altesino (n. 93), il Brunello di Montalcino Fornace 2015 de Le Ragnaie (n. 94), il Brunello di Montalcino Vallocchio 2015 di Fanti (n. 95), il Brunello di Montalcino Zodiac Riserva 2013 di Castiglion del Bosco (n. 96), il Brunello di Montalcino 2015 di Maddalena Cordella (n. 98), il Brunello di Montalcino 2015 di Fossacolle (n. 99) e il Brunello di Montalcino Vigna La Casa 2015 di Caparzo (n. 100).

04 • 11 • 2019
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Montalcino conquista per 24 volte gli ambiti “5 Grappoli” (23 con il Brunello e 1 col Rosso), il massimo riconoscimento della guida “Bibenda 2020”, risultando, di fatto, la denominazione toscana più premiata. L’edizione n. 22 della guida curata dalla Fondazione Italiana Sommelier (Fis) di Franco Ricci, verrà svelata, nella cornice dell’Hotel Rome Cavalieri, il 30 novembre, in una festa che è diventata un appuntamento immancabile nel mondo del vino e che sarà caratterizzata dalla cena di gala firmata dallo chef Gianfranco Vissani. Oltre che l’assegnazione dei “5 Grappoli” verranno comunicati anche gli Oscar del Vino 2019, i premi alle donne e agli uomini che hanno reso grande il nome del vino italiano nel mondo. Nel tradizionale derby tra Piemonte e Toscana per chi ha sommato il maggior numero di “5 Grappoli”, vince il Piemonte per 140 a 114. La terza regione più premiata è la Sicilia con 42 “5 Grappoli”. Lo scorso anno Montalcino era entrata per 30 volte in questa classifica. Tra i migliori 10 assaggi assoluti di “Bibenda 2020” non figura nessun vino toscano.

Focus - L’elenco di Brunello e Rosso di Montalcino che hanno ricevuto i “5 Grappoli”

Altesino - Brunello di Montalcino Riserva 2013

Banfi - Brunello di Montalcino Poggio alle Mura Riserva 2013

Biondi Santi Tenuta Greppo - Brunello di Montalcino 2013

Biondi Santi Tenuta Greppo - Rosso di Montalcino 2016

Capanna - Brunello di Montalcino Riserva 2013

Casanova di Neri - Brunello di Montalcino Cerretalto 2013

Casisano - Brunello di Montalcino Colombaiolo Riserva 2013

Ciacci Piccolomini d’Aragona - Brunello di Montalcino Pianrosso 2013

Col D’Orcia - Brunello di Montalcino Poggio al Vento Riserva 2012

Fuligni - Brunello di Montalcino Riserva 2013

Giodo - Brunello di Montalcino 2014

Il Marroneto - Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie Riserva 2013

La Fiorita - Brunello di Montalcino 2014

Le Chiuse - Brunello di Montalcino 2014

Le Macioche - Brunello di Montalcino Riserva 2013

Le Potazzine - Brunello di Montalcino 2014

Lisini - Brunello di Montalcino 2014

Mastrojanni - Brunello di Montalcino Vigna Schiena d’Asino 2013

Pian delle Vigne - Brunello di Montalcino Vignaferrovia Riserva 2013

Poggio di Sotto - Brunello di Montalcino Riserva 2013

Sanlorenzo - Brunello di Montalcino Bramante Riserva 2013

Talenti - Brunello di Montalcino Pian di Conte Riserva 2013

Tenuta di Sesta - Brunello di Montalcino Due Lecci Est Riserva 2013

Val di Suga - Brunello di Montalcino Vigna Spuntali 2013

31 • 10 • 2019
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C’è il Brunello di Montalcino Pianrosso 2013 di Ciacci Piccolomini d’Aragona nella “Top 100 Cellar Selection” 2019 della rivista Usa “Wine Enthusiast”, la classifica che segnala ogni anno i vini del mondo che escono sul mercato, e che secondo i critici del magazine (l’Italian editor è Kerin O’Keefe) daranno il meglio di loro tra 10-15 anni. Il Brunello di Ciacci Piccolomini d’Aragona si piazza nella “top 10” ed è il terzo tra gli italiani dopo il Barbaresco 2016 di Castello di Neive e il Soave Classico Calvarino 2016 di Pieropan.

Scorrendo la graduatoria troviamo i grandi classici dell’invecchiamento del vino italiano, dal Barolo a Barbaresco, dal Brunello di Montalcino al Nobile di Montepulciano, dai Supertuscan all’Amarone della Valpolicella, per citarne alcuni, ma anche espressioni rossiste come il Chianti Rufina, il Gattinara e l’Etna, e territori bianchisti che, da anni, stanno lavorando per smarcarsi dal concetto di “vino d’annata”, e sposare sempre più quello della longevità, come Soave e Verdicchio.

29 • 10 • 2019
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Mancano ormai poche ore e poi scopriremo quale Brunello di Montalcino conquisterà il titolo di “Wine Of The Year 2019”, con la lista dei 100 migliori vini dell’anno che sarà pubblicata sul sito jamessuckling.com. Inizia il conto alla rovescia con l’annuncio che sarà dato a Pechino, al Rosewood Hotel, in occasione del “Great Wines of the World Grand Tasting”. Il Brunello, dunque, ha già vinto. James Suckling, suo figlio Jack e il senior editor Nick Stock hanno valutato oltre 25.000 vini viaggiando in quasi tutte le principali regioni vinicole del mondo. Il territorio che però si è contraddistinto spiccando sugli altri è stato quello del Brunello di Montalcino. Infatti l’annata 2015, per il Brunello (arriverà sul mercato il prossimo gennaio), è stata giudicata “storica” e sui 187 assaggiati ben 11 hanno raggiunto il punteggio top di 100. E adesso cinque di questi sono in corsa per il titolo di JamesSuckling.com Wine of the Year.

Ecco i contendenti: Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino Pianrosso 2015; Luce Della Vite Brunello di Montalcino 2015; Renieri Brunello di Montalcino 2015; San Filippo Brunello di Montalcino Le Lucére 2015 e Siro Pacenti Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2015.

Sul sito jamessuckling.com è possibile anche vedere i video e le interviste ai produttori. Tra poco sapremo quale sarà il Brunello “sulla vetta del mondo” ma un vincitore c’è già: è l’intero territorio di Montalcino che si conferma tra i simboli dell’enologia italiana.

 

12 • 10 • 2019
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La Granfondo del Brunello e della Val d’Orcia è partita e già da stamattina ha iniziato ad animare Montalcino. Una comitiva di circa trenta persone, in attesa della “classicissima” di domani, che spegne 30 candeline, hanno aderito al progetto delle Lady Bike, la nuova branchia al femminile del Team Orso on Bike. Stamattina l’escursione in due ruote, aperta a ogni tipologia di bici, ha portato il gruppo nelle cantine Ciacci Piccolomini, dove oltre alla visita non è mancato un piccolo ristoro per tutti. E, cosa importante, il ricavato della quota di partecipazione andrà a favore della Fondazione ricerca contro il cancro Umberto Veronesi. Una bella giornata di sport e di amicizia per un nobile fine. Un applauso agli ideatori dell’iniziativa.

11 • 10 • 2019
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Per sei giorni il Consorzio del Brunello ha ospitato giornalisti e sommelier nordamericani, che arrivati il 6 novembre e ripartiti oggi, hanno visitato le cantine di Terrasole, Cortonesi - La Mannella, Bellaria, Canalicchio di Sopra, Le Chiuse, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Poggio di Sotto, Altesino, San Felice, Castello Romitorio e Fattoria dei Barbi, cenando in due noti ristoranti del territorio.

I visitatori sono due canadesi, Christopher Sealy e Michael Godel, e due statunitensi, Cathrine Todd e Jeff Porter, tra i personaggi più influenti sulla scena americana del vino, direttore della Divisione Beverage del gruppo Bastianich e protagonista della serie televisiva Sip Trip, un viaggio nel mondo del vino italiano che ha fatto tappa anche a Montalcino. Porter, oltre agli episodi che lancerà negli Usa a novembre, ha anche pubblicato su YouTube i “Sip Trip Short”, brevi video che approfondisco una nozione legata al vino, informazioni riguardo le regioni visitate o abbinamenti cibo-vino. Il video di Montalcino vede Porter e il direttore di Kazen Wine Jesse Rodriguez in compagnia di Bernardino Sani (Argiano) mentre assaggiano i famosi “pinci”, così vengono chiamati i pici a Montalcino.

08 • 10 • 2019
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A Montalcino ormai siamo prossimi alla fine della vendemmia ma già si guarda con molta fiducia all’annata 2015 quella che entrerà sul mercato nel 2020. E che è stata promossa a pieni voti da James Suckling, critico tra i più influenti nel panorama enoico e che conosce molto bene il territorio di Montalcino, tanto da ricevere il 20 gennaio 2018 la cittadinanza onoraria. Dunque per Suckling la 2015 è un’annata destinata a rimanere nella storia e che “nessuno dovrebbe perdersi. I vini mostrano una impressionante precisione, nei frutti vividi, nei tannini eleganti, nella freschezza, nell’acidità, nonostante una grande maturità e ricchezza, caratteristiche che ne fanno una delle annate più interessanti da anni”. Non a caso sui 187 Brunello di Montalcino assaggiati in anteprima, 11 hanno raggiunto la perfezione dei 100/100 (record) e la metà si è aggiudicata punteggi superiori ai 95 punti. Sul sito www.jamessuckling.com è pubblicato il “ranking”, questi i primi undici elencati: Canalicchio di Sopra Brunello di Montalcino La Casaccia 2015, Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino Pianrosso 2015, Eredi Fuligni Brunello di Montalcino 2015, Giodo (Carlo Ferrini) Brunello di Montalcino 2015, Luce della Vite Brunello di Montalcino 2015, Renieri Brunello di Montalcino 2015, San Filippo Brunello di Montalcino Le Lucere 2015, San Polo (Allegrini) Brunello di Montalcino Vignavecchia 2015, Siro Pacenti Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2015, Talenti Brunello di Montalcino Piero 2015, Valdicava Brunello di Montalcino Vigna Montosoli 2015.

07 • 10 • 2019
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Le iscrizioni sono “schizzate” ad oltre 800. Manca ormai un mese a uno dei grandi eventi della mountain bike italiana, la Granfondo del Brunello e della Val d’Orcia marathon edition giunta all’edizione n.30. Il Team Orso on Bike ha preparato questo storico evento da oltre due anni, con molte iniziative collaterali, non soltanto sportive. Si parte con la cronoscalata a Rocca d’Orcia di venerdì 11 ottobre che aprirà la tre giorni di eventi. Il sabato mattina appuntamento con la facile passeggiata in bici con visita alle cantine Ciacci Piccolomini. La simbolica quota di iscrizione sarà interamente devoluta alla ricerca contro il cancro fondazione Umberto Veronesi. Nel pomeriggio apertura delle ultime iscrizioni al Teatro degli Astrusi e alle ore 15.30 la nuova escursione aperta esclusivamente alle ebike, guidata dalle Lady Bike, in giro per le vigne del Brunello, con sosta e visita alla cantine Caprili. Il tutto per circa 35 km, qui sarà inoltre possibile testare in anteprima le novità proposte dalla Ebikego.it. Verrà allestita una grande zona expo, non solo adibita al mondo della bike, ma con un corner dei sapori con la migliore gastronomia della Toscana, della Val d’Orcia e di Montalcino. Alla sera possibilità per tutti, accompagnatori compresi, di cene convenzionate nei caratteristici quattro quartieri di Montalcino. Alla domenica la Granfondo Marathon Edition: 3 percorsi per tutte le tasche, inclusi esordienti e allievi, e la possibilità di partecipare sul percorso classic con le ebike. La “Classicissima” sarà la prova conclusiva dell’Umbria Tuscany MTB, del Mountain Bike Tour Toscana e del Prestigio MTB e farà parte della combinata Docg con la Conquistadores Cup di Porto Azzurro in programma la domenica successiva. Tra le novità la nuova location di partenza, di arrivo, il doppio speaker: infatti oltre al confermatissimo Tiziano de Cristoforo, ci sarà la storica voce della granfondo del Brunello, Fabio Cecchi e altre piccole grandi sorprese da scoprire in questo week end d’autunno. La Granfondo del Brunello e della Val d’Orcia si colora di rosa. La trentesima edizione della “classicissima” vedrà in prima fila anche le Lady Bike, nuova branchia al femminile del Team Orso on Bike. Sabato 12 ottobre, infatti, dopo l’apertura della cronoscalata a Rocca d’Orcia, che a oggi conta già più di 50 iscritti, sarà una giornata ricca di iniziative. Al mattino, con ritrovo alle ore 10, e partenza alle 10.30, ecco la facile escursione aperta a ogni tipologia di bici che porterà tutti nelle cantine Ciacci Piccolomini, dove è prevista la visita e un piccolo ristoro per tutti. Adulti, ragazzi, uomini o donne questo divertente tour sarà importante perché il ricavato della quota di partecipazione (10 euro) andrà totalmente devoluto alla Fondazione ricerca contro il cancro Umberto Veronesi. A tutti i partecipanti sarà donato un simpatico omaggio. Info: Lucia (340-7118272) e Donatella (328-2731309).

Nel pomeriggio, oltre alla classica “MiniBrunello” per bambini sotto 12 anni, sarà organizzata una bella escursione (ore 14.30), aperta solo alle e-bike, di circa 35 km sulle colline di Montalcino che danno i natali al prestigioso Brunello di Montalcino. Anche qui non mancherà la visita delle cantine Caprili, dove è prevista una degustazione. Inoltre sarà anche possibile testare tutte le nuove ebike di tanti famosi marchi che esporranno in occasione della Granfondo.

Intanto le iscrizioni sono volate a oltre 900.

Per info: www.gfbrunello.it - bike@bikemontalcino.it

 

09 • 09 • 2019
Montalcino news

Le iscrizioni sono “schizzate” ad oltre 800. Manca ormai un mese a uno dei grandi eventi della mountain bike italiana, la Granfondo del Brunello e della Val d’Orcia marathon edition giunta all’edizione n.30. Il Team Orso on Bike ha preparato questo storico evento da oltre due anni, con molte iniziative collaterali, non soltanto sportive. Si parte con la cronoscalata a Rocca d’Orcia di venerdì 11 ottobre che aprirà la tre giorni di eventi. Il sabato mattina appuntamento con la facile passeggiata in bici con visita alle cantine Ciacci Piccolomini. La simbolica quota di iscrizione sarà interamente devoluta alla ricerca contro il cancro fondazione Umberto Veronesi. Nel pomeriggio apertura delle ultime iscrizioni al Teatro degli Astrusi e alle ore 15.30 la nuova escursione aperta esclusivamente alle ebike, guidata dalle Lady Bike, in giro per le vigne del Brunello, con sosta e visita alla cantine Caprili. Il tutto per circa 35 km, qui sarà inoltre possibile testare in anteprima le novità proposte dalla Ebikego.it. Verrà allestita una grande zona expo, non solo adibita al mondo della bike, ma con un corner dei sapori con la migliore gastronomia della Toscana, della Val d’Orcia e di Montalcino. Alla sera possibilità per tutti, accompagnatori compresi, di cene convenzionate nei caratteristici quattro quartieri di Montalcino. Alla domenica la Granfondo Marathon Edition: 3 percorsi per tutte le tasche, inclusi esordienti e allievi, e la possibilità di partecipare sul percorso classic con le ebike. La “Classicissima” sarà la prova conclusiva dell’Umbria Tuscany MTB, del Mountain Bike Tour Toscana e del Prestigio MTB e farà parte della combinata Docg con la Conquistadores Cup di Porto Azzurro in programma la domenica successiva. Tra le novità la nuova location di partenza, di arrivo, il doppio speaker: infatti oltre al confermatissimo Tiziano de Cristoforo, ci sarà la storica voce della granfondo del Brunello, Fabio Cecchi e altre piccole grandi sorprese da scoprire in questo week end d’autunno.

14 • 08 • 2019
Montalcino news

Saranno 15 i produttori di Brunello invitati alla prestigiosa “New York Wine Experience” firmata Wine Spectator, uno degli appuntamenti del vino più importanti e attesi negli Stati Uniti, mercato n. 1 del vino mondiale ed italiano, di scena dal 17 al 19 ottobre nella Grande Mela. L’attenzione in particolare andrà, i primi due giorni, al Critics’ Choice Grand Tasting, dove parteciperanno 11 cantine di Montalcino (Altesino, Banfi, Biondi Santi, Carpineto, Casanova di Neri, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Fattoria dei Barbi, Fuligni, Il Poggione, Siro Pacenti e Valdicava) a cui si aggiungono 4 produttori di Brunello: Gaja, Antinori, Frescobaldi e Allegrini. In tutto sono 57 le cantine italiane selezionate, con molti dei nomi più importanti del Belpaese, il più amato nei calici dei winelovers americani.

15 • 07 • 2019
Montalcino news

Il Brunello di Montalcino, annata e Riserva, della Tenuta Greppo di Biondi Santi e il Case Basse di Gianfranco Soldera (sia nella versione Igt che Brunello di Montalcino, ultima annata la 2006) sono tra i vini italiani più ricercati nel mondo in questa prima metà del 2019, secondo l’aggiornamento della classifica di Wine-Searcher, il più grande motore di ricerca di prezzi e quotazioni dei vini, che elabora ogni giorno oltre 1 milione di ricerche su 400.000 etichette diverse. Lo riporta il sito Winenews.it.

Guardando alla classifica dei vini italiani più costosi, invece, al top assoluto c’è il Barolo Le Rocche di Castiglione Falletto di Bruno Giacosa, che viaggia ad un prezzo medio di 1.190 euro, seguito a distanza dal Masseto, a 675 euro, e dal Brunello di Montalcino Riserva Case Basse di Gianfranco Soldera a 662, mentre il Toscana Igt dello stesso produttore recentemente scomparso è ai piedi del podio, con 508 euro in media a bottiglia. Posizione n. 5, invece, per il Brunello di Montalcino Riserva di Biondi Santi, a 497 euro.

Tra i campioni del rapporto qualità-prezzo, secondo Wine-Searcher, c’è il Brunello di Montalcino Pian Rosso di Ciacci Piccolomini d’Aragona (94 punti e 61 euro).

27 • 05 • 2019
Montalcino news

Sono stati circa 1.500 i partecipanti ad Eroica Montalcino, un numero importante con una “robusta” presenza straniera e i 4 continenti tutti rappresentati. L’arrivo, in Piazza del Popolo, con i ciclisti in riserva di energia ma dal volto soddisfatto, è stata un’immagine che sintetizza bene lo spirito di questo evento: sudore, fatica, passione, amicizia, bellezza. Non contano i tempi, non c’è una classifica, c’è solo la voglia di essere protagonisti di una grande e genuina festa. E il maltempo di ieri, con pioggia e fango, ha reso bene l’idea del gusto dell’impresa.

Tutta Montalcino è stata coinvolta e anche per la nostra cittadina è stata una vetrina importante: centro storico addobbato a festa, vetrine a tema (a proposito il concorso è stato vinto dall’enoteca “Vino al Vino” che ha preceduto l’alimentari de “Le Citte” e il negozio “La Sfinge”), ristoranti che hanno messo in mostra la loro creatività con il piatto “Eroico”. E poi i Quartieri, protagonisti della cena del sabato che è stata molto apprezzata, i volontari, gli sponsor montalcinesi, le squadre di Ciacci Piccolomini d’Aragona, Poggio alle Mura (Banfi) e del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, l’entusiasmo dei giovani e quel bellissimo corteo con biciclette e abiti vintage che hanno regalato un bel colpo d’occhio. L’ospite di quest’anno, un grande campione come Damiano Cunego, ha impreziosito ulteriormente questa edizione con il ciclista veronese che ha partecipato al percorso di 46 km, quello legato strettamente al territorio e ai vigneti di Montalcino.

“Eroica è una magia - sottolinea soddisfatto Franco Rossi, vicepresidente di Eroica Italia - che trasforma una brutta giornata di pioggia in una splendida avventura da ricordare per tutta la vita. Anche noi che abbiamo lavorato tanto a questo evento siamo affaticati ma vedere i sorrisi dei ciclisti all’arrivo, nonostante il fango che ne ha coperto i contorni e la fisionomia, ripaga dei tanti sacrifici. Siamo molto felici di questa edizione di Eroica Montalcino”. “Una giornata fantastica”, ha detto l’ideatore de L’Eroica Giancarlo Brocci. Strade bianche, Montalcino, unione e impegno. Oltre alla magia dei ciclisti che prendono alla lettera la filosofia “eroica”. Eroica Montalcino è in salute e ha davanti un futuro roseo.

23 • 05 • 2019
Montalcino news

E il Brunello, ancora una volta, si guadagna i riflettori nazionali. Il 21 maggio, durante la 10° tappa del Giro d’Italia da Ravenna a Modena, su Eurosport i telecronisti hanno fatto riferimento ad un episodio, risalente al 2013. Quell’anno i campionati del mondo di ciclismo si disputarono a Firenze (vinse Rui Costa, Nibali arrivò 4°) e la nazionale belga, piena di campioni come Philippe Gilbert e Greg Van Avermaet, si riunì una sera in un ristorante fiorentino, stappando alcune bottiglie pregiate come il Brunello di Montalcino di Ciacci Piccolomini d’Aragona. Non è la prima volta che la cantina di Paolo e Lucia Bianchini viene menzionata dagli sportivi. L’ultimo esempio arriva dal loro amico Daniele Bennati, che di recente ha svelato la sua passione per il Brunello di Montalcino.

05 • 04 • 2019
Montalcino news

Dalla collaborazione di due famiglie che hanno contribuito a fare la storia del vino, con l’intento di consolidare il felice rapporto commerciale e l’amicizia che si è creata in 15 anni, nasce “385”, un vino creato da Ciacci Piccolomini d’Aragona e Gruppo Meregalli attraverso le loro aziende di produzione, rispettivamente a Montalcino e in Maremma (Tenuta Fertuna), che sarà presentato in anteprima al Vinitaly 2019 negli stand delle due aziende per poi essere messo in commercio dal 1 maggio (60.000 bottiglie).

385 IGT Toscana Rosso è un vino che affonda la radici nello storico Sangiovese, l’uva più rappresentativa della regione, ma con un taglio più moderno grazie alla miscelazione con altre uve prodotte dalle due cantine, Merlot (20%), Ciliegiolo (10%) e Syrah (10%). A collaborare nel progetto, assieme a Alex Bianchini e Paolo Rivella, l’enologo Maurizio Castelli.

Il nome, 385, rappresenta i metri sopra il livello del mare dove ha sede la società, precisamente a Castelnuovo dell’Abate (Montalcino), nel palazzo Vescovile del XVII secolo, indirizzo storico di Ciacci Piccolomini d’Aragona.

26 • 03 • 2019
Montalcino news

Abbiamo già parlato di Long Live Brunello,l’iniziativa di 35 cantine di Montalcino che hanno deciso di unirsi e di valorizzare le vecchie annate, antecedenti alla 2007. L’evento si terrà dal 21 al 23 giugno nel Complesso di Sant’Agostino, negli spazi che accolgono, tra l’altro, anche Benvenuto Brunello. Svelata la line up, sono 35 le aziende che hanno aderito a Long Live Brunello: Argiano, Baricci, Canalicchio di Sopra, Caparzo, Caprili, Casanova di Neri, Castiglion del Bosco, Cerbaiona, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Col d’Orcia, Cupano, Gianni Brunelli, Il Marroneto, Il Palazzone, La Fiorita, La Magia, Le Chiuse, Le Potazzine, Le Ragnaie, Mastrojanni, Pian dell’Orino, Pieve Santa Restituta, Podere Le Ripi, Podere Salicutti, Poggio di Sotto, San Filippo, Sanlorenzo, San Polino, Sesti, Siro Pacenti, Stella di Campalto, Tassi, Uccelliera, Val di Suga, Valdicava. Il programma, ancora in fase di definizione, prevede due scenari: i Chiostri di Sant’Agostino, che accoglieranno la cena di gala del 21 giugno e i tasting (riservati a 150 persone) il 21 e il 22 giugno, e la Fondazione Bertarelli, il 23 giugno. Quel giornosi terrà un’asta enoica benefica in collaborazione con la casa d’aste Gelardini & Romani.

 

21 • 03 • 2019
Montalcino news

Il 24 marzo, durante la Festa del Tartufo Marzuolo, nel Castello di San Giovanni d’Asso saranno presentate le nuove divise di “Lady Bike”, la divisione femminile di Orso On Bike nata pochi mesi fa “quasi per caso”, racconta alla Montalcinonews l’ideatrice del progetto, Donatella Meloni. Una quindicina di donne, di Montalcino e Castelnuovo dell’Abate, unite dalla passione per la bicicletta. Meloni, per esempio, ne ricevette una lo scorso anno per il suo compleanno, e da allora ha cominciato a girate il territorio con le sue amiche. “Una sera, a cena, ci siamo chieste: ma perché non facciamo un gruppo di donne? Il giorno dopo l’ho creato su Whatsapp, e l’ho chiamato Lady Bike. Sta piacendo molto, per adesso siamo una quindicina ma contiamo di crescere ancora”. E anche se le bici sono assistite.

Il 17 marzo Lady Bike ha fatto un’escursione a Castiglione della Pescaia, sette giorni dopo toccherà a San Giovanni d’Asso, 35 chilometri intorno alle Crete Senesi (partenza alle ore 9, organizzata da Orso On Bike, aperto a tutti). Poi, nel pomeriggio, ecco la presentazione delle maglie ufficiali, realizzate grazie al contributo di Ciacci Piccolomini d’Aragona, che vanta già un’associazione sportiva dilettantistica, la Asd Ciacci Piccolomini d’Aragona-Brunello Bike.

Ma non è finita qui, perché ad ottobre le ragazze di Lady Bike hanno in mente un’iniziativa benefica nel trentennale della Granfondo del Brunello, mentre il 6 aprile scenderanno a Massa Carrara per consegnare un assegno ad Alex Zanardi e sostenere il progetto O3 (portare tre atleti ai Giochi Paralimpiadi di Tokyo 2020). Paolo Bianchini e Mauro Zanca, proprietario e direttore commerciale di Ciacci Piccolomini d’Aragona, lo scorso anno ci arrivarono in bici, 200 chilometri partendo da Montalcino. “Noi invece credo che ci andremo in furgone”, scherza Meloni.

14 • 03 • 2019
Montalcino news

Dopo le tappe a New York e Montalcino e in attesa di Vinitaly (Verona, 7-10 aprile), tra pochi giorni il Brunello di Montalcino atterra in Germania, più precisamente a Düsseldorf, dove dal 17 al 19 marzo si tiene l’edizione n. 25 di ProWein, fiera internazionale dei vini e liquori il cui accesso è riservato solo agli operatori del settore. Allo stand del Consorzio del Brunello (Padiglione 16 stand F51) ben 41 cantine di Montalcino offriranno i loro nuovi vini in uscita: Brunello di Montalcino 2014, Brunello di Montalcino Riserva 2013, Rosso di Montalcino 2017, Moscadello e Sant’Antimo.

Parallelamente, alcune aziende del Consorzio prenderanno parte al seminario di approfondimento condotto da Christian Eder, che si terrà domenica 17 marzo (ore 14.15) presso lo stand Vinum (Padiglione 14 stand C61). Questo l’elenco delle aziende partecipanti al seminario ed i vini in degustazione: il Brunello di Montalcino Pianrosso 2013 di Ciacci Piccolomini d’Aragona, il Brunello di Montalcino 2014 di Col d’Orcia, il Brunello di Montalcino Riserva 2013 di Donatella Cinelli Colombini, il Brunello di Montalcino Vigna Le Macchiarelle Riserva 2013 di Fanti, il Brunello di Montalcino 2014 de La Magia, il Brunello di Montalcino Riserva 2013 di SassodiSole e il Brunello di Montalcino 2014 di Tenuta Buon Tempo.

Focus: le cantine di Montalcino presenti a ProWein 2019

Argiano, Barbi, Bartoli Giusti Tenuta Comunali, Capanna, Caprili, Casanova di Neri, Castello Romitorio, Castello Tricerchi, Castiglion del Bosco, Cava d’Onice, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Col di Lamo, Col d’Orcia, Cortonesi - La Mannella, Donatella Cinelli Colombini, Fanti, Fattoria La Lecciaia, Ferrero, Fornacina, Fossacolle, Il Poggione, La Fiorita, La Magia, La Palazzetta, La Poderina, Lisini, Loacker Corte Pavone, Mastrojanni, Matè, Mocali, Padelletti, Pinino, Podere Le Ripi, Poggio Antico, Ridolfi, SassodiSole, Tenuta Buon Tempo, Uccelliera - Voliero, Ventolaio, Villa I Cipressi, Villa Poggio Salvi.

22 • 02 • 2019
Montalcino news

“Madre Natura non si è trattenuta nel 2014 ed ha creato condizioni di crescita estremamente difficili per i produttori di Montalcino, portando molti a confrontare il 2014 con il diluvio del 2002 (…). Raggiungere buoni risultati è dipeso quasi interamente dai produttori”. Kerin O’Keefe, italian editor del magazine Usa Wine Enthusiast, ha commentato le ultime annate di Brunello in uscita sul mercato, stilando la sua top 10 dei Brunello 2014. Nel podio, con 95 punti, troviamo Baricci, Ciacci Piccolomini d’Aragona e Le Chiuse. “Per mantenere i nostri standard di qualità in anni come questi, selezioniamo attentamente le uve e produciamo solo il nostro classico Brunello, ma non il nostro Brunello Pianrosso o il nostro Brunello Riserva Santa Caterina d’Oro - afferma a Wine Enthusiast Paolo Bianchini, co-proprietario insieme alla sorella Lucia della tenuta Ciacci Piccolomini d’Aragona - la nostra produzione è diminuita del 25-30% nel 2014, ma a causa di tutto il duro lavoro siamo più che soddisfatti dei risultati”.

 

O’Keefe ha messo in fila anche le cinque migliori Riserve 2013: Il Marroneto (98 punti), Gianni Brunelli (96 punti), Fuligni (96 punti), Marchesi Antinori (95 punti) e Donatella Cinelli Colombini (95 punti).

 

Qualche produttore non ha prodotto nessun Brunello 2014, scegliendo di declassarlo a Rosso di Montalcino. Per esempio Biondi Santi, Padelletti e Conti Costanti. “Abbiamo raccolto in ritardo, intorno al 10 ottobre, ma sin dall’inizio - spiega Andrea Costanti - ho deciso di fare meno Brunello e concentrarmi maggiormente sul Rosso di Montalcino che era delicato, elegante e aveva un’acidità eccellente. Dopo il secondo anno in legno, ho deciso di non realizzare affatto il Brunello e ho realizzato invece il Vermiglio Rosso di Montalcino. In questi anni difficili, voglio fare un grande vino che possa reggere la storia di Costanti e, a mio parere, nel 2014 non poteva essere il Brunello. Così ho deciso di fare un buon Rosso al posto di un mediocre Brunello. Ovviamente la mia decisione riguarda il mio terroir ed il mio vino, ma il 2014 si esprime al meglio nei vini più giovani “.

 

“Dopo una lunga degustazione dei Brunelli 2014 - sottolinea Kerin O’Keefe - sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla pura eleganza, dalla vivacità e dall’equilibrio delle bottiglie di alcuni dei migliori produttori. Mentre non hanno la struttura ed il potenziale di invecchiamento tipico del Brunello, sono invitanti, fragranti, con aromi e sapori di bacca rossa fresca, viola, rosa ed erbe selvatiche. Hanno acidità vivace e tannini levigati. La maggior parte sono già nella loro finestra ideale di bevibilità, ma i migliori dureranno anche fino a quindici anni”.

 

Focus: la top 10 di Brunello 2014 di Kerin O’Keefe

 

1 - Baricci, 95 punti

 

1 - Ciacci Piccolomini d’Aragona, 95 punti

 

1 - Le Chiuse, 95 punti

 

4 - Le Potazzine, 94 punti

 

4 - Siro Pacenti Vecchie Vigne, 94 punti

 

4 - San Polino Helicrysum, 94 punti

 

7 - Castelgiocondo, 93 punti

 

7 - La Fiorita, 93 punti

 

7 - Banfi Poggio alle Mura, 93 punti

 

7 - San Polo, 93 punti

 

Focus: la top 5 di Brunello Riserva 2013 di Kerin O’Keefe

 

1 - Il Marroneto Madonna delle Grazie, 98 punti

 

2 - Gianni Brunelli, 96 punti

 

2 - Fuligni, 96 punti

 

4 - Marchesi Antinori Vigna Ferrovia, 95 punti

 

4 - Donatella Cinelli Colombini, 95 punti

19 • 02 • 2019
Montalcino news

Benvenuto Brunello si è concluso appena ieri ma ovviamente il mondo del vino non si ferma. E per il nostro Brunello di Montalcino è il momento di ritornare negli States. Winenews.it ha citato le griffe del vino italiano che, insieme alle più prestigiose cantine di tutto il mondo, saranno protagoniste in Usa, con il “Grand Tour” firmato “Wine Spectator” che porterà l’eccellenza del vino mondiale in alcune delle più importanti città degli Stati Uniti, primo mercato al mondo per il vino e primo partner straniero della cantine del Belpaese. Il 27 aprile il “circus” enoico sarà protagonista nella città delle mille luci, Las Vegas, per poi fare tappa a Chicago, il 2 maggio, e chiudere con vista sulle spiagge di Miami, il 10 maggio. In degustazione, oltre 240 etichette valutate almeno 90 punti dalla rivista americana. Tra i produttori di Montalcino ci sono: Allegrini, Altesino, Antinori, Argiano, Castello Banfi, Fattoria dei Barbi, Caparzo, Carpineto, Casanova di Neri, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Frescobaldi, Fuligni, La Gerla, Tenuta Luce, Siro Pacenti.

 

05 • 02 • 2019
Montalcino news

Brunello di Montalcino, i punteggi per l’annata 2014 non sono al top. Ma la notizia, tutto sommato, era prevedibile. Molto meglio la 2013, ma anche in questo caso non parliamo di una novità. Monica Larner, corrispondente in Italia per Robert Parker, il guru americano della critica enologica mondiale, creatore di una delle sue pubblicazioni più autorevoli, “The Wine Advocate”, ha pubblicato i suoi punteggi. I migliori li riportiamo qui sotto. Sfiora la perfezione il Brunello di Montalcino Riserva Madonna delle Grazie 2013 (99 punti), per l’annata 2014 il punteggio più alto è 94+ (Altesino Brunello di Montalcino Montosoli 2014). Per quanto riguarda il Rosso di Montalcino spiccano i 94 punti per la 2016 di Poggio di Sotto mentre il “best ranking” del 2017 è 91.

 

Ecco “i migliori assaggi” con i punteggi di Monica Larner.

 

99. Il Marroneto Brunello di Montalcino Riserva Madonna delle Grazie 2013

 

97. Canalicchio di Sopra Brunello di Montalcino Riserva 2013

 

97. Casanova di Neri Brunello di Montalcino Cerretalto 2013

 

97. Salicutti Brunello di Montalcino Riserva Piaggione SV 2013

 

97. Poggio di Sotto Brunello di Montalcino Riserva 2013

 

96+. Gianni Brunelli le Chiuse di Sotto Brunello di Montalcino Riserva 2013

 

96. Mastrojanni Brunello di Montalcino Vigna Schiena d’Asino 2013

 

96. Valdicava Brunello di Montalcino Riserva Madonna del Piano 2013

 

95+. Fuligni Brunello di Montalcino Riserva 2013

 

95. Castello Banfi Brunello di Montalcino Riserva Poggio alle Mura 2013

 

95. Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino Pianrosso 2013

 

95. Col d’Orcia Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 2012

 

95. Fattoria dei Barbi Brunello di Montalcino Riserva 2013

 

95. Podere le Ripi Brunello di Montalcino Riserva Lupi e Sirene 2013

 

94+. Altesino Brunello di Montalcino Montosoli 2014

 

94. Altesino Brunello di Montalcino Riserva 2013

 

94. Col d’Orcia Brunello di Montalcino Nastagio 2013

 

94. Donatella Cinelli Colombini Brunello di Montalcino Riserva 2013

 

94. Il Poggione Brunello di Montalcino 2014

 

94. La Fiorita Brunello di Montalcino Riserva 2013

 

94. La Poderina Brunello di Montalcino Riserva Poggio Abate 2013

 

94. Marchesi Antinori Brunello di Montalcino Riserva Pian delle Vigne Vignaferrovia 2013

 

94. Renieri Brunello di Montalcino Riserva 2013

 

01 • 02 • 2019
Montalcino news

Alex Zanardi firmerà la piastrella celebrativa di Benvenuto Brunello. Secondo i rumors WineNews sarà il pilota, paraciclista e conduttore tv bolognese, vero eroe contemporaneo e figura di riferimento per lo sport paralimpico, a realizzare la formella da affiggere, come tradizione, alla facciata del palazzo comunale storico di Montalcino, e contenente le stelle assegnate all’ultima annata, la 2018, secondo le valutazioni della Commissione d’Assaggio. Zanardì sarà presente il 16 febbraio, nel pieno della kermesse che chiude la lunga settimana delle Anteprime di Toscana, e tornerà a Montalcino a distanza di un anno.

Era il 5 gennaio 2018 quando visitò la tenuta Ciacci Piccolomini d’Aragona ed espose un progetto legato ad una delle sue associazioni no profit, “Obiettivo 3”, al proprietario Paolo Bianchini, che pochi mesi dopo si fece 200 chilometri in bicicletta da Montalcino a Marina di Massa insieme al responsabile commerciale Mauro Zanca per donare 10.000 euro. Zanardi, a casa Bianchini, scoprì il celebre Museo della Bicicletta, dove sono custodite magliette storiche e bici d’epoca appartenute ai più grandi campioni di questo sport, come Moser, Casagrande, Scarponi, Cipollini, Fondriest, Bitossi, Colnago, e poi degustò il Brunello di Montalcino 2013. Adesso, quando tornerà a Montalcino, avrà una più ampia scelta: potrà assaggiare l’annata 2014, la Riserva 2013, il Rosso 2017, il Moscadello o il Sant’Antimo.

03 • 01 • 2019
Montalcino news

Il 2018 è stato un anno da incorniciare per il vino italiano a livello di critica mondiale, con la “doppietta” al vertice delle classifiche più attese, quelle che, in qualche modo, spostano il mercato, con il Sassicaia 2015 della Tenuta San Guido al vertice della “Top 100” di “Wine Spectator” ed il Nizza Cipressi 2015 di Chiarlo al n. 1 di quella di “Wine Enthusiast”. Ma al vertice assoluto della qualità, a livello di territorio, c’è sempre Bordeaux, seguito da Montalcino. Almeno a guardare i vini assaggiati nel 2018 e premiati con 100/100, il massimo possibile, dalla stessa “Wine Enthusiast”. Secondo la rivista diretta da Adam Strum (e la cui Italian editor è Kerin O’Keefe), delle 15 “perle” enoiche (sugli oltre 24.000 vini assaggiati nell’anno appena passato), ben 5 sono bordolesi, e tutti grandi nomi che, peraltro, confermano la bontà di un’annata 2015 destinata restare nella storia, ovvero Château Ausone 2015 (Saint-Émilion), Château Cheval Blanc 2015 (Saint-Émilion), Château Lafite Rothschild 2015 (Pauillac), Château Margaux 2015 (Margaux) e Château Pétrus 2015 (Pomerol). L’Italia, riferisce il sito Winenews.it, è rappresentata dal Montalcino, con i 100/100 assegnati al Brunello di Montalcino Riserva 2012 Vigna di Pianrosso Santa Caterina d’Oro di Ciacci Piccolomini d’Aragona, al Brunello di Montalcino Riserva 2012 di Conti Costanti, e al Brunello di Montalcino 2013 de Le Chiuse.

Due territori che, dunque, si confermano in vetta al mondo. La sorpresa, in qualche modo, è l’Austria, con ben 4 etichette premiate, di cui 3 dal Land del Burgenland, ovvero il Zwischen den Seen Trockenbeerenauslese Nummer 8 Muscat Ottonel ed il Zwischen den Seen Trockenbeerenauslese Nummer 4 Scheurebe, entrambi annata 2015 ed entrambi della cantina Kracher, ed il Ruster Ausbruch Auf den Flügeln der Morgenröte Welschriesling 2015 di Heidi Schröck, a cui, dal Sud della Stiria, si aggiunge il Trockenbeerenauslese Sauvignon Blanc 2013 di Sattlerhof.

Del club dei 100 punti, ancora, fanno parte l’Estate Vineyard Bonshaw Block Pinot Noir 2016 di Patricia Green Cellars, dall’Oregon, a conferma della crescita qualitativa di una delle regioni del vino mondiale più dinamiche del mondo, e, dal “Vecchio Mondo”, lo Champagne Cuvée Sir Winston Churchill Brut 2008 di Pol Roger, ed il Porto The Stone Terraces Vintage 2016 di W. & J. Graham’s.

21 • 12 • 2018
Montalcino news

Un podio tutto montalcinese. Kerin O’Keefe, Italian Editor di Wine Enthusiast Kerin O’Keefe, Italian Editor di Wine Enthusiast, ha pubblicato la top 10 2018 dei vini rossi italiani. Al primo posto, a pari merito (con 100/100), troviamo il Brunello di Montalcino 2013 de Le Chiuse, il Brunello di Montalcino Riserva 2012 di Conti Costanti e il Brunello di Montalcino Vigna di Pianrosso Santa Caterina d’Oro Riserva 2012 di Ciacci Piccolomini d’Aragona. Fuori dal podio ancora Brunello: il Brunello di Montalcino Montosoli 2013 di Altesino e il Brunello di Montalcino Riserva 2011 de Le Potazzine (entrambi ottengono 99 punti).

 

Nel corso del 2018 sono state pubblicate su Wine Enthusiast 2.260 recensioni di vini rossi italiani. “Un’annata di assaggi sicuramente molto gratificante - spiega O’Keefe - i grandi rossi italiani hanno dimostrato il loro grande potenziale suscitando l’interesse degli appassionati di tutto il mondo”. E il Brunello, come sempre, è in prima fila.

 

Focus - la top 10 dei vini rossi italiani di Kerin O’Keefe

 

1° - Brunello di Montalcino 2013 de Le Chiuse, 100 punti

 

1° - Brunello di Montalcino Riserva 2012 di Conti Costanti, 100 punti

 

1° - Brunello di Montalcino Vigna di Pianrosso Santa Caterina d’Oro Riserva 2012 di Ciacci Piccolomini d’Aragona, 100 punti

 

4° - Brunello di Montalcino Montosoli 2013 di Altesino, 99 punti

 

4° - Brunello di Montalcino Riserva 2011 de Le Potazzine, 99 punti

 

6° - Terre Siciliane Contrada R Nerello Mascalese 2016 di Franchetti - Passopisciaro, 98 punti

 

6° - Barolo Cerequio Riserva 2010 di Michele Chiarlo, 98 punti

 

6° - Barolo Vigna Rionda 2012 di Massolino, 98 punti

 

6° - Valtellina Superiore Sassella Rocce Rosse 2007 Riserva di Arpepe, 98 punti

 

6°- Barbaresco 2014 di Gaja, 98 punti

05 • 12 • 2018
Montalcino news

Se i grandi magazine enoici Usa, Wine Spectator e Wine Enthusiast su tutti, hanno dato ampio spazio ai vini del Belpaese nelle loro consuete top 100, James Suckling (www.jamessuckling.com) ha fatto un passo in più, dedicando al vino italiano una classifica tutta sua, che mette in fila gli assaggi del 2018, senza svelare grandi sorprese (in cima troviamo il Solaia 2015 di Marchesi Antinori), con i due territori che storicamente si dividono gli onori delle classifiche internazionali, Barolo e Brunello, che si dividono la posta con 11 etichette ciascuno, anche se a livello regionale è la Toscana, con 58 vini diversi, a fare man bassa. Nel dettaglio, entrano nella top 100 di Suckling seguenti cantine di Montalcino: Casanova di Neri, Eredi Fuligni, Castiglion del Bosco, Valdicava, Il Poggione, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Poggio Antico, La Magia, San Polino e Cortonesi.

Focus - La “Top 100 Italian Wines 2018” di James Suckling

59 - Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino Vigna di Pianrosso Santa Caterina d’Oro Riserva 2012

 

26 • 11 • 2018
Montalcino news

82 adesioni (di cui 64 cantine di Brunello “padri fondatori”) e 100.000 euro raccolti. Sono i dati del primo anno operativo della Fondazione Territoriale del Brunello di Montalcino, ente benefico espressione del Consorzio nato con la nobile idea di promuovere i beni artistici e culturali del territorio, il turismo, il sociale e l’integrazione. “In tanti mi dicono che è un risultato positivo - spiega alla Montalcinonews il presidente della Fondazione, Fabrizio Bindocci - anche se una cifra superiore ci avrebbe consentito di fare tante cose in più. Ma nella vita bisogna accontentarsi, andrà meglio il prossimo anno”.

Dei 100.000 euro ricavati, oltre la metà sono già stati investiti nel restauro della facciata della Chiesa della Madonna del Soccorso (30.000 euro) e nel Presidio Ospedaliero (25.000 euro). Altri 25.000 sono pronti per il Distretto Rurale (5.000 euro) e per l’acquisto del terreno per l’Istituto Professionale Agrario (20.000 euro), mentre i restanti 20.000 euro saranno conservati in caso di necessità e urgenze, una sorta di tesoretto da accumulare ogni anno. “Il Professionale Agrario è un investimento che serve a tutti, un domani usciranno ragazzi che verranno a lavorare nelle nostre aziende”, sottolinea Bindocci.

Sono 64 le aziende di Brunello iscritte all’albo del Consorzio che hanno aderito come “Partecipanti Fondatori”, versando una quota annua minima fissa di 500 euro più 50 euro per ogni ettaro iscritto a Brunello e 20 euro per ogni ettaro iscritto a Rosso di Montalcino. Otto i “Partecipanti Sostenitori”, ovvero semplici cittadini che hanno versato una quota minima annua di 500 euro (1.500 euro per non residenti). Undici i “Partecipanti Aderenti” (tra cui la Montalcinonews), cioè i titolari di partita Iva che hanno devoluto una quota minima annua di 500 euro se con sede a Montalcino e di 2.000 euro se con sede fuori dal Comune.

“Il nostro intento - conclude il presidente della Fondazione - è di far vedere al mondo che a Montalcino rinvestiamo parte degli utili per opere di bene, e dimostrare, come dice Papa Francesco, di non avere la mano lunga nel prendere e corta nel dare. Il Brunello ci ha dato tanto, tocca a noi ricambiare. Idee per il 2019? Non le abbiamo fissate, perché il prossimo anno ci sarà un nuovo Cda. Ci deve essere una rotazione, per far vedere che non siamo attaccanti alla poltrona (peraltro l’incarico è gratuito, ndr). Spetterà a chi subentra proseguire nel cammino intrapreso”. La strada è segnata, tocca a tutta Montalcino seguirla.

Focus: chi ha aderito alla Fondazione Territoriale del Brunello di Montalcino

Fondatori (64): Armilla, Baricci, La Gerla, Argiano, Banfi, Barbi, Beatesca, Bellaria, Camigliano, Canalicchio di Sopra, Capanna, Capanne Ricci, Caprili, Carpineto, Casisano, Castello Romitorio, Castiglion del Bosco, Cava d’Onice, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Col d’Orcia, Collemassari, Collemattoni, Collosorbo, Cortonesi - La Mannella, Elia Palazzesi - Collelceto, Fattoi, Ferrero, Fornacina, Franco Pacenti - Canalicchio, Gianni Brunelli - Le Chiuse di Sotto, Giodo, Il Poggione, La Fiorita, La Fornace, La Fortuna, La Magia, La Rasina, La Serena, La Torre, Lambardi, Lazzaretti, La Lecciaia, Le Chiuse, Le Macioche, Le Ragnaie, Mastrojanni, Montecarbello, Pian delle Vigne, Pietroso, Podere Brizio, Poggio Antico, Renieri, Ridolfi, S. Lucia, San Polo, SassodiSole, Sesta di Sopra, Sesti, Talenti, Tiezzi, Uccelliera, Verbena, Villa Le Prata, Villa Poggio Salvi.

Sostenitori (8): Bernardo Losappio, Fabrizio Bindocci, Silvio Franceschelli, Giampiero Pazzaglia, Gianlorenzo Neri, Santo Gozzo, Remo Grassi, Ventolaio.

Aderenti (11): Area39, AtlasInvest, Copernico, Danilo Savelli, Enoteca La Fortezza di Montalcino, Fuligni, Montalcinonews, Palazzo, Tenute Piccini - Villa al Cortile, Val di Suga, Voliero.

 

14 • 11 • 2018
Montalcino news

Sono trenta i Brunello di Montalcino premiati con i “5 grappoli”, il massimo riconoscimento di Bibenda 2019, la guida curata dalla Fondazione Italiana Sommelier (Fis) di Franco Ricci giunta all’edizione n. 21. In totale i vini premiati sono 609, firmati da 541 aziende, e il primato spetta al Piemonte (117 vini premiati), seguito da Toscana (106), Sicilia (41), Lombardia (37), Campania (35), Veneto (34), Friuli Venezia Giulia (33), Alto Adige (29), Marche (28), Puglia (27), Abruzzo (22), Umbria e Lazio (19 a testa), Trentino (15), Emilia Romagna e Sardegna (11 a testa), Basilicata e Liguria (7 a testa), Molise (4), Calabria e Val d’Aosta (3 ciascuno).

 

La presentazione ufficiale sarà di scena sabato 24 novembre, a Roma (Hotel Rome Cavalieri), prima con la grande degustazione di tutti i vini vincitori dei “Cinque Grappoli”, e poi con la tradizionale cena di gala, dove sarà svelato anche il premio “Giacomo Tachis” al migliore enologo del 2018.

 

“Bibenda 2019” è un’edizione che celebra anche l’evoluzione del vino italiano: nella prima edizione, datata 1999, c’erano 713 aziende, e 156 vini premiati con i “5 Grappoli”, il massimo riconoscimento, nell’ultima edizione le cantine sono 2029, e i vini premiati 609. Segno di “un contesto produttivo che ha visto crescere la qualità in maniera diffusa su tutto il territorio nazionale”, spiegano i curatori della guida. Dai quali non manca uno spunto polemico. “Ci prendiamo il merito di aver fatto emergere territori, regioni, tipologie un tempo trascurate se non addirittura snobbate. Le abbiamo con coraggio contestualizzate - spiega una nota ufficiale - forti di una preparazione e di un metodo condiviso, forti di una pattuglia di degustatori centrata e centrale, le cui valutazioni a confronto diretto (e ciclico) collimano al centesimo. Abbiamo così sdoganato dalla “serie B” Val d’Aosta, Liguria, Lazio, Emilia Romagna, Rossese, Lambrusco e Frascati, felici di farne cavalli vincenti pronti per altri cavalieri un po’ meno temerari di noi. Dispiace oggi essere invece penalizzati dal fatto di essere stati ispiratori di altri prodotti molto simili al nostro, alcuni troppo simili se non scimmiottati interamente, sebbene perfino una sentenza abbia intimato di smettere, il reato è stato (fin qui) reiterato 5 volte. Questo accade in Italia, purtroppo. Troppe guide hanno inflazionato la partecipazione e il mercato, una partecipazione che per le aziende diventa di anno in anno più onerosa, un’emorragia di lavoro e di prodotti che di conseguenza si ripercuote sugli addetti ai lavori di storica presenza. Cosa dire alle aziende? Che basterebbe saper scegliere. 2.029 aziende di vino in questa edizione. Per visitarle tutte, diciamo una al giorno per ogni giorno dell’anno, compresi Natale e feste comandate, i conti sono presto fatti, ci vorrebbero 6 anni. Preferiamo sorvolare sui vari calcoli possibili, per ringraziare invece i produttori per la disponibilità all’invio dei campioni presso la redazione centrale, una cortesia che ci consente di realizzare la Guida Bibenda in 5 mesi anziché in 6 anni”.

 

Focus: i Brunello di Montalcino premiati con i “5 grappoli”

 

Brunello di Montalcino 2013 - Agostina Pieri

Brunello di Montalcino 2013 - La Fiorita

Brunello di Montalcino 2013 - Le Chiuse

Brunello di Montalcino 2013 - Lisini

Brunello di Montalcino 2013 - Salvioni

Brunello di Montalcino 2013 - Talenti

Brunello di Montalcino Ad Alberto Riserva 2012 - Caprili

Brunello di Montalcino Cerretalto 2012 - Casanova di Neri

Brunello di Montalcino Montosoli 2013 - Altesino

Brunello di Montalcino Phenomena Riserva 2012 - Sesti

Brunello di Montalcino Poggio All’oro Riserva 2012 - Banfi

Brunello di Montalcino Riserva 2011 - Le Potazzine

Brunello di Montalcino Riserva 2012 - Argiano

Brunello di Montalcino Riserva 2012 - Capanna

Brunello di Montalcino Riserva 2012 - Fam. Cotarella - Le Macioche

Brunello di Montalcino Riserva 2012 - Fuligni

Brunello di Montalcino Riserva 2012 - Palazzo

Brunello di Montalcino Riserva 2012 - Poggio di Sotto

Brunello di Montalcino Riserva 2012 - Renieri

Brunello di Montalcino Selezione Madonna Delle Grazie 2013 - Il Marroneto

Brunello di Montalcino Sugarille 2013 - Pieve Santa Restituta

Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2013 - Casanova di Neri

Brunello di Montalcino Vigna del Fiore 2013 - Fattoria Dei Barbi

Brunello di Montalcino Vigna Delle Raunate Riserva 2012 - Mocali

Brunello di Montalcino Vigna di Pianrosso Santa Caterina D’oro Riserva 2012 - Ciacci Piccolomini D’Aragona

Brunello di Montalcino Vigna Ferrovia Riserva 2012 - Pian Delle Vigne

Brunello di Montalcino Vigna La Casa 2013 - Caparzo

Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2013 - Mastrojanni

Brunello di Montalcino Vigna Paganelli Riserva 2012 - Tenuta Il Poggione

Brunello di Montalcino Vigna Soccorso Riserva 2012 - Tiezzi

31 • 10 • 2018
Montalcino news

Sono tre le etichette di Brunello di Montalcino nella “Top 100 Cellar Selections of 2018” di Wine Enthusiast (la cui Italian editor è Kerin O’Keefe, vedi foto), la selezione di quei vini che vale la pena lasciare ancora qualche anno in cantina per far esprimere loro il massimo potenziale. Una selezione strettissima, visto che questa “Top 100” è il meglio del meglio del 4% dei 23.000 vini assaggiati ogni anno dal team di degustazione. Al secondo posto, dietro ad un mostro sacro come Château Lafite Rothschild 2015, troviamo il Brunello di Montalcino 2013 de Le Chiuse, azienda che lo scorso anno si era piazzata al n. 29. Al n. 8 il Brunello di Montalcino Vigna di Pianrosso Santa Caterina d’Oro Riserva 2012 di Ciacci Piccolomini d’Aragona. Infine, al n. 13, il Brunello di Montalcino Riserva 2012 di Conti Costanti, che nel 2017 si era issato al vertice di questa speciale classifica.

05 • 10 • 2018
Montalcino news

Vino, design ed innovazione: ecco i cardini intorno ai quali ruota Bottiglie Aperte n. 7, l’evento business che, sotto la regia di Federico Gordini e ABS Wine & Spirits, il 7 e l’8 ottobre farà incontrare a Milano, in una location tutta nuova, il Superstudio Più di via Tortona, 150 realtà produttive del Belpaese, rappresentative dell’enorme diversità enoica dello Stivale, tra le quali tre griffe di Brunello di Montalcino: Ciacci Piccolomini, Carpineto e Castello Romitorio.

Se all’innovazione è dedicato il Bando pubblico per start up, promosso e sostenuto da ABS Investment, veicolo di investimento di Aliante Business Solution, l’approfondimento passa per le masterclass: da “Terroir, evocazione e riconoscimento”, condotta da Sandro Sangiorgi con i vini di Radici Natural Wines, a “Tecnologia e Vino: come cambia il mercato”, con Andrea Antinori, tra trend e valori del mondo enoico, di scena il 7 ottobre.

Tornano anche gli Award di Bottiglie Aperte, che saranno svelati l’8 ottobre: i Wine List Award saranno assegnati ai locali con la migliore carta dei vini, soffermandosi su cinque aspetti caratterizzanti: la presentazione, ovvero la leggibilità della carta e l’estetica dei caratteri; la qualità assoluta dei vini e della cantina; la profondità della carta, analizzando la presenza di annate storiche e di verticali complete; i prezzi e l’originalità della lista, stabilita dalla presenza di etichette sorprendenti e scelte uniche. Mentre i Wine Style Award si premiano gli sforzi di comunicazione e marketing dei produttori che sanno di rivolgersi ad un pubblico sempre più attento ed esigente. I vincitori vengono selezionati da una giuria presieduta da Federico Gordini e composta da giornalisti provenienti da settori “apparentemente” molto diversi da quello dell’agroalimentare - parliamo di design, moda e lifestyle - e da docenti di master legati alla comunicazione del food & beverage. Quattro le declinazioni dei Wine Style Award: per la Miglior Presenza Fieristica, per la Miglior Comunicazione Social, per il Miglior Sito Web e, infine, per il Miglior Packaging.

24 • 08 • 2018
Montalcino news

Noi lo abbiamo cercato ieri pomeriggio ma lui ha preferito farsi un brindisi sicuramente in buona compagnia! Enzo Iacchetti prima di presentarsi davanti alla platea serale del Festival del Cinema più Piccolo del Mondo ha fatto visita all’azienda Ciacci Piccolomini d’Aragona accolto come sempre al meglio da Paolo e Lucia Bianchini. Iacchetti (che si è rivelato un ottimo buongustaio e appassionato di vini) ieri è stato simpaticissimo e si è fatto fotografare il giro per il paese dove con il suo amico Massimo Martelli, direttore del Festival, si è fatto vedere anche dietro al bancone del Circolino, il punto di ritrovo di Castelnuovo dell’Abate.

06 • 08 • 2018
Montalcino news

Sono 50 le cantine d’Italia selezionate per la “New York Wine Experience” di “Wine Spectator”, dal 18 al 20 ottobre al Marriot Marquis Hotel, nel cuore di Manhattan, per uno degli eventi più prestigiosi tra quelli dedicati al vino negli States che, ad oggi, sono ancora il primo mercato enoico del mondo.

 

Grande protagonista il Brunello di Montalcino. Prima con un seminario dedicato alla verticale dei vini della Tenuta Greppo di Biondi Santi, la cantina dove nell’Ottocento è nato il Brunello, con Tancredi Biondi Santi che presenterà grandi annate di Brunello di Montalcino Tenuta Greppo Riserva come la 1983, la 1990, la 1997 e la 2004. Poi con un tasting dedicato ai migliori 10 vini del 2017 secondo la rivista Usa, con il Brunello di Montalcino 2012 di Casanova di Neri, al n. 4 della celebre “Top 100” dei “Wine Spectator” presentato dal produttore Giacomo Neri.

 

Infine, nei walk around tasting, accanto a mostri sacri del vino mondiale come Château Lafite Rothschild o Château Margaux, Cheval Blanc o Torres, Penfolds o Concha y Toro, per citarne alcuni, ci saranno 17 produttori di Brunello: Allegrini, Altesino, Antinori, Castello Banfi, Fattoria dei Barbi, Biondi Santi, Carpineto, Casanova di Neri, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Frescobaldi, Fuligni, Gaja, Siro Pacenti, Il Poggione, San Felice, Valdicava.

18 • 05 • 2018
Montalcino news

Circa 1.500 partecipanti provenienti da 26 Nazioni, una forte rappresentanza femminile (saranno 150 le donne iscritte), campioni che hanno scritto pagine indimenticabili di ciclismo, firme illustri e prestigiose testate giornalistiche, dalla Rai alla Gazzetta dello Sport, dal Corriere della Sera alla Repubblica, da Tuttosport a Die Welt. E poi un ricchissimo anteprima curato da Andrea Satta, con storie, canzoni, circo, giochi per raccontare la bici e la strada. Montalcino è pronta a riaccogliere un’edizione tutta sua de L’Eroica, la cicloturistica ideata da Giancarlo Brocchi nel 1997 e ormai celebre in tutto il mondo. L’anno scorso aderirono oltre mille persone, stavolta l’incremento sarà del 30%, non male per una manifestazione nata da poco ma che si è ormai consolidata a livello nazionale (il prossimo passo sarà spingere sugli stranieri, che fermandosi più giorni garantiscono un turismo più consistente).

 

Tutti e cinque i percorsi si concentrano domenica 27 maggio e partono da Montalcino, per poi proseguire in Val d’Orcia (Bagno Vignoni, San Quirico, Pienza) e nel cuore delle Crete Senesi (Montisi e Trequanda). Ma Eroica Montalcino comincia due giorni prima, il venerdì pomeriggio, con l’apertura del mercatino eroico, di Eroica Caffè e Bottega Eroica (dove verrà consegnato il pacco gara) in Piazza del Popolo, la presentazione della squadra ciclistica “Castello Poggio alle Mura-Banfi” e la prima del film “L’Eroico” dedicato a Luciano Berruti, amatissima bandiera de L’Eroica.

 

Il sabato, tutto il giorno, saranno attive due postazioni. Nella prima, in Costa del Municipio, curata dal giornalista della Gazzetta dello Sport Marco Pastonesi, spazio a presentazioni di libri, racconti e ospiti d’onore, come il musicista Ricky Gianco o il “Tista” Giovanbattista Baronchelli, che assieme a Pastonesi commenterà in diretta la tappa decisiva del Giro d’Italia 2018 che arriva a Cervinia. L’altra è Piazza Garibaldi, dove si concentrano spettacolari e performance dal vivo. Al mattino la tappa ufficiale del Giro d’Italia di Ciclotappo: quattro campioni della specialità si sfidano su una apposita pista che sarà poi a disposizione per bambini e adulti. Largo poi a Koryù, noto cabarettista, geniale con il suo ukulele e sapido filastrocchista. Nel pomeriggio due interventi stradali e circensi dei Nani Rossi (come la bici il circo ha nella strada la sua casa, nella sorpresa il suo sprint e nel rapporto con i bambini il successo) e un concerto dei Tetes de Bois, secondi al Premio Tenco 2010, che hanno scritto con “Goodbike” l’unico album interamente dedicato alla bicicletta. Tra un intervento e l’altro si può ascoltare la voce di Paolo Lombardi, doppiatore di Jerry Lewis e Hitchcock. A chiusura della serata, la Cena Eroica nei Quartieri di Montalcino. Domenica, infine, il gran giorno, con la partenza dei cinque percorsi (171 km, 96 km, 70 km, 46 km e 27 km).

 

Da sottolineare il progetto ecologico “Eroica Montalcino per l’ambiente”, con l’utilizzo di solo materiale biodegradabile, e un programma studiato per il Gist (Gruppo Italiano Stampa turistica), per far conoscere ai giornalisti del settore le eccellenze che Montalcino e il suo territorio sono in grado di offrire. Il percorso, oltre alle attività dell’Eroica, prevede le visite a Pieve a Salti, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Banfi e Col d’Orcia, un tour a Tavernelle e Castelnuovo dell’Abate e un aperitivo con il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino.

 

Foto: Paolo Martelli

23 • 04 • 2018
Montalcino news

“Conosco la vostra zona, ci sono passato più volte ma volevo vederla non in formato gara. Ho fatto il percorso delle Strade Bianche e altri tracciati e ho scattato qualche foto. Impossibile trattenersi, il paesaggio è incredibile”. A parlare, alla Montalcinonews, è Daniel Oss, due volte campione del mondo di ciclismo su strada, che è arrivato ieri a Montalcino nel corso del suo progetto #justride e oggi si è fermato da Ciacci Piccolomini d’Aragona di Lucia e Paolo Bianchini. “Li ho conosciuti una decina di anni fa - spiega Oss - volevamo visitare qualche cantina tra le Strade Bianche e la Tirreno-Adriatico. Del museo non ne ero a conoscenza. Il progetto Brunello Bike? C’è tutto il tempo per parlarne stasera a cena!”.

 

Oss, queste terre, le ha percorse anche di recente. Neanche due mesi fa è arrivato 11° all’edizione delle Strade Bianche più spettacolare di sempre. “Strade bagnate e pericolose, una gara che non avevo mai fatto in vita mia. Mi piace, è giovane ma affascinante. Poi questo è un posto che non ha niente da invidiare al Belgio. E adesso l’ho visto da un altro punto di vista. Con più calma, col sole, con 30°”.

 

Daniel Oss dallo scorso anno ha lanciato un proprio progetto, un’idea di ciclismo in libertà, senza ansie, tabelle e limitazioni. Appena può, traccia un percorso che riempie di incontri e amicizie spontanee. “Ero stanco, stufo di girare intorno al lago di Garda, dove abito. Il ciclismo ti fa muovere parecchio, ma in gara sei concentrato, pieno di impegni, e ti perdi la metà delle cose. Volevo viverlo in modo più rilassato e piacevole, per accrescere l’esperienza, conoscere gente e vedere nuovi posti. Tutto questo ovviamente in base agli impegni, essendo professionista. Adesso, dopo la Parigi-Roubaix, ho avuto un periodo di stacco dalle gare, ma devo continuare ad allenarmi. I chilometri li devo fare comunque, e ho deciso di farli in questo modo”.

 

Il ciclista trentino è partito da Milano, si è diretto verso la Liguria, da Sestri Levante è entrato in Toscana, prima Pisa e poi Arezzo. Fino a Montalcino. Domani tocca all’Argentario, poi Capalbio, Bolzena e infine Roma, il 26 aprile, giorno del concerto di Jovanotti. “Se riesco vado a vederlo”, ride Daniel, mentre degusta un buon calice di Brunello. “È buonissimo, mi piace tanto, anche se non ne bevo molto perché sai com’è…”.

 

Il progetto #justride viene aggiornato su Youtube con dei brevi filmati di 35-40 secondi e alla fine verrà pubblicato un video più lungo e ricco di contenuti e immagini. Poi per Daniel Oss sarà tempo di pensare al ciclismo “da battaglia”. Prima tappa in Usa, con il Tour of California. Poi il Giro di Svizzera a giugno e, a luglio, il Tour de France.

11 • 04 • 2018
Montalcino news

200 chilometri in bicicletta, da Montalcino a Marina di Massa, per donare 10.000 euro al progetto benefico di Alex Zanardi. È successo lo scorso 7 aprile, quando Paolo Bianchini e Mauro Zanca, rispettivamente proprietario e direttore commerciale della cantina Ciacci Piccolomini d’Aragona, hanno consegnato la cifra raccolta dalla propria associazione sportiva dilettantistica, la Asd Ciacci Piccolomini d’Aragona-Brunello Bike. Bianchini e Zanca partono alle 7 del mattino e, arrivati a destinazione, sono accolti da Alex Zanardi in persona, insieme a sua moglie Daniela. Al Parco della Comasca di Marina di Massa si sta svolgendo la gara internazionale paraciclistica “Due giorni del mare”, organizzata da Ciclo Abilia e Anmil Sport Italia, dove 13 atleti selezioni da O3 (l’associazione di Zanardi) partecipano per la prima volta nella categoria handbike e possono conquistare i primi punti Uci, fondamentali per iniziare la corsa alla qualificazione alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Nel pomeriggio, dopo le premiazioni della gara in cui il Team O3 ottiene ottimi risultati, Ciacci Piccolomini d’Aragona di Paolo e Lucia Bianchini viene presentata agli atleti e alle loro famiglie come sostenitrice del progetto Obiettivo 3, devolvendo in beneficenza il ricavato della Asd Brunello Bike. E alla fine, quando è tempo di rientrare a Montalcino, la mamma di una delle atlete si avvicina e ringrazia facendo capire che la Asd Brunello Bike sta andando nella direzione giusta: “mia figlia ha 17 anni, le state realizzando un sogno”.

03 • 04 • 2018
Montalcino news

Una visita che possiamo tranquillamente definire “d’amore”. Le bellissime sorelle Rodriguez, Belen e Cecilia, insieme alla famiglia e ai fidanzati Andrea Iannone e Ignazio Moser hanno deciso di passare il fine settimana nella zona di Montalcino e precisamente al Rosewood Hotel a Castiglion del Bosco. Cecilia e Ignazio, la cui relazione è sbocciata al Grande Fratello Vip, si sono concessi anche un tour nelle cantine di Ciacci Piccolomini d’Aragona. Una tappa quasi scontata per Ignazio, figlio del grande Francesco Moser, che è stato uno dei talenti più brillanti a livello juniores del ciclismo italiano. Adesso per lui ci sono altre strade, non più da affrontare sui pedali, ma la passione per la bici è rimasta: e con piacere ha osservato quei preziosi cimeli del padre custoditi da Paolo Bianchini (la cui amicizia con la famiglia Moser dura da anni) nel suo ricchissimo museo della bicicletta. Cecilia e Ignazio hanno assaggiato i vini dell’azienda e sono rimasti piacevolmente colpiti dall’ambiente come testimoniano anche i loro sorrisi smaglianti. Per la giovane coppia è stata una Pasqua piacevole e vissuta in pieno relax accolti al meglio da Paolo e Lucia Bianchini, a loro volta felici di aver ricevuto questa piacevole visita.

27 • 03 • 2018
Montalcino news

Ludovica Casellati è il direttore responsabile della testata giornalistica online viagginbici.com. Lo scorso weekend, in occasione di “Terra Eroica”, è passata anche per le strade di Montalcino facendo visita, con un nutrito gruppo di appassionati delle due ruote, all’azienda Ciacci Piccolomini d’Aragona di Paolo Bianchini, un punto di riferimento per il mondo della bici e In visita da Ciacci Piccolomini d'Aragona dove è custodito un bellissimo museo ricco di cimeli e di storia del ciclismo. E proprio qui, a Montalcino, la “lady bici” Ludovica Casellati ha saputo della notizia della nomina della madre, Elisabetta Alberti Casellati, come primo presidente donna del Senato.

 

Una news che ha acceso l’entusiasmo dei presenti, tra telefonate continue e meritati festeggiamenti. Ludovica ci dicono che si è dimostrata molto disponibile con tutti e sempre sorridente, oltre che colpita dalla bellezza del nostro territorio. E chissà se c’è stato un calice di Brunello per celebrare un’occasione davvero speciale…magari solo uno, perché dopo… c’era da pedalare!

02 • 03 • 2018
Montalcino news

Uno è stato un grandissimo del ciclismo, con una carriera coronata da due maglie iridate e un’Olimpiade, oltre a svariate grandi Classiche. L’altro è un leader del mondo del vino e nella produzione di Brunello. In comune hanno una formidabile passione per la bicicletta e per i dettagli perché poi per andare forte sui pedali e dare alla luce un gran vino “100% Sangiovese” contano quelli. Paolo Bettini oggi ha fatto visita a Paolo Bianchini nella sua azienda, Ciacci Piccolomini d’Aragona. Un saluto di cortesia e di amicizia proprio nel weekend che porterà nelle terre di Siena, Montalcino compresa, le Strade Bianche, manifestazione dal grande fascino a cui parteciperanno i fuoriclasse della bici. Bettini ha donato a Bianchini le maglie iridate e celebrative di campione del mondo di ciclismo su strada conquistate nel 2006 e 2007. Due cimeli di gran valore che andranno ad arricchire il “Museo del Ciclismo” presente in azienda, una straordinaria collezione di maglie, biciclette, fotografie e aneddoti che fanno la gioia di qualsiasi appassionato di uno degli sport più popolari e nobili.

15 • 02 • 2018
Montalcino news

“I migliori 2013 hanno un notevole potenziale di invecchiamento, come non ho visto da anni. Sono sorprendenti, con una radiosità che è mancata in molti dei Brunelli più muscolosi, più accessibili e più alcolici a cui ci siamo abituati nelle ultime annate. Il 2013 richiederà pazienza per raggiungere il suo massimo potenziale”. Kerin O’Keefe, Italian editor di “Wine Enthusiast”, ha pubblicato sul prestigioso magazine americano la sua valutazione sulle annate di Brunello in uscita quest’anno, alla vigilia di Benvenuto Brunello (16-19 febbraio). Su 181 assaggi, 112 vini hanno ricevuto almeno 90 punti, 21 hanno ottenuto almeno 95 punti e uno, il Brunello di Montalcino de Le Chiuse, ha raggiunto il punteggio perfetto di 100/100. Massimo giudizio anche per i Brunello di Montalcino Riserva 2012 di Ciacci Piccolomini d’Aragona e Conti Costanti.

 

“A differenza di anni estremamente caldi e secchi - spiega la giornalista statunitense - che sono diventati la norma a Montalcino dalla metà degli anni ’90 (ad eccezione di alcune annate, come 1998, 2002 e 2005), il 2013 è stato un tuffo nel passato: un anno fresco, con abbondanti piogge in primavera e la prima parte dell’estate. La gestione dei vigneti per mantenere l’uva priva di malattie si è dimostrata fondamentale. L’annata è stata praticamente decisa a settembre e nella prima metà di ottobre: mentre le temperature più fredde hanno prevalso, le uve hanno beneficiato di ampi raggi di sole e di condizioni ariose. I viticultori (…) hanno potuto godere del clima mite e soleggiato, e hanno prodotto vini fragranti di medio corpo, carichi di finezza. I migliori sono impeccabilmente equilibrati, con acidità vibrante e tannini fermi ma nobili. Nel complesso, anche i livelli di alcol nel 2013 hanno mostrato un ritorno al passato, con molti vini che dichiarano 13,5% e 14% sulle etichette, in netto contrasto con il 14,5% e il 15% che sono diventati sempre più comuni dall’inizio degli anni 2000”.

 

Nel complesso, commenta O’Keefe, l’annata è superba, “ma ci sono stati alcuni Brunello al di sotto delle aspettative. Mentre alcuni viticultori evidentemente raccoglievano prima che le uve fossero completamente mature e producevano vini magri che mostravano aromi ancora acerbi, altri apparentemente lasciavano le uve sulla vite troppo a lungo e producevano vini con sensazioni di frutta cotta e con alcol evidente. Sebbene ce ne fossero meno che negli anni precedenti, ero più che sorpresa di vedere un numero di vini con 15% di alcol; oltretutto nel 2013 l’alcol era più spesso evidente rispetto agli altri anni”.

 

“Date le estreme differenze tra le varie sottozone e le notevoli diversità di altitudine delle vigne - conclude la corrispondente di “Wine Enthusiast” - è quasi impossibile giudicare le annate per l’intera denominazione. L’esperienza e gli stili di vinificazione dei produttori, insieme alla localizzazione dei loro vigneti, giocano un ruolo sempre più importante in ogni nuova annata, in modo particolare a Montalcino rispetto ad altre zone di produzione più uniformi.

 

Focus: la top 10 dei Brunello di Montalcino 2013 secondo Kerin O’Keefe

 

1- Le Chiuse (Frederick Wildman & Sons); $79, 100 punti, Cellar Selection

 

2 - Altesino Montosoli; $125, 99 punti, Cellar Selection

 

3 - Baricci; $57, 97 punti, Cellar Selection

 

3 - Conti Costanti; $95, 97 punti, Cellar Selection

 

3 - Salvioni; $208, 97 punti, Cellar Selection

 

6 - Pieve Santa Restituta Sugarille; $220, 96 punti, Cellar Selection

 

6 - San Polo; $80, 96 punti, Cellar Selection

 

6 - Salicutti Piaggione; $82, 96 punti

 

6 - Castelgiocondo; $79, 96 punti

 

6 - L’Aietta; $145, 96 punti, Cellar Selection

 

Focus: la top 5 dei Brunello di Montalcino Riserva 2012 secondo Kerin O’Keefe

 

1 - Ciacci Piccolomini d’Aragona Vigna di Pianrosso Santa Caterina d’Oro Riserva; $140, 100 punti, Cellar Selection

 

1 - Conti Costanti Riserva; $190, 100 punti, Cellar Selection

 

3 - Padelletti Riserva; $85, 96 punti, Cellar Selection

 

3 - Le Gode Riserva; $110.00, 96 punti

 

3 - Gianni Brunelli Riserva; $120, 96 punti

09 • 02 • 2018
Montalcino news

L’Italia del vino non ha vissuto un 2017 particolarmente brillante in Usa, con una crescita delle esportazioni praticamente nulla nel suo primo mercato straniero. Eppure, la passione degli americani per i grandi vini del Belpaese non si spegne, come testimonia anche la folta presenza di cantine tricolore selezionate dalla rivista Usa “Wine Spectator” per il suo “Grand Tour”, uno degli eventi più amati dai winelover americani, che toccherà tre delle più importanti città (e mercati) degli States, Washington Dc (il 20 aprile) New York (il 24 aprile) e Las Vegas (il 5 maggio), che mette sotto lo stesso tetto oltre 200 grandi vini da tutto il mondo, dalla Francia agli Usa, dal Cile all’Argentina, dall’Australia alla Spagna, da Israele all’Ungheria, dal Sudafrica alla Grecia, dall’Austria alla Nuova Zelanda, tra quelli giudicati con più di 90 punti dai critici della rivista. Di questi, più di 1 su 4 è made in Italy, con l’Italia che è Paese più presente in assoluto con 55 cantine, di cui ben 16 produttrici di Brunello di Montalcino: Allegrini, Altesino, Antinori, Argiano, Caparzo, Carpineto, Casanova di Neri, Castello Banfi, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Fattoria dei Barbi, Fuligni, Marchesi de’ Frescobaldi, Ruffino, San Felice, Siro Pacenti e Valdicava. Un “parterre de roi” del vino di Montalcino, capace di raccontare al mondo la grande eccellenza del proprio territorio.

02 • 02 • 2018
Montalcino news

Lungo quei filari che si arrampicano verso Montalcino, domenica 11 febbraio si muoveranno i concorrenti della Brunello Crossing sulle distanze di 44, 23 e 13 km.

Il Trail ormai è divenuta una certezza di questi luoghi. Chi si approccia a questa disciplina si troverà catapultato in una dimensione diversa rispetto all’asfalto e allo stesso tempo riscoprirà come sia piacevole il contatto con la natura.

 

I concorrenti, oltre agli abbondanti ristori con prodotti locali a km zero, avranno la possibilità di gustare delle leccornie sia il sabato sera a cena che la domenica a pranzo grazie ai voucher contenuti nei pacchi gara della 23 km e della 44 km mentre gli altri atleti e gli ospiti potranno acquistarli.

 

IL PROGRAMMA COMPLETO

 

Sabato 10 febbraio

 

Ore 11 inizio visite guidate cantine Brunello di Montalcino, degustazione e pranzo leggero

 

Ore 14 apertura consegna pettorali competitive e non competitiva - Expo Palazzo Pieri (Montalcino)

 

Ore 18 briefing gare competitive - Teatro Astrusi (Montalcino)

 

Ore 18:45 consegna pettorali VIP e presentazione squadra Born-Hoka One One - Teatro Astrusi

 

Ore 19:30 pasta party - zona Expo (Montalcino)

 

Ore 22 chiusura consegna pettorali

 

Domenica 11 febbraio

 

Ore 6:30 apertura consegna pettorali SOLO competitive - Expo Palazzo Pieri

 

Ore 8 partenza Brunello Crossing 44 Trofeo Banfi (consegna pettorali fino a mezz’ora prima)

 

Ore 8:05 prima navetta mattino Montalcino-Torrenieri

 

Ore 8:30 apertura consegna pettorali SOLO non competitiva - vecchia stazione (Torrenieri)

 

Ore 10 partenza Brunello Crossing 23 Trofeo Ciacci Piccolomini d’Aragona (consegna pettorali fino a mezz’ora prima)

 

Ore 10:05 ultima navetta mattino Montalcino-Torrenieri

 

Ore 10:30 partenza Run & Walk & Nordic Walking da Torrenieri (consegna pettorali fino a mezz’ora prima)

 

Ore 11 partenza Brunello Crossing 13 Trofeo Barbi (consegna pettorali fino a mezz’ora prima)

 

Ore 12:30 apertura pasta party

 

Ore 13 prima navetta pomeriggio Montalcino-Torrenieri

 

Ore 14 premiazioni primi 5 assoluti di ogni competitiva (premi di categoria consegnati con formula diretta)

 

Ore 16 chiusura cancello orario di arrivo

 

Ore 16:05 ultima navetta pomeriggio Montalcino - Torrenieri

 

Ore 17 chiusura Expo e fine della manifestazione

 

Disponibili: deposito sacche, spogliatoi e docce.

 

Il menù del PASTA PARTY

CENA sabato 10 febbraio e PRANZO domenica 11 febbraio

(Gli atleti della 44 km e della 23 km avranno un buono per un pasto gli altri potranno acquistarlo in loco).

 

Bruschetta all’olio - pane del forno Lambardi Montalcino e olio extra vergine d’oliva Montisi

Formaggio pecorino - azienda agricola Cosseddu di S.Giovanni d’Asso

Salumi - Norcineria dei Barbi Montalcino

Pasta con salsiccia e zafferano - Norcineria dei Barbi Montalcino e azienda “Pura Crocus” Val d’orcia

Pasta con verdura di stagione - azienda agricola Piombaia biodinamica “L’orto di Montalcino”

Pasta in bianco, pasta a mano - pastificio “Uova e farina” di Marini Antonella, Montalcino, con farina Fattoria Pieve a Salti bio

Zuppa di farro e tartufo Farro perlato Fattoria Pieve a Salti bio e tartufo dall’Associazione Tartufai Senesi di San Giovanni d’Asso

Cinghiale in umido - squadre di caccia montalcinesi

Roast-beef al sale con condimento balsamico etrusco Banfi, carne Macelleria A&G Arezzini e Governi Montalcino allevata e macellata a km 0

 

Contorni:

verdura di stagione - azienda agricola Piombaia biodinamica “L’orto di Montalcino”Cecio tondo toscano Fattoria Pieve a Salti bio

 

Miele A.S.G.A. Montalcino

 

Crostata con farina di farro Azienda Pieve a Salti bioCavallucci (dolce tipico montalcinese) del forno Lambardi Montalcino

 

 

Brunello Crossing ringrazia:

Consorzio del Brunello di Montalcino, Comune di Montalcino, Villa Banfi, Tenuta Ciacci Picccolomini d’Aragona, Fattoria dei Barbi, La protezione civile, Misericordia di Torrenieri, Misericordia di Montalcino, Asd Montalcino Trail, Asd Siena Runners, Associazione Scarpe Diem, Hoka One One, Born Italia, Polar.

30 • 01 • 2018
Montalcino news

Meno di una settimana alla chiusura delle iscrizioni alla “Brunello Crossing” (scadono il 4 febbraio, clicca qui per prenotare) ed è già record di iscritti per questa seconda edizione che presenta molte novità, a partire dai percorsi: modificati i tracciati della 44 km e della 22 km, che dal 2018 diviene di 23 km, aggiungendo un tratto altamente panoramico e suggestivo immerso nella natura del Parco della Val d’Orcia, patrimonio Unesco. Le modifiche dei percorsi hanno permesso di cadenzare i ristori, dove i protagonisti saranno i cibi, tutti a kilometro zero. Il tutto fa parte di un progetto più ampio che l’amministrazione comunale di Montalcino sta portando avanti: far divenire il tracciato della Brunello Crossing un percorso permanente. Altra novità per il 2018 l’inserimento di un altro tracciato competitivo, quello di 13 km.

 

Un lavoro di squadra, quello legato alla corsa di Montalcino, che vede la Brunello Crossing supportata da aziende locali che hanno fatto la storia del territorio e che quest’anno hanno voluto legare il proprio nome alle gare:

 

Brunello Crossing 44 km – trofeo Banfi (già presente nell’edizione 2017)

Brunello Crossing 23 km – trofeo Ciacci Piccolomini d’Aragona

Brunello Crossing 13 km – trofeo Barbi

 

Ma le novità non finiscono qui. Sono previsti, per il 2018, anche premi di categoria secondo la suddivisione Uisp. Istituiti anche premi per ogni distanza a sorpresa: ogni azienda sponsor della corsa ha deciso di premiare i trailer, con riconoscimenti, svincolati dalla classifica generale, collegati alla storia dell’azienda stessa. Ci saranno anche altre aziende, fra tutte Canalicchio di Sotto e Pieve a Salti (entrambe già presenti nel 2017), che offriranno premi speciali per i primi classificati della 44 km e 23 km: un soggiorno di 2 notti al primo uomo e donna di entrambe le distanze.

 

Confermata la walk & nordic walking non competitiva di 13 km aperta a tutti che partirà da Torrenieri (prevista navetta per la partenza) che salirà a Montalcino dalla Via Francigena, con 4 ristori (Col di Lamo, Siro Pacenti, Canalicchio di Sotto e Canalicchio Franco Pacenti): ognuno offrirà un piatto della nostra tradizione alimentare (km 0) e vino Rosso di Montalcino, partendo dagli antipasti fino ad arrivare al dolce. All’altezza ultimo ristoro (10 km) navetta per chi volesse evitare di fare gli ultimi 3 km di salita a Montalcino. Dopo il successo del 2017, verranno organizzate, sabato 10 febbraio, delle suggestive visite in cantina, per degustare in anteprima il Brunello che sarà presentato al pubblico la settimana successiva. Sono molti i trailer che parteciperanno e alcuni vip hanno già confermato la presenza. Come lo scorso anno sono previsti il pasta party nella migliore tradizione culinaria toscana. Per gli atleti ci sarà la possibilità di dormire in autonomia, con deposito sacche e docce.

16 • 01 • 2018
Montalcino news

Ormai manca meno di un mese alla seconda edizione della “Brunello Crossing”, la trail che ha già iniziato a far parlare di sé nonostante la sua giovane età. La seconda edizione, 10-11 febbraio, punta ad essere quella del definitivo salto di qualità. Tre le gare competitive: la 44 km (Trofeo Banfi), la 23 km (Trofeo Ciacci Piccolomini d’Aragona) e la 13 km (Trofeo Barbi). L’incremento di appeal è confermato dalle iscrizioni di alcuni “big” della scena italiana: Ivan Zufferli, vincitore delle ultime due edizioni della “Boa Vista Salt Marathon”; Daniele Cesconetto, vero e proprio “infaticabile” della corsa, Carlo Salvetti, vincitore della Tuscany Crossing dello scorso aprile e soprattutto Stefano Fantuz, campione italiano in carica di Trail Lungo e con un curriculum costellato di vittorie importanti. Altri nomi di peso sono attesi nei prossimi giorni.

 

Nonostante sia un pilota di aerei, Alessio Strada mantiene i piedi per terra ma è contento di come lui e il resto dello staff stanno portando avanti l’organizzazione. “Siamo già ad oltre 500 iscritti - spiega alla Montalcinonews mentre si trova in Spagna - con un incremento di almeno il 50% rispetto all’anno scorso. Ma i numeri sono destinati a crescere, molto dipenderà anche dal tempo. La cosa interessante è l’organizzazione di un percorso permanente che attraverserà Tavernelle, Castello Banfi, Sant’Angelo in Colle, Castelnuovo dell’Abate, La Croce. Credo sia una cosa positiva per il territorio perché chi vorrà potrà affrontare il tragitto durante tutto l’anno con dei punti per riempire la borraccia o magari sostare nei bar e ristoranti che si trovano lungo la strada. In questo tracciato si trovano circa venti aziende, quest’anno abbiamo puntato molto anche sulle visite guidate. L’edizione precedente - continua Strada - abbiamo avuto circa 800 iscritti con 1.200 persone che sono venute a Montalcino nel weekend. Quest’anno miriamo a far meglio superando le mille iscrizioni a cui andranno poi sommati gli accompagnatori. Possiamo arrivare complessivamente a 1.700 persone. So che gli alberghi sono già tutti pieni, mi fa piacere, alcuni che l’anno scorso sono rimasti chiusi rimarranno invece aperti. Un’altra novità riguarda la non competitiva Montalcino-Torrenieri dove saranno aumentati a quattro i punti di ristoro che proporranno i prodotti del nostro territorio”.

15 • 01 • 2018
Montalcino news

“Era un po’ che ci stavamo guardando intorno, è capitata questa occasione e non ce la siamo fatta sfuggire”. A parlare è Paolo Bianchini, proprietario assieme a sua sorella Lucia di una delle tenute più storiche di Montalcino, Ciacci Piccolomini d’Aragona, che ha inaugurato il 2018 con l’acquisto di 2,5 ettari a Brunello di Montalcino, riconducibili alle proprietà della Tenuta La Togata. Ma il nuovo anno potrebbe regalare altre novità, legate alla grande passione di Paolo, il ciclismo, di cui il produttore è attivo praticante. Proprio l’amore per il ciclismo, con le sue attività collaterali di beneficenza, ha portato in casa Bianchini nientemeno che Alex Zanardi, pluricampione di handbike e icona dello sport paralimpico. Zanardi è stato ospite di Ciacci Piccolomini d’Aragona lo scorso 5 gennaio. Un pomeriggio intero per degustare il vino della tenuta e parlare di progetti futuri. “Siamo ancora ad una fase embrionale - spiega Bianchini alla Montalcinonews - ma sta nascendo un progetto per devolvere i proventi delle maglie della Brunello Bike, che abbiamo venduto e stiamo tuttora vendendo nei nostri negozi, ad una delle sue associazioni benefiche”.

Zanardi è impegnato da tanti anni nel sociale, con iniziative come “Bimbingamba”, associazione nata per realizzare protesi per bambini che hanno subito amputazioni e che non possono usufruire dell’assistenza sanitaria, o “Obiettivo3”, con l’intento di avviare allo sport quante più persone disabili possibile per individuarne poi almeno tre capaci di crescere in tre anni fino a centrare la qualificazione ai prossimi Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. 

“Ne riparleremo nei prossimi giorni, non so se tornerà o se ci incontreremo da qualche altra parte. Lui è già in preparazione per le Olimpiadi. È una persona incredibile, una forza della natura”, aggiunge Banchini, che, cosa scontata, ha aperto a Zanardi il celebre Museo della Bicicletta, dove sono custodite magliette storiche e bici d’epoca appartenute ai più grandi campioni di questo sport, come Moser, Casagrande, Scarponi, Cipollini, Fondriest, Bitossi, Colnago. “Gli è piaciuto, è rimasto molto colpito. Credo proprio che al prossimo incontro mi omaggerà di qualche cimelio, almeno lo spero”.

Zanardi si è intrattenuto a pranzo e per tutto il pomeriggio e non ha potuto esimersi dall’assaggiare il nuovo Brunello di Montalcino DOCG 2013 della tenuta. Un brindisi speciale per un personaggio speciale.

12 • 01 • 2018
Montalcino news

Ancora compravendite nel mondo del vino in questo avvio di 2018, ed ancora una volta a Montalcino. La protagonista è una delle tenute più storiche del territorio del Brunello, Ciacci Piccolomini d’Aragona, che affonda le sue origini nel diciassettesimo secolo, e dal 1985 di proprietà della famiglia Bianchini (oggi a guidarla i fratelli Paolo e Lucia), che, da rumors WineNews, ha acquistato 2,5 ettari a Brunello di Montalcino, riconducibili alle proprietà della Tenuta La Togata. Sconosciute le cifre dell’affare (un ettaro iscritto a Brunello di Montalcino è valutato, da stime raccolte da WineNews, tra i 450.000 ed i 550.000 euro ad ettaro, https://goo.gl/k8B1sf).

 

Un’azienda stabilmente ai massimi livelli qualitativi del territorio secondo la critica italiana ed internazionale, che oggi, con quest’ultima acquisizione, mette insieme 55,5 ettari vitati complessivi (su 220 ettari totali), di cui 20 ettari a Brunello di Montalcino Docg, 8 ettari a Rosso di Montalcino Doc ed il resto a Sant’Antimo Doc e Igt, per una realtà capace di una produzione di 300.000 bottiglie all’anno (di cui 90.000 di Brunello), che per l’80% finiscono all’export.

 

Azienda che, al grande vino, unisce anche un’altra grande passione di Paolo Bianchini (e di milioni di italiani ed amanti del genere nel mondo), quella per il ciclismo, di cui il produttore è attivo praticante, sia con il celebre Museo della Bicicletta ospitato nella tenuta (guarda qui il video della Montalcinonews), dove sono custoditi cimeli come magliette storiche e bici d’epoca appartenute ai più grandi campioni di questo sport, nomi come Moser, Casagrande, Scarponi, Cipollini, Fondriest, Bitossi, Colnago, che, con la squadra di Bianchini, l’Asd Brunello Bike, che dedica il ricavato della vendita delle maglie e delle diverse attività a progetti di beneficenza.

12 • 01 • 2018
Montalcino news

2018, per Montalcino, significa 2013. È l’annata del Brunello ormai pronto ad essere messo in commercio, a cinque anni dalla vendemmia, come recita il Disciplinare che lo regola. E mentre è scattato il conto alla rovescia per gli eventi di presentazione organizzati dal Consorzio (da Brunello Usa a Benvenuto Brunello, dalle grandi fiere come Vinitaly e ProWein fino agli appuntamenti in Estremo Oriente), le casse di Brunello 2013 cominciano ad arrivare a critici, esperti e sommelier di tutto il mondo, pronti a giudicare il nuovo vino con le loro valutazioni. Ma cosa succede se a recensire il Brunello sono gli stessi produttori? È quello che ha fatto la rivista Gambero Rosso, che ha chiesto ai viticoltori di giudicare i vini di 27 cantine del territorio. “Un’operazione proposta ai produttori e accolta positivamente perché, per quanto strano possa sembrare in una società volta alla competizione, a Montalcino lo spirito di gruppo prevale sul singolo”, spiega l’articolista, Dario Pettinelli.

Troviamo così Tommaso Cortonesi e Riccardo Campinoti recensire il Brunello di Montalcino 2013 di Argiano, o Fabrizio Bindocci esprimersi sul Brunello di Montalcino 2013 di Banfi. Presenti anche Baricci, Bosco di Grazia, Casanova di Neri, Casato Prime Donne, Castello Tricerchi, Cava d’Onice, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Col di Lamo, Col d’Orcia, Collosorbo, Corte dei Venti, Cortonesi, Fattoria del Pino, Fuligni, Il Poggione, Le Chiuse, Le Ragnaie, Mastrojanni, Podere Le Ripi, Salvioni, Sanlorenzo, Sasso di Sole, Solaria, Talenti e Val di Suga.

Brunello di Montalcino '13 Ciacci Piccolomini d’Aragona
Recensito da Emanuele Nardi (Tenute Silvio Nardi).
Note di sottobosco, macchia mediterranea, spezie e tostatura. Al sorso è pieno e avvolgente con una struttura importante. Beva piacevolissima.

12 • 01 • 2018
Montalcino news

È la Val d’Orcia patrimonio Unesco, culla di grandi vini come il Brunello di Montalcino, e di realtà emergenti come la Doc Orcia, mix straordinario di storia, paesaggi incontaminati, arte ed enogastronomia, la meta italiana selezionata tra i “Top 10 Wine Getaways of 2018” dalla rivista Usa “Wine Enthusiast”. Una Val d’Orcia che, spiega la italian editor Kerin O’Keefe, “sembra uscire da un dipinto del Rinascimento. Punteggiata di fattorie, cipressi, oliveti e vigneti, le colline gentili ed i campi rappresentano la quintessenza del paesaggio Italiano. Il territorio è la casa del Brunello di Montalcino, uno dei vini italiani più celebrati, così come dell’Orcia Doc, uno dei segreti meglio custoditi del Belpaese. E insieme ai grandi vini e agli scenari fantastici, le pittoresche cittadine di Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia, gemme artistiche e culturali, fanno di questa destinazione un paradiso per i wine lovers”.

“Primavera, estate ed inizio autunno sono il periodo migliore dell’anno per godere di attività all’area aperta e di wine tour”, spiega la rivista, in un territorio davvero ricco di storia e che, oltre alla denominazioni citate, vale la pena ricordare, sfiora Montepulciano ed il suo Vino Nobile, e come sottolinea la O’Keefe, è a pochi chilometri da Siena, una delle capitali del Chianti Classico. Tanti i luoghi dedicati al wine & food che potrebbero essere segnalati. Quelli scelti da Wine Enthusiast, sul fronte della ristorazione, sono l’Osteria Perillà a Rocca d’Orcia (ristorante fresco di prima stella Michelin, ndr), per una cucina di alto livello fatta di ingredienti local, La Bottega di Cacio nel borgo di Bagno Vignoni e, ancora, a Montalcino, la Vineria le Potazzine e La Taverna Banfi, ristorante di Castello Banfi.

Strettamente legati al vino anche i consigli per l’alloggio, perchè se primeggia nelle segnalazioni l’Adler Thermae Wellness & Spa Resort, la struttura di più alto livello del territorio, per soggiorni tra le vigne il magazine segnala, a Montalcino il Castello di Velona Resort e Borgo Canalicchio di Sopra Wine Relais, e a Castiglione d’Orcia gli appartamenti della tenuta Poggio al Vento. Tra una degustazione e l’altra, imperdibili le visite a Pienza, una delle poche “città ideali” del Rinascimento davvero realizzate, grazie al progetto urbanistico di Bernardo Rossellino per Papa Pio II, nel Quattrocento, perla urbana a metà strada tra Montalcino e Montepulciano, le tante possibilità di passeggiate a piedi o in biciclette sulle tante strade bianche del territorio, anche attraverso la Via Francigena, o una visita alle Termali di Bagni San Filippo. Senza dimenticare l’abbazia di Sant’Antimo, di epoca Carolingia, a Montalcino.

Ed ancora, tornando al vino, centinaia le possibilità per chi vuole degustare i vini del territorio. Dalla Tenuta Greppo di Biondi Santi, “dove si può imparare qualcosa di più sulla famiglia che ha inventato il Brunello di Montalcino”, scrive “Wine Enthusiast”, a Castello Banfi, dalla cantina Ciacci Piccolomini d’Aragona al Casato Prime Donne di Donatella Cinelli Colombini, o le “boutique wineries” come Baricci, Colombaio, Montosoli, “situate tutte sulle pendici della celebrata collina di Montosoli”, o Le Chiuse. Sempre a Montalcino, da non perdere secondo il magazine una visita all’Enoteca Osticcio e all’Enoteca La Fortezza, che alberga nella trecentesca fortezza del Paese. Per assaggiare il meglio dell’Orcia Doc, invece, i suggerimenti sono Podere Forte, la cantina biodinamica creata da Pasquale Forte a Castiglione d’Orcia, o la Tenuta Sanoner a Bagno Vignoni, e da non perdere una visita all’azienda Capitoni a Pienza.

Solo alcuni, ovviamente, dei tanti suggerimenti possibili tra eccellenze vinicole, artistiche, e paesaggistiche, indicate in un articolo che, insieme alla Val d’Orcia, nel mondo, seleziona destinazioni come la San Luis Obispo Coast, in California, la Grand Valley, in Colorado, la Corsica, in Francia, la Southern Coast in Uruguay, Cape Town in Sudafrica, Melbourne, in Australia, la Regione della Styria, in Austria, il “Triangolo dello Cherry”, tra Jerez de la Frontera, Sanlúcar de Barrameda ed El Puerto de Santa María, in Spagna, ed Hong Kong, una della grandi capitali mondiali del mercato del vino.

18 • 12 • 2017
Montalcino news

Fine anno, è tempo di classifiche. E il sito Winenews.it è andato a vedere quali sono i vini italiani più popolari, quelli più costosi, quelli migliori per giudizio della critica e quelli dal miglior rapporto qualità prezzo nel database di Wine-Searcher (www.wine-searcher.com, aggiornato a dicembre 2017), tra i principali motori di ricerca di vini e quotazioni, che ogni giorno processa oltre 1 milione di ricerche. Grandi nomi del vino italiano, dove non poteva mancare il Brunello di Montalcino, che non a caso sono poi quelli che dominano nelle aste e che, pur appannaggio di pochi, sia per quotazione che per volumi di produzione, contribuiscono in maniera decisiva a tenere alta l’immagine del Belpaese enoico.

In testa alla classifica dei “Most popular”, basata sulla frequenza di ricerca, il n. 1 degli italiani (e n. 10 a livello della lista “mondiale”, dominata dai francesi), è il Sassicaia della Tenuta San Guido, seguito dal Tignanello di Antinori e dal Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno. Nella “top 10” italiana, al nono e al decimo posto, compaiono il Brunello di Montalcino della Tenuta Greppo di Biondi Santi ed il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova di Casanova di Neri.

Guardando al prezzo medio a bottiglia, termometro importante per il mercato del vino, il n. 1 assoluto è il Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno, con quotazioni di 860 euro a bottiglia in media, seguito dal Barolo Falletto Riserva di Bruno Giacosa, a 703 euro. Sul podio anche il Masseto, con 613 euro a bottiglia. A seguire, il Brunello di Montalcino Riserva della Tenuta Greppo di Biondi Santi con 479 euro, davanti al Brunello di Montalcino Riserva di Case Basse di Gianfranco Soldera a 461.

Diversissima, ovviamente, la classifica dei “Best Value”, che mette in fila i vini con il miglior rapporto tra punteggio della critica e prezzo. Al top viene il Brunello di Montalcino Pianrosso 2012 di Ciacci Piccolomini d’Aragona (94 punti, per un costo medio a bottiglia di 55 euro), seguito dal Duemani 2012 di Duemani (95 punti e 89 euro), e dal Giusto di Notri 2010 di Tua Rita (94 punti e 57 euro). Ai piedi del podio la Barbera d’Asti La Villa 2015 di Tenuta Olim Bauda (92 punti e 14 euro), seguita dal Barolo Bricco di Pernice 2010 di Elvio Cogno (94 punti e 63 euro), dal Sammarco 2007 di Castello dei Rampolla (94 punti e 66 euro), dal Galatrona 2007 di Petrolo (95 punti e 100 euro a bottiglia in media), dal Vigna di Alceo 2007 ancora di Castello dei Rampolla (95 punti e 107 euro), dal Saffredi 2015 di Fattoria Le Pupille (94 punti per 67 euro), e di nuovo dal Brunello di Montalcino Pianrosso di Ciacci Piccolomini d’Aragona 2010 (94 punti per 68 euro).

Nessun Brunello invece nella classifica dei “Best”, ovvero dei vini con il miglior punteggio dalla critica internazionale, che Wine-Searcher ottiene mettendo insieme quelli di testate come “The Wine Advocate” (Monica Larner per l’Italia), “Wine Spectator” e “The Wine Enthusiast” (con la italian editor Kerin O’Keefe), e di Antonio Galloni e Jancis Robinson, tra gli altri. Qui, a pari merito con 95 punti, vengono nell’ordine il Masseto, il Sorì San Lorenzo di Gaja, il Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno, ed il Barolo Le Rocche del Falletto di Bruno Giacosa. Con 94 punti, seguono il Villa d’Alceo di Castello dei Rampolla, il Sorì Tildin di Gaja, il Solaia di Antinori, il Barolo Romirasco Bussia di Aldo Conterno, lo Sperss di Gaja e l’Ornellaia.

14 • 12 • 2017
Montalcino news

Nella “The top 100 Italian Wines of 2017” di James Suckling compare ancora una volta il Brunello di Montalcino, anche se con una evidente flessione rispetto al 2016, quando ben 18 vini di Montalcino vennero inseriti nei primi 40 posti. Stavolta, nella speciale graduatoria del guru americano, si contano dodici etichette e nessuna riesce a prendere gli agognati 100 punti. L’unico ad entrare nella Top 10 è il Brunello di Montalcino 2012 di Livio Sassetti, che totalizza 98 punti e si posiziona al settimo posto. Stesso punteggio anche per il Brunello di Montalcino Le Lucere 2012 di San Filippo (n.12). A 97 punti troviamo il Solengo 2015 di Argiano (n.18), il Brunello di Montalcino Montosoli 2012 di Altesino (n.21) e il Brunello di Montalcino Pianrosso 2012 di Ciacci Piccolomini d’Aragona (n.22). A 96 punti il Brunello di Montalcino Zodiac Riserva 2011 di Castiglion del Bosco (n.46), il Brunello di Montalcino 2012 di Valdicava (n.55), il Brunello di Montalcino 2012 de La Magia (n.71), il Brunello di Montalcino 2012 de La Rasina (n.72), il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2012 di Casanova di Neri (n.73) e il Brunello di Montalcino 2012 di Casanuova delle Cerbaie (n.74). Totalizza infine 95 punti il Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2012 di Siro Pacenti (n.86).

 

“La classifica dei cento migliori vini italiani di quest’anno si concentra sulla pura qualità - spiega James Suckling -. Abbiamo assaggiato tanti grandi bottiglie nel 2017 e valutato più di 3.5000, di conseguenza è stato difficile restringerla a solo 100 vini”.

20 • 11 • 2017
Montalcino news

In visita al museo della bicicletta presso l’azienda Ciacci Piccolomini d’Aragona. Paolo Bianchini ci apre le porte di una stanza ad hoc dedicata al ciclismo, con magliette storiche e bici d’epoca che sono dei veri e propri pezzi rari da collezione: Moser, Casagrande, Scarponi, Cipollini, Fondriest, Bitossi, Colnago, sono solo alcune delle “chicche” appartenute ai grandi campioni ed oggi custodite in azienda. Bianchini è stato un bravo ciclista in passato ma anche nel presente se la cava ancora molto bene. Tuttora conserva forti legami con il mondo della bicicletta, con i campioni che spesso vengono da queste parti per parlare di ciclismo e sorseggiare un buon calice di Brunello di Montalcino. Bici e vino un legame solido testimoniato dai numeri di un turismo sportivo in grande crescita e che qui, grazie alle strade bianche e ai suggestivi panorami trova terreno fertile. E poi ci sono i grandi eventi: l’Eroica, la Granfondo del Brunello ma anche quella “mitica” tappa del Giro d’Italia 2010 che toccò proprio Montalcino e che fu impreziosita dalla vittoria di un campione come Cadel Evans con Vincenzo Nibali che si trovava in maglia rosa nella grande corsa a tappe italiana vinta poi da Ivan Basso. Ma Bianchini ha anche la “sua squadra”, l’Asd Brunello Bike, che ha pure un importante scopo sociale: il ricavato dell’acquisto della maglia da parte dei sostenitori viene infatti devoluto in beneficienza. Sport, vino e solidarietà. Un tridente imbattibile e che merita un brindisi. A base di Brunello naturalmente…

20 • 10 • 2017
Montalcino news

Quattrocento etichette divise in quattro categorie: 100 vini da bere subito, 100 da comprare, 100 da conservare e 100 da riassaggiare. Sono le speciali graduatorie della nuova Guida “I Vini d’Italia” de L’Espresso, curata da Andrea Grignaffini e Antonio Paolini e presentata ieri alla Stazione Leopolda di Firenze. Dopo la rivoluzione di un anno fa, ecco un’altra novità, la categoria dei “100 vini da riassaggiare”, per dare un’ulteriore prospettiva al consumatore, quella evolutiva: una sezione senza classifica, ma che mappa le vecchie annate presenti sul territorio italiano in ordine decrescente di annata, dalla 2013 alla 1985, e in cui si trovano etichette che hanno fatto la storia, come Biondi Santi Brunello di Montalcino 2000.

 

L’approccio che contraddistingue la guida resta quello empirico. Tramite lo strumento analitico delle classifiche, infatti, il consumatore potrà farsi un’idea dello stato dell’arte del vino in Italia, in base non solo alla sua intenzione, ma anche al suo profilo. L’edonista, per esempio, sarà interessato alla dimensione della godibilità al momento del consumo, in una parola, alla bevibilità, cui è dedicata, in un certo senso, la sezione “i 100 vini da bere subito”. Il pragmatico, invece, sarà più sensibile al rapporto qualità/prezzo, che troverà diligentemente compilato, da Nord a Sud, nella sezione “i 100 vini da comprare”. Il collezionista, infine, sarà interessato al potenziale d’invecchiamento, che troverà rappresentato nella sezione della guida dedicata alla longevità, “i 100 vini da conservare”. Nella lista de l’Espresso non manca Montalcino, presente coi suoi Rosso e Brunello in tutte e tre le top 5 (i vini “da riassaggiare”, come detto, sono senza classifica).

 

Durante la presentazione sono stati battuti all’asta, dalla Casa d’Aste Pandolfini, 150 lotti di vini pregiati e da collezione (e altri 350 saranno battuti oggi e domani, nella sede di Pandolfini). Forte l’apprezzamento per il Brunello di Montalcino, e in particolare per quello di Soldera. Un lotto di cinque Riserva (annate dal 1994 al 2002) è andato a 1.800 euro, un lotto di 3 Brunello del 1990 a 1900 euro, una Magnum del 1986 a 1.000 euro, e sempre 1.000 euro ci sono volute per una Rosso dai Vigneti di Brunello Case Basse del 1979.

 

Focus - I vini di Montalcino presenti nella guida “I Vini d’Italia” de L’Espresso 2018

 

“100 vini da bere subito”

 

4. Rosso di Montalcino 2015 - Corte dei Venti

 

6. Brunello di Montalcino 2012 - Terre Nere Campigli Vallone

 

100 vini da comprare”

 

5. Brunello di Montalcino 2012 - Col d’Orcia

 

14. Rosso di Montalcino 2015 - Pian delle Querci

 

32. Brunello di Montalcino 2012 - Caprili

 

“100 vini da conservare”

 

5. Brunello di Montalcino 2012 - Fuligni

 

10. Brunello di Montalcino Riserva 2011 - Stella di Campalto - San Giuseppe

 

15. Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2012 - Mastrojanni

 

22. Brunello di Montalcino Riserva Lupi e Sirene 2011 Podere Le Ripi

 

65. Brunello di Montalcino Piaggione 2012 - Podere Salicutti

 

“100 vini da riassaggiare”

 

Brunello di Montalcino 2006 - La Cerbaiola - Salvioni

 

Brunello di Montalcino 2000 - Biondi Santi

 

Brunello di Montalcino Vigna Pianrosso 1999 - Ciacci Piccolomini

21 • 07 • 2017
Montalcino news

Montalcino finisce al Tour de France. Gli appassionati di uno degli sport più nobili ed eroici lo avranno sicuramente notato durante questi giorni di dirette televisive dedicate alla gara a tappe più famosa al mondo. Il ciclismo, lo sappiamo, è disciplina di aneddoti e leggende, ricordi e cimeli. Come quella bellissima maglia arancio-bianco che non esiste più (adesso è di colore verde) e che Franco Bitossi indossò e conquistò nel 1968. Un anno importante per il ciclista di Carmignano che in quella edizione della “Grande Boucle” vinse la Combinata arrivando primo nella classifica a punti, secondo in quella del Gran Premio della Montagna e ottavo nella generale. Risultati che dimostrarono, ancora una volta, la versatilità e il talento di Bitossi. Ebbene quella mitica maglia dai colori così vivi fa parte della storia del ciclismo. Ed è conservata gelosamente a Montalcino da Paolo Bianchini, ex corridore che ha sfiorato il professionismo (nel momento decisivo ha scelto lo studio) ma che ha mantenuto dei legami fortissimi con il ciclismo e con quei campioni che fanno sognare la gente. E il mondo dei pedali non si è mai dimenticato di lui visto che spesso e volentieri i corridori passano a salutarlo a Montalcino nella azienda di famiglia, la Ciacci Piccolomini d’Aragona, che conduce con la sorella Lucia, dove la sala degustazione non è solo il luogo per scoprire i grandi vini ma anche per respirare la storia del ciclismo. Un piccolo-grande museo ricco di tesori, dove fotografie, maglie e biciclette fanno bella mostra e testimoniano come la passione sia un requisito che non deve mai mancare tanto nel ciclismo come nel vino. La storica maglia portata da Bitossi nel Tour de France del 1968“Questo sport ha sempre fatto parte della mia vita - spiega Paolo Bianchini - ho corso fino al 2002. Sono molto legato a Franco Bitossi e quando è stato contattato dalla Rai per la maglietta lui ha subito fatto il mio nome. Ho ricevuto la chiamata e l’immagine della maglia e il nome di Montalcino sono così finiti in diretta nel corso della trasmissione “Processo alla Tappa”. Conosco molto bene l’ambiente e sono sempre stato benvoluto da tutti. L’ultima dimostrazione l’ho avuta poco tempo fa quando appena tagliato il traguardo della “Charlie Gaulle”, Paolo Savoldelli (due volte vincitore del Giro d’Italia ndr) ha annunciato il mio nome e subito dopo tante persone sono venute a salutarmi. Sono cose che fanno piacere così come ricevere la visita di tante stelle del ciclismo di cui conservo le maglie, cimeli e foto ricordo”. Come quelle con Francesco Moser, di cui Bianchini è amico da anni ricevendo in dono anche una delle prime casacche da campione d’Italia del fuoriclasse di Palù di Giovo. E a proposito di “divise famose” del ciclismo fanno bella mostra al museo le magliette di campioni del mondo di Gianni Bugno, Maurizio Fondriest e Mario Cipollini. Un legame, quello con i professionisti, che non si è mai interrotto e che prosegue con i protagonisti di oggi: Manuel Quinziato, Franco Pellizzotti, Daniele Bennati, Francesco Casagrande e Matteo Trentin sono solo alcuni dei tanti nomi passati per la Ciacci Piccolomini d’Aragona per bere un calice di buon Brunello e parlare di ciclismo in un ambiente rilassato e disteso. E poi c’è anche la solidarietà. Perché la famiglia Bianchini con la sua Asd “Brunello Bike” mette in vendita le maglie da ciclismo dell’associazione, il cui ricavato, ogni anno, va in beneficenza. Un’idea che vale una grande classica.

05 • 04 • 2017
Montalcino news

Da anni, Luciano Ferraro, caporedattore del Corriere della Sera e curatore del blog DiVini e il sommelier Luca Gardini raccontano storie di vini e di vignaioli. Quest’anno il loro prezioso libro è dedicato a I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia 2017 (Edizioni del Corriere della Sera). Non è facile raccontare il vino, ma Ferraro e Gardini non sono mai venuti meno a un insegnamento di Luigi Veronelli. Dietro ogni bottiglia c’è una vita, ci sono passione e dedizione, ci sono anni e anni di sacrifici per ottenere un prodotto speciale e altrettanti di sforzi e tormenti per farsi conoscere. C’è una parte del libro, molto interessante, dedicata alla storia della vite e ai principali vitigni coltivati in Italia.
Nella sezione della guida dedicata ai migliori vignaioli d’Ialia, Montalcino è presente con ben 8 “signori” del Brunello: Elisabetta Gnudi Angelini (Altesino), Jacopo Biondi Santi (Tenuta Greppo Biondi Santi), Giovanni Neri (Casanova di Neri), Massimo Ferragamo (Castiglion del Bosco), Paolo e Lucia Bianchini (Ciacci Piccolomini d’Aragona), Alessandro Mori (Il Marroneto), Francesco Illy (Podere Le Ripi) e Gigliola Gorelli (Le Potazzine).
C’è poi la parte dedicata ai vini, sono 100 quelli selezionati da Luca Gardini che hanno ottenuto un punteggio oltre i 90/100. Ed anche qui il Brunello la fa da padrone con ben … etichette. i più quotati dal Sommelier sono il Brunello di Montalcino 2012 di Poggio di Sotto e quello di Salvioni che conquistano entrambi 96 punti.

Focus - I Brunello nella Top 100 di Luca Gardini 
96. Poggio di Sotto Brunello di Montalcino 2012
96. Salvioni Brunello di Montalcino 2012
95. Capanna Brunello di Montalcino 2012
95. Il Poggione Brunello di Montalcino Riserva 2010 Vigna Paganelli
95. Siro Pacenti Brunello di Montalcino 2012 Vecchie Vigne
94. Caparzo Brunello di Montalcino 2012
94. Lisini Brunello di Montalcino 2012
94. Mocali Brunello di Montalcino 2010 Riserva Vigna delle Raunate
93. Col d’Orcia Brunello di Montalcino 2012
93. Collemattoni Brunello di Montalcino 2012
93. Tenute Silvio Nardi Brunello di Montalcino 2012
91. Terre Nere Campigli Vallone Brunello di Montalcino 2012

23 • 03 • 2017
Montalcino news

Montalcino fa la parte del leone, con ben 16 realtà enoiche presenti sul territorio che voleranno negli States dal 6 al 12 maggio, per il Wine Spectator’s Grand Tour 2017, uno dei road show più esclusivi e attesi, promosso dalla rivista che ha scelto una rosa di 240 vini tra tutti quelli che hanno conquistato un punteggio superiore a 90/100, che farà tappa a Las Vegas (6 maggio), Chicago (9 maggio) e Miami (12 maggio). Montalcino ed il suo Brunello confermano dunque il loro potenziale a livello mondiale e daranno bella mostra di sé in una delle “vetrine” internazionali più prestigiose confermando la passione americana per il “re” del Sangiovese.

 

Focus - Le cantine di Montalcino dello Wine Spectator’s Grand Tour 2017 

Allegrini (è presente a Montalcino con San Polo)

Altesino

Antinori (è presente a Montalcino con Pian delle Vigne)

Castello Banfi

Bertani (è presente a Montalcino con Val di Suga)

Caparzo

Carpineto

Casanova di Neri

Ciacci Piccolomini d’Aragona

Marchesi de’ Frescobaldi (è presente a Montalcino con CastelGiocondo)

Fuligni

Luce della Vite

Siro Pacenti

Ruffino (è presente a Montalcino con Greppone Mazzi)

San Felice (è presente a Montalcino con Campogiovanni)

Valdicava

17 • 03 • 2017
Montalcino news

“Brunello in Cattedra” nasce per accompagnare un pubblico di esperti e appassionati nella scoperta e approfondimento di un territorio unico, che da secoli produce un vino straordinario. Il 23 marzo, al Relais Bellaria di Bologna, si terrà una degustazione guidata, di sette etichette di Brunello, presieduta dal maestro sommelier Roberto Gardini. Verrete guidati nella degustazione di un vino che nell’Ottocento ha cambiato il destino di Montalcino, stravolgendolo e portandolo al successo con il Brunello, sia in Italia che all’estero. Aziende storiche. Territori diversi. Innovazione per alcuni. Tradizione per altri. Quello che principalmente lega queste sette realtà è la grande passione per il proprio lavoro, la stessa che lo staff di Arte&Vino vuole trasmettere durante gli assaggi di questi vini. Al termine della degustazione ci sarà una selezione di formaggi e salumi tipici della tradizione toscana.

Focus - I vini in degustazione

Brunello di Montalcino 2012 Casanova di Neri

Brunello di Montalcino 2012 Capanna di Cencioni

Brunello di Montalcino 2011 Tenuta Le Potazzine

Brunello di Montalcino 2011 Azienda Agricola Uccelliera

Brunello di Montalcino 2011 Azienda Agricola Il Marroneto

Brunello di Montalcino 2007 Azienda Agricola Podere Le Ripi

Brunello di Montalcino 2004 Ciacci Piccolomini d’Aragona

17 • 03 • 2017
Montalcino news

Per il sesto anno consecutivo Luca Gardini, uno fra i più talentuosi degustatori internazionali, suggerisce, sulla Gazzetta dello Sport, le sue etichette indimenticabili e, come ogni volta, il Brunello di Montalcino lascia il segno. Dopo aver premiato un Porto, un Dom Perignon, il Barolo Cà d’Morissio di Mauro Mascarello, il Riesling di Prum e, lo scorso anno con 100/100, il Brunello Riserva Cerretalto 2010 di Casanova di Neri, quest’anno incorona, con 99 punti, Willi Schaefer Riesling Aulese Graacher Domprobst 2015. Al secondo posto, sempre con 99 punti torna il Brunello di Montalcino di Casanova di Neri con l’etichetta Tenuta Nuova 2012 seguito, sul terzo gradino del podio, dal Bordeaux 2015 Chateau Pichon Baron, sempre a 99 punti. Nella classifica dei 50 più quotati vini secondo Gardini, sono altri i Brunello a comparire. Al n. 12 si trova il Brunello de Il Marroneto Madonna delle Grazie 2012 con 98 punti seguito dal Brunello 2012 Pianrosso di Ciacci Piccolomini d’Aragona al n. 25 con 96 punti, per chiudere al n. 30 con Le Potazzine che conquistano sempre 96 punti.

09 • 03 • 2017
Montalcino news

Montosoli di Altesino, Tenuta Greppo Biondi Santi e Pianrosso di Ciacci Piccolomini d’Aragona sono i migliori Brunello 2012 che risultano dall’indagine che la MontalcinoNews ha elaborato incrociando i giudizi dei cinque massimi critici mondiali: James Suckling, Monica Larner, corrispondente in Italia per Robert Parker e “The Wine Advocate”, Ian D’Agata per “Vinous” di Antonio Galloni, Kerin O’Keefe, italian editor di “Wine Enthusiast” e Walter Speller, voce autorevole di JancisRobinson.com. Ma se questi sono i vini che mettono d’accordo tutti, ogni esperto ha le proprie preferenze. Per Larner e O’Keefe il migliore è il Brunello Madonna delle Grazie di Marroneto con 99 punti, che conquista anche il palato di Speller insieme al Tenuta Greppo Biondi Santi (18 punti). Suckling predilige il Brunello di Livio Sassetti e Le Lucère di San Filippo (98 punti), mentre Il Piaggione di Salicutti ed il Brunello San Filippo (95+) sono i preferiti di Ian D’Agata.

08 • 03 • 2017
Montalcino news

“La mia prima impressione sul 2012 era sì che fosse una grande annata ma non che fosse una vendemmia eccezionale, come la 2010, tanto da meritare le 5 stelle che il Consorzio le ha attribuito. Mi sono ricreduto quando mi sono sorpreso ad attribuire a molte delle etichette assaggiate, l’ottimo punteggio di 17”. Così Walter Speller, voce autorevole di JancisRobinson.com, commenta l’annata 2012 presentando la lista dei suoi assaggi corredata dagli immancabili punteggi. “La vendemmia - ha aggiunto Speller - sembrava presentare un enigma. Le vendemmie 2011 e 2012 sono entrambe il risultato di due annate calde ma, se il 2011 si presentava pesante e alcolico, caratteristiche che in alcuni casi fanno temere per una potenziale longività, il 2012 non potrebbe essere più diverso. Si ha un’abbondanza di fresca acidità, sentore di frutti rossi, alcolicità ben contenuta e tannini decisi”. Il “super degustatore”, ha assaggiato ben 139 etichette di Brunello di Montalcino 2012, 40 di Brunello 2012 Selezione, 4 Brunello 2011 e 32 Riserva 2011 e 2 Riserva 2010.

Focus - I punteggi

18. Il Marroneto Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2012

18. Tenuta Greppo Biondi Santi Brunello di Montalcino 2012

17.5+. Salvioni Brunello di Montalcino 2012

17.5. Altesino Brunello di Montalcino Montosoli 2012

17.5. Casa Raia Brunello di Montalcino 2012

17.5. La Magia Brunello di Montalcino 2012

17.5. Sesti Brunello di Montalcino 2012

17.5. Gianni Brunelli Le Chiuse di Sotto Brunello di Montalcino 2012

17.5. Canalicchio di Sopra Brunello di Montalcino 2012

17.5. Cupano Brunello di Montalcino 2012

17.5. Fuligni Brunello di Montalcino 2012

17.5. Siro Pacenti Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2012

17.5. Le Potazzine Brunello di Montalcino 2012

17.5. Podere Le Ripi Brunello di Montalcino I Lupi e Le Sirene 2012

17.5. L’Aietta Brunello di Montalcino 2012

17++. Il Marroneto Brunello di Montalcino 2012

17++. Poggio Antico Brunello di Montalcino Altero 2012

17++. Fattoi Brunello di Montalcino 2012

17+. Poggio di Sotto Brunello di Montalcino 2012

17+. Col d’Orcia Brunello di Montalcino 2012

17+. Baricci Brunello di Montalcino 2012

17+. Conti Costanti Brunello di Montalcino 2012

17+. Terralsole Brunello di Montalcino 2012

17+. Le Chiuse Brunello di Montalcino 2012

17+. Le Macioche Brunello di Montalcino 2012

17+. San Polino Brunello di Montalcino Helichrysum 2012

17+. Villa Poggio Salvi Brunello di Montalcino Pomona 2012

17+. Caparzo Brunello di Montalcino La Casa 2012

17+. Fattoria dei Barbi Brunello di Montalcino Vigna del Fiore 2012

17. La Mannella Brunello di Montalcino 2012

17. SanLorenzo Brunello di Montalcino 2012

17. Casisano Colombaio Brunello di Montalcino 2012

17. Corte Pavone Brunello di Montalcino 2012

17. Tiezzi Poggio Cerrino Brunello di Montalcino 2012

17. Luce della Vite Brunello di Montalcino 2012

17. Mastrojanni Brunello di Montalcino 2012

17. Baccinetti, Saporoia Brunello di Montalcino 2012

17. Talenti Brunello di Montalcino 2012

17. Padelletti Brunello di Montalcino 2012

17. Fattoria dei Barbi Brunello di Montalcino 2012

17.Val di Suga Brunello di Montalcino 2012

17. Poggio dell’Aquila Brunello di Montalcino 2012

17. Querce Bettina Brunello di Montalcino 2012

17. Scopetone Brunello di Montalcino 2012

17. Collemattoni Brunello di Montalcino 2012

17. Il Poggione Brunello di Montalcino 2012

17. La Capanna Brunello di Montalcino 2012

17. Canalicchio di Franco Pacenti Brunello di Montalcino 2012

17. Bellaria Brunello di Montalcino 2012

17. Altesino Brunello di Montalcino 2012

17. Lisini Brunello di Montalcino 2012

17. Màté Brunello di Montalcino 2012

17. Poggio Antico Brunello di Montalcino 2012

17. Mocali Brunello di Montalcino Vigna delle Raunate 2012

17. Castello Romitorio Brunello di Montalcino Filo di Seta 2012

17. Tenute Silvio Nardi Brunello di Montalcino Poggio Doria 2012

17. Bellaria Brunello di Montalcino Assunto 2012

17. Siro Pacenti Brunello di Montalcino Pelagrilli 2012

17. Donatella Cinelli Colombini Brunello di Montalcino Progetto Prime Donne 2012

17. La Mannella Brunello di Montalcino Poggiarelli 2012

17. Tiezzi Brunello di Montalcino Vigna Soccorso 2012

16.5+. Donatella Cinelli Colombini Brunello di Montalcino 2012

16.5+. Poggio Nardone Brunello di Montalcino 2012

16.5+. Fornacina Brunello di Montalcino 2012

16.5+. Fanti Brunello di Montalcino Vallocchio 2012

16.5. Donna Olga Brunello di Montalcino Le Cacce 2012

16.5. La Lecciaia Brunello di Montalcino Vigna Manapetra 2012

16.5. La Togata Brunello di Montalcino La Togata dei Togati 2012

16.5. Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino Pianrosso 2012

16.5. Luigi Fanti Brunello di Montalcino Il Colle del Fante 2012

16.5. Renieri Brunello di Montalcino 2012

16.5. Pietroso Brunello di Montalcino 2012

16.5. San Polino Brunello di Montalcino 2012

16.5. Uccelliera Brunello di Montalcino 2012

16.5. Paradisone Brunello di Montalcino 2012

16.5. Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino 2012

16.5. Tenute Silvio Nardi Brunello di Montalcino 2012

03 • 03 • 2017
Montalcino news

“Il 2012? Un assaggio squisito dopo l’altro”. Così Ian D’Agata ha descritto il Brunello di Montalcino degustato per “Vinous” di Antonio Galloni, ex “pupillo” di Robert Parker e dal 2013 “one man show” nella sua personale rivista. Nel dare i punteggi, tanto importanti per i produttori che presentano le proprie annate sui mercati del mondo, Ian D’Agata descrive così il Brunello di Montalcino entrato in commercio lo scorso gennaio: “la vendemmia 2012 si distingue per la sua qualità elevata e costante: un esempio di equilibrio impeccabile, vibrante acidità e tannini a grana fine impreziositi da aromi e sapori di frutti prevalentemente rossi, arancio sangue e minerali, caratteristiche che preannunciano una grande longevità”.

Focus - I punteggi di Ian D’Agata per “Vinous”

95+. Salicutti Brunello di Montalcino Il Piaggione 2012

95+. San Filippo Brunello di Montalcino 2012

94+. Poggio di Sotto Brunello di Montalcino 2012

94+. Il Marroneto Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2012

94+. Siro Pacenti Brunello di Montalcino 2012

94+. Mastrojanni Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2012

94+. Costanti Brunello di Montalcino 2012

94. Podere Scopetone Brunello di Montalcino 2012

94. Tenuta Greppo Biondi Santi Brunello di Montalcino 2012

93+. La magia Brunello di Montalcino Ciliegio 2012

93+. Le Ragnaie Brunello di Montalcino Fornace 2012

93+. Fuligni Brunello di Montalcino 2012

93+. Siro Pacenti Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2012

93+. Le chiuse di Sotto Gianni Brunelli Brunello di Montalcino 2012

93+. Il Poggione Brunello di Montalcino 2012

93+. Mastrojanni Brunello di Montalcino 2012

93+. San Lorenzo Brunello di Montalcino Bramante 2012

93+. Il Marroneto Brunello di Montalcino 2012

93+. La Torre Brunello di Montalcino 2012

93+. Paradisone

93. Sesta di Sopra Brunello di Montalcino 2012

93. Caprili Brunello di Montalcino 2012

92+. Salvioni (La Cerbaiola) Brunello di Montalcino 2012

92+. Cupano Brunello di Montalcino 2012

92+. Frescobaldi Luce della Vite Brunello di Montalcino 2012

92+. Le Ragnaie Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2012

92+. Canalicchio di Sopra Brunello di Montalcino 2012

92+. Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino Pianrosso 2012

92+. Le Ragnaie Brunello di Montalcino 2012

92+. Le Gode Brunello di Montalcino 2012

92+. Le Potazzine Brunello di Montalcino 2012

92+. La Gerla Brunello di Montalcino 2012

92+. Baricci Brunello di Montalcino 2012

92+. Patrizia Cencioni Solaria Brunello di Montalcino 2012

92+. Pinino Brunello di Montalcino 2012

92. Cerbaiona Brunello di Montalcino 2012

92. La Fortuna Brunello di Montalcino Giobi 2012

92. Canalicchio Franco Pacenti Brunello di Montalcino 2012

92. Il Paradiso di Frassina Brunello di Montalcino Moz Art Wine 2012

92. Fossacolle Brunello di Montalcino 2012

92. Cortonesi (Former La Mannella) Brunello di Montalcino Poggiarelli 2012

92. La Fortuna Brunello di Montalcino 2012

92. Collosorbo Brunello di Montalcino 2012

92. Agostina Pieri Brunello di Montalcino 2012

92. La Magia Brunello di Montalcino 2012

92. Siro Pacenti Brunello di Montalcino Pelagrilli 2012

92. Collelceto Brunello di Montalcino 2012

92. Mocali Brunello di Montalcino Vigna delle Raunate 2012

92. Tenuta di Sesta

92. Podere Le Ripi Brunello di Montalcino I Lupi e Le Sirene 2012

91+. Altesino Brunello di Montalcino Montosoli 2012

91+. La Togata Brunello di Montalcino 2012

91+. Casanova di Neri Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2012

91+. Palazzo Brunello di Montalcino 2012

91+. Antinori Pian delle Vigne Brunello di Montalcino 2012

91+. Caparzo Brunello di Montalcino Vigna La Casa 2012

91+. Collemattoni Brunello di Montalcino 2012

91+. Capanne Ricci Brunello di Montalcino 2012

91+. Aisna Brunello di Montalcino 2012

91+. Verbena Brunello di Montalcino 2012

91+. San Filippo Brunello di Montalcino Le Lucère

91. Tenute Silvio Nardi Brunello di Montalcino Poggio Doria 2012

91. Cortonesi (Former La Mannella) Brunello di Montalcino La Mannella 2012

91. Castiglion del Bosco Brunello di Montalcino Campo del Drago 2012

91. Frescobaldi CastelGiocondo Brunello di Montalcino 2012

91. Talenti Brunello di Montalcino 2012

91. Castello di Romitorio Brunello di Montalcino 2012

91. Voliero Brunello di Montalcino 2012

91. Uccelliera Brunello di Montalcino 2012

91. La Poderina Brunello di Montalcino 2012

91. Casanova di Neri Brunello di Montalcino 2012

91. Pietroso Brunello di Montalcino 2012

91. Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino 2012

91. Castiglio del Bosco Brunello di Montalcino 2012

91. Col d’Orcia Brunello di Montalcino Vendemmia 2012

91. Fattoria dei Barbi Brunello di Montalcino 2012

91. Molino del Piano Brunello di Montalcino 2012

91. Altesino Brunello di Montalcino 2012

91. Terre Nere Brunello di Montalcino 2012

91. Tassi Brunello di Montalcino 2012

91. Sesti Brunello di Montalcino 2012

91. SassoDiSole Brunello di Montalcino 2012

03 • 03 • 2017
Montalcino news

Montosoli Altesino, Pianrosso Ciacci Piccolomini d’Aragona, Poggio di Sotto, Tenuta Greppo Biondi Santi. Ecco i migliori Brunello di Montalcino 2012 che mettono d’accordo quattro massimi critici mondiali: James Suckling, Monica Larner, corrispondente in Italia per Robert Parker e “The Wine Advocate”, Ian D’Agata per “Vinous” di Antonio Galloni, Kerin O’Keefe, Italian editor di “Wine Enthusiast”. La MontalcinoNews, dopo aver pubblicato tutti gli assaggi separatamente, ha deciso così di fare un incrocio e stilare la “top 10” delle etichette che hanno trovato un posto di rilievo negli assaggi di quattro dei più influenti critici mondiali di vino. Nel dettaglio, al primo posto, con un totale di 380+ punti su 400, si piazza il Brunello di Montalcino 2012 Montosoli di Altesino, seguito dal Pianrosso di Ciacci Piccolomini d’Aragona, con 378+ punti, al terzo posto, un pari merito, per il Brunello di Montalcino 2012 Poggio di Sotto (377+ punti) e Tenuta Greppo Biondi Santi (377). A seguire, fuori dal podio, si piazza Siro Pacenti, con il Brunello Vecchie Vigne (374++), Mastrojanni, con il Brunello “base”, a 371+ punti, e la selezione Vigna Loreto, con 370+ punti; conquistano 370 punti, il Brunello Uccelliera e la selezione Pelagrilli di Siro Pacenti; a chiudere la top 10, il Brunello 2012 de La Gerla (368++) e la Fattoria dei Barbi (368). Dopo “Benvenuto Brunello”, si apre adesso il periodo importante in cui i critici assegnano i punteggi ai vini usciti in gennaio sugli scaffali di tutto il mondo: a fare notizia, nel territorio del Brunello, sono proprio gli assaggi dei guru del vino, coloro che, con i propri punteggi, possono davvero fare la differenza. Un momento topico per i produttori che attendono speranzosi delle buone recensioni, ma anche per collezionisti, appassionati e consumatori, che, nelle “classifiche”, trovano un punto di riferimento importante nella guida ai propri acquisti.

02 • 03 • 2017
Montalcino news

“Se vi piacciono i Sangiovese eleganti ma al tempo stesso longevi, allora riempite la vostra cantina di Brunello di Montalcino 2012”. Con queste poche ma semplici ed efficaci parole Kerin O’Keefe, italian editor di “Wine Enthusiast” dal 2013, ha recensito la vendemmia 2012 del “re” del Sangiovese. Dei 140 assaggi, 88 etichette hanno ricevuto 90 punti e oltre e, tra queste, ben 20 hanno superato i 94 punti. All’apice della classifica Cellar Selection (vini da collezionare) si piazza il Brunello Madonna delle Grazie de Il Marroneto con 99 punti seguito a quota 98 dal Conti Costanti e, sull’ultimo gradino del podio, con 97 dal Brunello Montosoli by Altesino. Seguono al n. 4 della classifica, ex aequo con 96 punti i Brunello di Montalcino 2012 di Baricci, Tenuta Greppo Biondi Santi, Le Chiuse e Le Potazzine. Con 95 punti ci sono i Brunello di Abbadia Ardenga (Vigna Piaggia) come Editors’ Choice, assegnata a quei vini che coniugano un prezzo competitivo con qualità uniche tali da meritare una speciale attenzione, Armilla, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Ciacci Piccolomini d’Aragona (Vigna di Pianrosso), Fuligni, Il Marroneto, L’Aietta e Ridolfi Mercatale. Si aggiudicano, poi, 94 punti I Brunello 2012 di Altesino, Gianni Brunelli, Lisini, Poggio di Sotto e Ruffino - Greppone Mazzi.

Focus - Tutti i punteggi di Kerin O’Keefe
99. Il Marroneto Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2012
98. Conti Costanti Brunello di Montalcino 2012
97. Altesino Brunello di Montalcino Montosoli 2012
96. Baricci Brunello di Montalcino 2012
96. Biondi Santi Brunello di Montalcino 2012
96. Le Potazzine Brunello di Montalcino 2012
96. Le Chiuse Brunello di Montalcino 2012
95. Abbadia Ardenga Brunello di Montalcino Vigna Piaggia 2012
95. Fuligni Brunello di Montalcino 2012
95. Ridolfi Brunello di Montalcino Mercatale 2012
95. Il Marroneto Brunello di Montalcino 2012
95. L’Aietta Brunello di Montalcino 2012
95. Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino 2012
95. Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino Vigna di Pianrosso 2012
95. Armilla Brunello di Montalcino 2012

02 • 03 • 2017
Montalcino news

Benvenuti nel mondo della “Brunellomania”. Così Monica Larner, corrispondente in Italia per Robert Parker, il guru americano della critica enologica mondiale, creatore di una delle sue pubblicazioni più autorevoli, “The Wine Advocate”, capace di rendere immortale un vino, definisce il “fermento” che il “re” del Sangiovese crea intorno a sé. Dopo gli strabilianti punteggi assegnati all’annata 2010, Larner spiega quanto Montalcino ed il suo vino abbiano avuto modo di ampliare le proprie prospettive e crescere in fama e sui mercati. Con la vendemmia 2012, Larner conferma le aspettative di un’altra ottima annata assegnando punteggi eccezionali. Conferma strepitosa per Il Marroneto Madonna delle Grazie che sfiora questa volta la perfezione e conquista 99 punti. Seguono la Riserva 2011 Col d’Orcia con 97 punti, a 96+ la Riserva Poggio di Sotto 2011 e il Brunello 2012 Le Potazzine, mentre conquistano 96 punti il Tenuta Nuova 2012 di Casanova di Neri,  Il Marroneto 2012 e Uccelliera Brunello 2012.

 

Focus - Tutti i punteggi

99. Il Marroneto Brunello di Montalcino Madonna Delle Grazie 2012

97. Col d’Orcia Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 2010

96+. Poggio di Sotto Brunello di Montalcino Riserva 2011

96+. Le Potazzine Gorelli Brunello di Montalcino 2012

96. Casanova di Neri Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2012

96. Il Marroneto Brunello di Montalcino 2012

96. Uccelliera Brunello di Montalcino 2012

95+. Il Poggione Brunello di Montalcino 2012

95. Castello Banfi Brunello di Montalcino Riserva Poggio alle Mura 2011

95. Agostina Pieri Brunello di Montalcino 2012

95. Altesino Brunello di Montalcino Montosoli 2012

95. Poggio Antico Brunello di Montalcino Altero 2012

95. Poggio di Sotto Brunello di Montalcino 2012

94+. Argiano Brunello di Montalcino 2012

94+. Castiglion del Bosco Brunello di Montalcino Campo del Drago 2012

94+. Donatella Cinelli Colombini Brunello di Montalcino Prime Donne 2012

94+. La Torre Brunello di Montalcino 2012

94+. Siro Pacenti Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2012

94+. Voliero Brunello di Montalcino 2012

94. Caparzo Brunello di Montalcino Riserva 2011

94. Castiglion del Bosco Brunello di Montalcino Riserva Millecento 2011

94. Fattoria dei Barbi Brunello di Montalcino Riserva 2011

94. Canalicchio di Sopra Brunello di Montalcino 2012

94. Castello Banfi Brunello di Montalcino Poggio alle Mura 2012

94. Castello Romitorio Brunello di Montalcino Filo di Seta 2012

94. Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino Vigna di Pianrosso 2012

94. Giodo Brunello di Montalcino 2012

94. Mastrojanni Brunello di Montalcino 2012

94. San Filippo Brunello di Montalcino le Lucére 2012

94. Tassi Brunello di Montalcino Franci 2012

94. Valdicava Brunello di Montalcino 2012

93+. Podere le Ripi Brunello di Montalcino Riserva Lupi e Sirene 2011

93+. Fattoria dei Barbi Brunello di Montalcino Vigna del Fiore 2012

93+. La Serena Brunello di Montalcino 2012

93. San Felice Brunello di Montalcino Riserva Campogiovanni Il Quercione 2011

93. Val di Suga Brunello di Montalcino Vigna del Lago 2011

93. Altesino Brunello di Montalcino 2012

93. Camigliano Brunello di Montalcino Paesaggio Inatteso 2012

93. Casanova di Neri Brunello di Montalcino 2012

93. Castello Romitorio Brunello di Montalcino 2012

93. Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino 2012

93. Donatella Cinelli Colombini Brunello di Montalcino 2012

93. Fattoria dei Barbi Brunello di Montalcino 2012

93. Fossacolle Brunello di Montalcino 2012

93. La Madonna Brunello di Montalcino Madonna Nera 2012

93. Le Ragnaie Brunello di Montalcino Fornace 2012

93. Luce della Vite Brunello di Montalcino 2012

93. Poggio Antico Brunello di Montalcino 2012

93. Renieri Brunello di Montalcino 2012

93. Tassi Brunello di Montalcino 2012


 

01 • 03 • 2017
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Il Brunello 2012? una “Rockstar”. Così James Suckling, il critico più seguito dell’enologia mondiale, lo scorso autunno, aveva commentato l’annata che sarebbe presto arrivata sugli scaffali di tutto il mondo, dopo le prime 100 etichette degustate aggiungendo di essere rimasto “piacevolmente colpito dalla qualità: è un’annata che si avvicina molto alla “leggendaria” del 2010 e a quella altrettanto speciale del 2004. I frutti sono vibranti, gli aromi intensi, l’acidità è vivace e i tannini sono ultrafini. A dimostrazione della qualità, ho premiato ben 26 bottiglie con 95 e più punti. Nonostante l’annata particolarmente calda, come il 2011 - continua - i produttori hanno meglio compreso come gestire le uve, e non ci sono, nei vini, frutte “troppo cotte” e le caratteristiche troppo alcoliche che hanno afflitto molti Brunello 2011”. Dopo i secondi 100 assaggi fatti in gennaio a Montalcino, nei primi posti della sua classifica personale mette anche, con 98 punti su 100, il massimo assegnato alla vendemmia 2012, il Brunello Le Lucère di San Filippo, seguito, a 96 punti, dal Brunello Lazzeretti. Con 95 punti sono molte le etichette in classifica: il Brunello “Assunto” di Bellaria, Collosorbo, Celestino Pecci, Cordella, Oliveto, Sesta di Sopra e Siro Pacenti “Vecchie Vigne”.

Focus - Tutti i punteggi di James Suckling

98. Livio Sassetti Brunello di Montalcino 2012

98. San Filippo Brunello di Montalcino Le Lucère 2012

97. Ciacci Piccolomini D’Aragona Brunello di Montalcino Pianrosso 2012

97. Altesino Brunello di Montalcino Montosoli 2012

96. Casanuova Delle Cerbaie Brunello di Montalcino 2012

96. Lazzeretti Brunello di Montalcino 2012

96. Valdicava Brunello di Montalcino 2012

96. La Magia Brunello di Montalcino 2012

96. Giodo Brunello di Montalcino 2012

96. La Rasina Brunello di Montalcino 2012

96. Argiano Brunello di Montalcino 2012

96. Castiglion Del Bosco Brunello di Montalcino 2012

96. Casanova di Neri Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2012

95. Siro Pacenti Brunello di Montalcino Pelagrilli 2012

95. Bellaria Brunello di Montalcino Assunto 2012

95. Collosorbo Brunello di Montalcino 2012

95. Celestino Pecci Brunello di Montalcino 2012

95. Cordella Brunello di Montalcino 2012

95. Oliveto Brunello di Montalcino 2012

95. Sesta di Sopra Brunello di Montalcino 2012

95. Siro Pacenti Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2012

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

01 • 12 • 2016
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07 • 11 • 2016
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03 • 11 • 2016
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20 • 09 • 2016
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16 • 09 • 2016
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Il sommelier Luca Gardini, uno dei palati e dei nasi più apprezzati nel mondo enoico, per la “Best Italian Wine Awards 2016” (www.biwawards.it), ideata nel 2012 insieme ad Andrea Grignaffini, ha messo in fila le 50 etichette più buone di Italia, ovvero quelle che hanno ricevuto le valutazioni più alte dalla giuria internazionale - di cui hanno fatto parte tre master of wine (l’inglese Tim Aktin, l’americana Christy Canterbury e il giapponese Kenichi Ohashi), la spagnola Amaya Cervera, gli italiani Pier Bergonzi (vice direttore della Gazzetta dello Sport) e Luciano Ferraro del Corriere della Sera e i critici enoici Daniele Cernilli, Antonio Paolini e Marco Tonelli - e il Brunello, quest’anno sbanca.
A conquistare la classifica sono ben dieci etichette made in Montalcino: al n.1 c’è Casanova di Neri, con il Brunello di Montalcino Cerretalto 2010 a cui, all’inizio dell’anno proprio Gardini aveva assegnato 100/100, seguito da Ciacci Piccolmini d’Aragona, Brunello di Montalcino Riserva Vigna di Pianrosso Santa Caterina d’Oro 2010 al quinto posto, Podere le Ripi, Brunello di Montalcino Riserva Lupi e Sirene 2011 al n.15, Biondi Santi, Tenuta Greppo Brunello di Montalcino Riserva Tenuta Greppo 2010 al n. 20, Le Potazzine, Brunello di Montalcino 2012 al n. 25, Le Ragnaie, Brunello di Montalcino Brunello V.V. 2011 al posto n. 31, Mocali, Brunello di Montalcino Riserva Vigna delle Raunate 2010 e Il Poggione, Brunello di Montalcino Riserva Vigna Paganelli 2010 rispettivamente al n. 33 e 34 e Canalicchio di Sopra, Brunello di Montalcino 2011 e Siro Pacenti, Brunello di Montalcino Pelagrilli 2011 ai numeri 41 e 42.
Un ricco bottino per Montalcino ed il suo nettare che sbaraglia ogni altra Denominazione italiane tra le più famose e apprezzate nel mondo. Per la presentazione della classifica del Biwa, il Best Italian Wine Awards che quest’anno cambia nome, aggiungendo quello dello sponsor, The Wine Insider, bisogna attendere qualche giorno, ovvero lunedì 19 settembre a Milano (alle ore 18 - Centro congressi della Fondazione Cariplo, Via Romagnosi 8).

Focus - La classifica
1. Casanova di Neri - Brunello di Montalcino Cerretalto 2010
2. Cantine Marisa Cuomo - Costa D’Amalfi Furore Bianco Fiorduva 2014
3. Tenuta San Guido - Bolgheri Sassicaia 2013
4. Feudo Maccari - Sicilia Nero d’Avola Saia 2014
5. Ciacci Piccolomini d’Aragona - Brunello di Montalcino Riserva Vigna di Pianrosso Santa Caterina d’Oro 2010
6. Comm. G.B. Burlotto - Barolo Monvigliero 2012
7. Damijan Podversic - Venezia Giulia Bianco Kaplja 2012
8. Duemani - Costa Toscana Duemani 2013
9. Marco de Bartoli - Vecchio Samperi
10. Cantina Terlano - Alto Adige Terlano Terlaner I Grande Cuvée 2013
11. Azienda Agricola Alberto Lusignani - Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno 2006
12. Elvio Cogno - Barolo Riserva Vigna Elena 2010
13. Skerk - Venezia Giulia Malvasia 2013
14. Fattoria Zerbina - Romagna Albana Passito Scaccomatto 2013
15. Podere Le Ripi - Brunello di Montalcino Riserva Lupi e Sirene 2011
16. Argiolas - Isola dei Nuraghi Turriga 2012
17. Ca’ del Baio - Langhe Riesling 2014
18. Azienda Agricola Giuseppe Mascarello e Figlio - Barolo Monprivato 2011
19. Sobrero - Barolo Riserva Pernanno 2010
20. Biondi Santi - Tenuta Greppo Brunello di Montalcino Riserva Tenuta Greppo 2010
21. Castellare di Castellina - Toscana I Sodi di San Niccolò 2012
22. Giovanni Rosso - Barolo Ester Canale Rosso Poderi dell’Antica Vigna Rionda 2012
23. Azienda Agricola Zidarich - Vitovska Kamen Pietra 2014
24. Gravner - Venezia Giulia Bianco Breg 2008
25. Le Potazzine - Brunello di Montalcino 2012
26. Azienda Agricola Uberti - Franciacorta Extra Brut Quinque Cuvée 5 Vendemmie seconda edizione
27. Guido Berlucchi & C. - Franciacorta Riserva Palazzo Lana Extrême 2007
28. La Scolca - G dei G D’Antan 2005
29. Jermann - Vintage Tunina 2014
30. Ca’ del Bosco - Franciacorta Vintage Collection Dosage Zéro Noir 2006
31. Le Ragnaie - Brunello di Montalcino Brunello V.V. 2011
32. Massolino - Barolo Riserva Vigna Rionda 2010
33. Mocali - Brunello di Montalcino Riserva Vigna delle Raunate 2010
34. Il Poggione - Brunello di Montalcino Riserva Vigna Paganelli 2010
35. Azienda Agricola Fratelli Bucci - Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Villa Bucci 2013
36. Torre dei Beati - Abruzzo Pecorino Bianchi Grilli 2014
37. Franz Haas - Vigneti delle Dolomiti Bianco Manna 2014
38. Livio Felluga - Rosazzo Terre Alte 2013
39. Azienda Agricola Conte Emo Capodilista - Colli Euganei Passito Cuore di Donna Daria
40. Cantina Tramin - Alto Adige Gewürztraminer Vendemmia Tardiva Terminum 2013
41. Canalicchio di Sopra - Brunello di Montalcino 2011
42. Siro Pacenti - Brunello di Montalcino Pelagrilli 2011
43. Roagna - Barbaresco Pajè Vecchie Viti 2010
44. Azienda Agricola Giovanni Sordo - Barolo Perno 2012
45. Bussia Soprana - Barolo Riserva Vigna Colonnello 1999
46. Azienda Agricola Fontodi - Colli Toscana Centrale Flaccianello della Pieve 2012
47. Valentini - Montepulciano d’Abruzzo 2012
48. I Clivi - Collio Goriziano Clivi Brazan 2014
49. Benito Ferrara - Greco di Tufo Vigna Cicogna 2015
50. Cantina Zucchi - Lambrusco di Sorbara Rito 2015

18 • 08 • 2016
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L’Italia del vino è regina in Usa e lo sarà, come sempre, anche in uno degli eventi più celebri dedicato a Bacco negli States, ovvero la “New York Wine Experience”
firmata dalla prestigiosa rivista “Wine Spectator”, di scena dal 20 al 22 ottobre al Marriott Marquis Hotel New York City. Una tre giorni davvero esclusiva e per super-appassionati (i biglietti sono in vendita a 2.495 dollari a persona, www.nywineexperience.com), che riunirà i vini migliori del mondo (ammessi solo quelli valutati almeno 90/100 dai degustatori della rivista che hanno ricevuto il “Critics’ Choice Award”), in un “Grand Tasting” dove saranno gli
stessi produttori a servire gli appassionati, con le firme del Brunello grandi protagoniste. Montalcino sarà rappresentato infatti da nomi di assoluto prestigio,
come Allegrini, Altesino, Antinori, Castello Banfi, Casanova di Neri, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Donatella Cinelli Colombini, Frescobaldi, Fuligni, Gaja,
Mastrojanni, Siro Pacenti, Il Poggione, San Felice e Valdicava. Ma non finisce qui: il Brunello sarà protagonista anche in altri importanti momenti di
quello che considerato il “weekend enoico” più esclusivo degli Stati Uniti: con il Brunello di Montalcino 2010 de Il Poggione, presentato dal produttore Alessandro Bindocci nel tasting dedicato ai primi 10 vini della “Top 100” 2015 di “Wine Spectator”. Ma ci sarà anche un focus dedicato al Brunello di Montalcino annata
2010, con quattro diverse etichette, anche in questo caso presentate direttamente dai produttori, selezionate per “sottolineare i differenti stili e sottozone” del territorio: il
Brunello di Montalcino Riserva 2010 di Altesino, con Elisabetta Gnudi Angelini, il Brunello di Montalcino Riserva 2010 di Donatella Cinelli Colombini, il Brunello di
Montalcino Vigna Schiena d’Asino 2010 di Mastrojanni, con Riccaro Illy, ed il Brunello di Montalcino Campogiovanni 2010 di San Felice presentato da Leonardo
Bellaccini.

22 • 04 • 2016
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In occasione dell’Eroica di Primavera, che si svolgerà il 1 maggio 2016 nel territorio di Montalcino, Ciacci Piccolomini d’Aragona rinnova il suo legame con il ciclismo unendolo al mondo dell’arte. Dal 1 maggio al 22 giugno sarà visitabile, all’interno della struttura aziendale dedicata agli appassionati della bici, una mostra di pittura dell’artista spagnolo Miguel Soro, ex ciclista e pittore. 1000 bottiglie di Rosso di Montalcino 2014 vestiranno una delle sue opere più rappresentative. 

12 • 04 • 2016
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12 • 04 • 2016
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08 • 04 • 2016
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07 • 04 • 2016
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06 • 04 • 2016
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10 • 03 • 2016
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05 • 02 • 2016
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18 • 01 • 2016
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16 • 11 • 2015
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Nel fitto panorama delle guide al vino nel Belpaese, ecco che ne spunta una interamente "al femminile". Stiamo parlando di "1001 vini da bere almeno una volta nella vita" (edita da Newton Compton Editore), la guida firmata da Francesca Negri, già autrice del blog www.geishagourmet.com, e con 20 anni di esperienza nel settore.

Oltre 500 i vini italiani, e 10 etichette di Rosso e Brunello di Montalcino, ma anche tanti da tutto il mondo con bottiglie che vanno da pochi euro a migliaia di euro, in quella che "non vuole essere una classifica assoluta dei buoni e dei cattivi - spiega la Negri - ma semplicemente una playlist di etichette che può valere la pena "ascoltare" nel vostro bicchiere. È la mia playlist, la mia carta dei vini, frutto di anni di degustazioni e di un lavoro lungo e attento che si è basato sia sull’esperienza personale sia tenendo conto di tutte le classifiche nazionali e internazionali che negli ultimi anni hanno decretato i migliori vini del mondo e di ogni singola nazione. Sono certa che qualche vostro vino del cuore non sia stato inserito in questa lunga lista, spero altrettanto che grazie a questo libro scoprirete altri vini che vi sapranno far innamorare".

"Per dare un’informazione più completa possibile al mio lettore - aggiunge - ho deciso di incrociare tutte le classifiche enologiche a disposizione, da quelle italiane a quelle internazionali di Wine Spectator, ma anche quelle di ogni singola nazione. Un lavoro di ricerca e traduzione immane, che però è stato basilare per riuscire a stilare una classifica verificata non solo secondo il mio palato, ma anche sulla base della critica internazionale e sui gusti dei wine lover di tutto il mondo".

La scelta autoriale, si legge in una nota, è stata ben precisa: "le schede sono state pensate come carte d’identità. Nelle "note degustative" ho cercato di seguire, dove disponibili, le indicazioni fornite dalle cantine: la scelta è precisa e sottende l’idea che nessuno più di chi lo produce sappia descrivere il suo vino e che la degustazione è soggettiva; mi piace pensare che ognuno di noi sia libero di trovare in un calice di vino i sentori e le emozioni che più gli aggradano, che il sapore di ogni vino cambia in base all’annata che scegliete e quindi è impossibile dare una descrizione univoca. In questa guida, infatti, ho scelto di non indicare l’anno di produzione della bottiglia selezionata perché, anche se sappiamo bene che certe annate sono più memorabili di altre, quella determinata etichetta vale la pena di essere degustata sempre, qualsiasi sia la vendemmia in cui è stata prodotta. Infine, le etichette sono state selezionate non solo per la fama di cui godono unanimemente oppure perché ritengo siano davvero indimenticabili o leggendarie; alcune sono meno note - e forse non così memorabili - ma comunque rappresentative di un vitigno o di un territorio che, a mio avviso, vale la pena scoprire almeno una volta nella vita".

Focus: Le etichette di Montalcino presenti nella guida

- Brunello di Montalcino Riserva - Case Basse Soldera

- Brunello di Montalcino Cerretalto - Casanova di Neri

- Brunello di Montalcino Vigna di Pianrosso Santa Caterina d’Oro - Ciacci Piccolomini d’Aragona

- Brunello di Montalcino Riserva - La Fiorita

- Brunello di Montalcino Pian delle Vigne - Marchesi Antinori

- Brunello di Montalcino Castelgiocondo - Marchesi de Frescobaldi

- Brunello di Montalcino Vigna Loreto - Mastrojanni

- Brunello di Montalcino - Salvioni La Cerbaiola

- Brunello di Montalcino Vecchie Vigne - Siro Piacenti

- Rosso di Montalcino - Le Macioche

 

23 • 10 • 2015
Montalcino news

"Non dovrebbe esserci nessuna sorpresa sul fatto che la relazione di quest’anno sulla mia Top 100 dei vini italiani, su una degustazione di quasi 3.000 bottiglie, si concentra principalmente sul Brunello di Montalcino 2010". Così James Suckling, sempre più "one man show" del settore, spiega la sua personale classifica dedicata al vino italiano. "ho inserito soltanto Brunello di annata 2010 - prosegue - migliore annata di sempre per il famoso rosso di Toscana. Ed è questo il motivo per cui ho scelto il Brunello di Montalcino 2010 Siro Pacenti come miglior vino italiano del 2015 accompagnato da ben altre 31 etichette su 100.

Un ottimo risultato per i premiati e la Denominazione intera che, con l’annata 2010 è riuscito a sbaragliare la concorrenza e a rimanere ben saldo nella vetta dell’enologia italiana rimanendo ben saldo ai vertici di quella mondiale.

Focus - I Brunello nella My Top 100 Italian Wine in 2015

1. Siro Pacenti Brunello di Montalcino 2010

3. Luce della Vite Brunello di Montalcino 2010

6. Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino Pianrosso 2010

7. Livio Sassetti Brunello di Montalcino 2010

9. Marchesi de ‘Frescobaldi Castelgiocondo Brunello di Montalcino 2010

12. San Polino Brunello di Montalcino Helichrysum 2010

14. Le Ragnaie Brunello di Montalcino Ragnaie VV 2010

16. Giodo Brunello di Montalcino 2010

18. Casanova di Neri Brunello Tenuta Nuova 2010

20. Valdicava Brunello di Montalcino 2010

22. San Polino Brunello di Montalcino 2010

23. Castiglion del Bosco Brunello di Montalcino zodiaco scimmia Limited Edition 2010

26. Eredi Fuligni Brunello di Montalcino 2010

28. Argiano Brunello di Montalcino 2010

30. Mastrojanni 2010 Brunello di Montalcino

32. Le Ragnaie Brunello di Montalcino 2010

34. Silvio Nardi Brunello di Montalcino Manachiara 2010

36. Castello Romitorio Brunello di Montalcino Filo di Seta 2010

38. San Filippo Brunello di Montalcino Le Lucere 2010

40. Villa I Cipressi Brunello di Montalcino 2010 Zebre

41. Cordella Brunello di Montalcino 2010

43. Poggio di Sotto Brunello di Montalcino 2010

45. Castello Banfi Brunello di Montalcino Poggio alle Mura 2010

47. Assunto Brunello di Montalcino 2010

49. Poggio Antico Brunello di Montalcino 2010

51. San Filippo Brunello di Montalcino 2010

53. Fossacolle Brunello di Montalcino 2010

55. Baccinetti Brunello di Montalcino Saporoia 2010

57. La Serena Brunello di Montalcino 2010

58. Altesino Brunello di Montalcino Montosoli 2010

60. Mastrojanni Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2010

65. Pieve di Santa Restituta Brunello di Montalcino Sugarille 2010

 

22 • 09 • 2015
Montalcino news

Si chiama "New York Wine Experience", uno degli eventi più prestigiosi per il mondo del vino negli States, la tre giorni esclusiva e per super-appassionati (i biglietti sono in vendita a 2.195 dollari a persona, www.wswineexperience.com) firmata "Wine Spectator", di scena dal 22 al 25 ottobre al Marriott Marquis Hotel New York City, dove i produttori italiani saranno grandi protagonisti. Tra le tante griffe del Belpaese selezionate per il "Grand Tasting", a cui sono ammessi solo vini valutati oltre i 90 punti dai degustatori di "Wine Spectator", certo non poteva mancare il Brunello di Montalcino, il re del Sangiovese che, proprio in America trova i maggiori e duraturi consensi nella storia del vino del territorio.

Sono ben 9 infatti tra le 49 etichette italiane e le 260 in totale le cantine di Brunello rappresentate:

Altesino, Fattoria dei Barbi, Casanova di Neri, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Fuligni, Mastrojanni, Siro Pacenti, Il Poggione e Valdicava. Ma non finisce qui, sono molti altri i nomi di produttori celebri in altre zone d’Italia presenti alla "New York Wine Experience" che a Montalcino producono Brunello: Allegrini, Antinori, Frescobaldi e Gaja.

Degustazioni e seminari focalizzati saranno i protagonisti dell’evento e tra le "Wine Stars", affianco a nomi come Eric de Rothschild di Château Lafite Rothschild, o Bill Harlan della griffe californiana Harlan Estate, tra gli altri, ci saranno anche Angelo e Gaia Gaja, padre e figlia alla guida di una delle realtà più prestigiose del vino italiano e mondiale, che non presenteranno, però, i celebri Barbaresco della cantina piemontese, bensì il loro Brunello di Montalcino Sugarille 2010 Pieve Santa Restituta, alfiere di una vendemmia ritenuta da molti una delle migliori di sempre per il grande territorio toscano.

 

15 • 09 • 2015
Montalcino news

Modella, showgirl e conduttrice televisiva, a partire dalla primavera del 2005 assiste Fabio Fazio nel talk show Che tempo che fa su Rai 3, introducendo gli ospiti che vengono intervistati durante la puntata: è Filippa Lagerbäck, svedese ma italiana di adozione, che ha scelto Montalcino per girare alcune riprese del suo programma "In bici con Filippa", un giro per l’Italia alla scoperta degli splendidi itinerari legati al cicloturismo a base di incontri, interviste, curiosità eno-gastronomiche, trasmesso da Sky e BikeChannel.

La star ha percorso un tour di 30 km e ha fatto tappa in alcune delle più rinomate cantine del Brunello, e non solo, come Villa I Cipressi, Ciacci Piccolomini d’Aragona, Castello di Velona, Biondi Santi e l’enoteca La Fortezza di Fabio Tassi.

Filippa Lagerbäck, è solo l’ultima di una serie di "turisti illustri" arrivati nella città del Brunello come Paul Mc Cartney, che a Montalcino ha festeggiato il suo compleanno, Mark Knopfler chitarrista dei Dire Straits, Pink, cantautrice statunitense seguitissima nel panorama musicale mondiale, Josh Hartnett, attore e produttore di fama mondiale, Kate Winslet, una delle più giovani attrici, all’età di soli 22 anni, ad aver ricevuto due candidature all’Oscar, e molti altri.

 

02 • 03 • 2015
Montalcino news

"I 100/100 sono una dedica al territorio, cui questo vino è legato fin dal suo nome, quello di una chiesa, la Madonna delle Grazie, che è uno dei suoi più antichi e storici gioielli di Montalcino. Sono entusiasta di questo riconoscimento che conferma che gli sforzi che ho fatto negli anni, sempre rimanendo legato alle tradizioni del territorio e alla mia natura, siano oggi ripagati. Condividere poi il riconoscimento con Giacomo è, senza dubbio, un onore: le due facce del farevino , l’esperienza e la professionalità di Neri e la mia passione, si incontrano e racchiudono in sé cioò che significa produrre Brunello”. Così Alessandro Mori, racconta alla Montalcinonews la notizia del punteggio pieno, i 100/100 appunto, assegnati da Monica Larner, inviata speciale di Robert Parker, il guru americano della critica enologica mondiale, creatore di una delle sue pubblicazioni più autorevoli, “The Wine Advocate”, al suo Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2010. Al proprietario de Il Marroneto fa eco Giacomo Neri, anche lui salito sull’Olimpo a pieni voti con il suo Tenuta Nuova 2010: “Questo riconoscimento - spiega - premia il nostro vino e il grande lavoro svolto in vigna e in cantina in tutti questi anni, sempre proteso all’unicità e alla qualità dei vini e ci ripaga degli sforzi fatti per portare il Brunello nel mondo come simbolo della grandezza enologica italiana. Una grande soddisfazione deriva anche dal fatto che, l’impegno e la costanza che mettiamo nel nostro lavoro, vengono confermati ogni anno. Questa è la quinta volta che riceviamo i 100/100”. Ma sono molti i Brunello ed i Rosso di Montalcino ad aver conquistato il cuore, ed il palato, di Monica Larner durante i suoi assaggi proprio sul territorio. Sarà per la vendemmia, che ha permesso al Sangiovese di esprimersi pienamente nella sua versatilità e nelle sue infinite potenzialità, ma l’annata 2010 ha messo Montalcino e le sue denominazioni su un piedistallo, ripristinando la fiducia su un vitigno che, negli ultimi anni, forse, era stato un pò sottovalutato e “rinnegato”. Su un bouquet di 218 assaggi, Monica Larner ha “piazzato” ben 49 etichette tra i 94 ed i 100/100, e tra queste, molte vanno ad incalzare i due punteggi pieni: Canalicchio di Sopra 2010, la Cerbaiona 2010 ed Il Poggione 2010 ottengono 98/100, Ciacci Piccolomini d’Aragona Vigna di Pianrosso 2010, Pieve di Santa Restituta 2010, Sassetti Livio Pertimali 2010 e Uccelliera 2010 guadagnano 97 punti, Le Ragnaie 2010, Altesino Montosoli 2010, San Filippo 2010 Brunello di Montalcino Le Lucere 2010, Sesta di Sopra 2010 e Mastrojanni 2010 si attestano a 96 punti. L’entusiasmo della stampa americana verso il Brunello ed il Rosso rappresenta una grande vittoria per questo vino e per il territorio di Montalcino che fa sperare in una ulteriore apertura verso il mercato d’Oltreoceano, già prospero, ma con grandi potenzialità di incremento.

Focus - I punteggi (ordine alfabetico)

96 - 2010 Altesino Brunello di Montalcino Montosoli

95 - 2010 Argiano Brunello di Montalcino

94 - 2010 Fattoria dei Barbi Brunello di Montalcino

94 - 2010 Castiglion del Bosco Brunello di Montalcino

98 - 2010 Canalicchio di Sopra Brunello di Montalcino

94 - 2010 Canalicchio di Sotto-Lambardi Brunello di Montalcino

95 - 2010 Caparzo Brunello di Montalcino Vigna la Casa

96 - 2010 Casanova di Neri Brunello di Montalcino

100 - 2010 Casanova di Neri Brunello di Montalcino Tenuta Nuova

95 - 2010 Casato 1 Brunello di Montalcino Voliero

94 - 2010 Castelgiocondo Brunello di Montalcino

95 - 2010 Castello Banfi Brunello di Montalcino Poggio Alle Mura

94 - 2009 Castello Banfi Brunello di Montalcino Riserva Poggio Alle Mura

98 - 2010 Click Cerbaiona Brunello di Montalcino

94+ - 2010 Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino

97 - 2010 Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino Vigna di Pianrosso

94 - 2010 La Colombina Brunello di Montalcino

94 - 2010 Cordella Brunello di Montalcino

94 - 2010 Donatella Cinelli Colombini Brunello di Montalcino

94+ - 2010 La Gerla Brunello di Montalcino

95 - 2010 Il Marroneto Brunello di Montalcino

100 - 2010 Il Marroneto Brunello di Montalcino Madonna Delle Grazie 94 - 2010 La Torre Brunello di Montalcino

94 - 2010 Le Potazzine Gorelli Brunello di Montalcino

94 - 2010 Lisini Brunello di Montalcino

94 - 2010 Luce della Vite Brunello di Montalcino

96 - 2010 Mastrojanni Brunello di Montalcino

95 - 2010 Agostina Pieri Brunello di Montalcino

97 - 2010 Pieve Santa Restituta Brunello di Montalcino Rennina

96 - 2010 Pieve Santa Restituta Brunello di Montalcino Sugarille

94+ - 2010 Podere Scopetone Brunello di Montalcino

94+ - 2010 Poggio San Polo Brunello di Montalcino 98 - 2010 Il Poggione Brunello di Montalcino

96 - 2010 Le Ragnaie Brunello di Montalcino Fornace

94+ - 2010 Le Ragnaie Brunello di Montalcino Ragnaie V V

95 - 2010 Renieri Brunello di Montalcino

94 - 2010 Castello Romitorio Brunello di Montalcino

95 - 2010 Castello Romitorio Brunello di Montalcino Filo di Seta

96 - 2010 San Filippo Brunello di Montalcino le Lucere

97 - 2010 Sassetti Livio Pertimali Brunello di Montalcino

94+ - 2010 La Serena Brunello di Montalcino

96 - 2010 Sesta di Sopra Brunello di Montalcino

94 - 2010 Tenuta di Sesta Brunello di Montalcino

95 - 2010 Talenti Brunello di Montalcino

94+ - 2010 Tassi Brunello di Montalcino Franci

95 - 2009 Tassi Brunello di Montalcino Riserva Franci

97 - 2010 Uccelliera Brunello di Montalcino

95 - 2009 Valdicava Brunello di Montalcino Riserva Madonna del Piano

94 - 2010 Villa I Cipressi Brunello di Montalcino Zebras