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Rassegna Stampa

12 • 02 • 2024
Cyclinside

L'azienda di abbigliamento supporta le iniziative di solidarietà di Lucia e Paolo Bianchini

di Guido P. Rubino

Quello di Nalini è un impegno sportivo, con le maglie del Team DSM, ma anche verso il sociale. È proprio da questo che nasce il supporto al Team EQUA e ai suoi campioni di paraciclismo, ma Nalini è sempre più concentrata anche sul cicloturismo e la scoperta del territorio.

E quando si parla di territorio, in Toscana viene forse più facile che mai, tanto più se si unisce l’esperienza del pedalare a quella dell’assaggiare prodotti della terra genuini e bon vino.
Nalini collabora da otto anni con la cantina rinomata Ciacci Piccolomini d’Aragona grazie alla spinta a pedali dei titolari, Paolo Bianchini e di sua sorella Lucia.

Paolo Bianchini ha un passato da corridore, arrivato alle soglie del professionismo, prima di mettersi a pedalare seguendo solo la passione e dedicandosi nel modo migliore all’azienda che si trova nei pressi di Montalcino, in provincia di Siena.

Quel che si trova da Ciacci Piccolomini d’Aragaona non è solo il “nettare degli dei”, ma anche un museo della bicicletta, che Bianchini continua ad alimentare con la sua passione. Ci sono biciclette pregevoli che meritano una sosta approfondita, magari mentre si assaggia un calice di rosso, ma potrebbe anche capitarvi di incontrare personaggi come Paolo Bettini, Daniele Bennati e addirittura Miguel Indurain che uniscono passione e gusto sotto un comune denominatore che si chiama cicloturismo.

«La mia visione di unire ciclismo ad esplorazione del territorio ha radici nel passato – spiega Bianchini – Per questo abbiamo scelto di potenziare ancora di più l’Incoming, individuando soprattutto in un pubblico statunitense, cultore della grande epopea del ciclismo italiano, della Val d’Orcia e delle nostre eccellenze vinicole, il viaggiatore ideale. La trasformazione, sette anni fa, di un antico rudere posto in prossimità della sala di degustazione in un piccolo tempio del Ciclismo, con tanto di quattro docce per accogliere i cicloturisti in visita e per pulire le bici, ha di fatto suggellato questo connubio, diventato un luogo culto per molti appassionati provenienti da tutto il mondo.”

Se vi capiterà di incontrare Paolo Bianchini nella sua tenuta, oppure in bicicletta (se riuscirete a tenergli ruota – ma quando le chiacchiere si fanno interessanti rallenta più che volentieri – vi potrà raccontare anche alcuni aneddoti di campioni e anche di giornalisti che spesso lo prendono come riferimento per i racconti più curiosi. Come quella volta che “ in occasione del Tour de France, Riccardo Magrini e Alessandra De Stefano, commentatori dell’evento, interpellarono il grande Franco Bitossi , mio caro amico, che aveva indossato, ultimo italiano, la maglia della Classica Combinata e deteneva, fra l’altro, il migliore piazzamento. Siccome non si ricordavano l’esatto colore della leggendaria maglia, Bitossi disse che un suo amico di Montalcino ce l’aveva ed io inviai molto volentieri le immagini alla Sig.ra De Stefano per soddisfare la loro curiosità. In molte altre occasioni, non solo durante il TDF ma anche al Giro d’Italia e per Strade Bianche, un evento a cui sono molto legato, è importante per me essere presente e il nostro Museo del Ciclismo è citato come tappa da non perdere per tutti i cultori del nostro amato sport.”

Un progetto benefico

Pedali vino e passione sono diventati, dal 2016, anche un progetto benefico con la nascita della  ASD Brunello Bike?

«Nel 2016 abbiamo dato vita ad una associazione no profit per sostenere progetti benefici che ci stavano particolarmente a cuore – racconta Bianchini – Il ricavato della vendita delle maglie che commissioniamo a Nalini, attualmente viene devoluto a sostegno degli atleti di Obiettivo 3, la società sportiva nata da un’idea di Alex Zanardi, per il supporto professionale ed economico degli atleti disabili. Le maglie che in questi giorni abbiamo definito con il nostro partner Nalini, al nostro fianco sin dall’inizio e molto affine a noi per l’eccellenza dei prodotti e per la qualità umana e professionale del suo staff, saranno quelle la cui vendita andrà a contribuire al finanziamento delle spese dei ragazzi che parteciperanno alle Paralimpiadi di Parigi e di questo ne siamo profondamente fieri».

A breve, poi, verrà svelata una nuova maglia Limited Edition color turchese Sardegna che si affiancherà ai nuovi completi, blu e fucsia, per tutti coloro che vorranno dare un aiuto concreto agli atleti di Obiettivo 3, acquistando questi capi Made in Italy. Rimanete in contatto e andate a visitare il Museo e la Cantina Ciacci Piccolomini d’Aragona.

Ulteriori informazioni ai link di seguito:

05 • 01 • 2024
Montalcino news

Il Brunello di Montalcino 2019 di Giodo (98 punti), il Brunello di Montalcino 2019 di Fuligni (97 punti) e il Brunello di Montalcino 2019 di Gianni Brunelli - Le Chiuse di Sotto (96 punti). Sono gli assaggi top del Gambero Rosso in occasione di Benvenuto Brunello 2023, dove hanno preso parte 118 cantine su quasi 200 produttori imbottigliatori (secondo l’elenco del Consorzio). “Luce ed eleganza” sono le parole scelte da Massimo Lanza e Divina Vitale, che firmano l’articolo sulla storica rivista enogastronomica, per definire l’annata 2019 del Brunello, “un millesimo soleggiato ma senza picchi di calore eccessivi” che “ha consentito una lenta e ottimale maturazione delle uve Sangiovese. A Benvenuto Brunello ci siamo trovati davanti vini fini e di bella maturità con tannini morbidi ed equilibrati, di notevole definizione aromatica. Più di altri anni in evidenza ci sono note primarie”. Tra i migliori assaggi, a 95 punti, troviamo il Brunello di Montalcino Vigna del Suolo 2019 di Argiano, il Brunello di Montalcino Vigna Montosoli 2019 di Canalicchio di Sopra, il Brunello di Montalcino 2019 di Salvioni - La Cerbaiola, il Brunello di Montalcino Pianrosso 2019 di Ciacci Piccolomini d’Aragona e il Brunello di Montalcino 2019 di Gorelli.

Il Rosso di Montalcino 2020 di Poggio di Sotto, il Rosso di Montalcino 2021 di Poggio Antico e il Rosso di Montalcino 2020 di Biondi Santi sono invece i Rossi che brillano, sempre secondo il Gambero Rosso, capaci di raggiungere i 95 punti. “Non stupitevi per i punteggi: potrebbero persino essere ancora più alti - scrive Massimo Lanza - non abbiamo mai considerato il Rosso come un “deuxième vin” rispetto al Brunello. Tanto che ne abbiamo premiati molti in guida. Il Rosso di Montalcino è un vino con peculiari caratteristiche organolettiche che ne fanno un Sangiovese originale alla stregua di altri grandi toscani”.